sottochiave
(o 'sótto chiave') avv. – Chiuso a chiave, ben chiuso: tenere s. i documenti riservati; chiudere, tenere chiuso s.; tenere s. qualcuno, tenerlo rinchiuso, non concedergli nessuna libertà [...] di movimento ...
Leggi Tutto
pugno
s. m. [lat. pūgnus] (pl. -i; ant. o letter. le pugna). – 1. a. La mano chiusa con le dita piegate e fortemente strette sulla palma, generalm. per afferrare e stringere qualche cosa: aprire, allargare, [...] come volesse tener ferma la porta (Manzoni). Talora, con lo stesso sign. di mano, in espressioni che indicano la mano chiusa a pugno o alludono al movimento del chiuderla: battersi, percuotersi il petto con il p., come gesto simbolico di pentimento ...
Leggi Tutto
ghost kitchen
loc. s.le f. Laboratorio attrezzato a cucina professionale con personale che prepara e confeziona per i clienti pasti da andare a ritirare o viceversa ricevere a domicilio; cucina fantasma. [...] , 13 febbraio 2020, Business) • Anche i ristoranti si sono riorganizzati, alcuni che già avevano aperto alle ghost kitchen (ristorante chiuso per pranzo e colazione ma cucina aperta per consegne a casa) e oltre ai piatti pronti, hanno proposto piatti ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] elementi e fattori fonici (quali la distribuzione di suoni e di accenti, di sillabe e di vocali aperte e chiuse, lunghe e brevi, la disposizione e intonazione delle parole, ecc.). ◆ Dim. numerino, numerétto, non com. numerùccio (numero piccolo nella ...
Leggi Tutto
fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. [...] terreni e case (distinguendo: f. rustico, f. urbano); f. chiuso, quello che il proprietario cinge con un muro, una siepe o altro funzione della migliore redditività: si distingue un f. chiuso, a capitale di entità fissa, quando il sottoscrittore ha ...
Leggi Tutto
eh
〈è〉 interiez. – Esclamazione che può esprimere varî sentimenti. Rimprovero: eh! ... bada a ciò che fai!; anche raddoppiato: eh! eh! ... dove andate?; o rinforzato con via (in questo caso può esprimere [...] : eh! ma sarebbe una pazzia! Meraviglia, stupore per quanto altri dice (e allora ha un tono interrogativo): «M’ha chiuso la porta in faccia» «Eh?». Speranza, possibilità: eh, potrebbe anche darsi!; eh!, chissà che non cambi idea! Rassegnazione: «Come ...
Leggi Tutto
tappare
v. tr. [der. di tappo]. – 1. Chiudere con un tappo: t. la bottiglia, il fiasco, la botte (cfr. stappare); per estens., chiudere un buco qualsiasi: il calafato tappa i buchi della barca con stoppa [...] agg.: una bottiglia tappata; starsene, restare tutto il giorno tappato in casa, chiuso senza volere o poter uscire; fam., avere il naso tappato, chiuso, intasato per raffreddore o altro; sentirsi le orecchie tappate, avere una momentanea sensazione ...
Leggi Tutto
tubetto
tubétto s. m. [dim. di tubo]. – 1. Nell’industria tessile, cilindretto di materiale vario (cartone, legno, ecc.), sul quale si avvolge il filato nella confezione di una spola o di una rocca. [...] 2. a. Cilindretto di latta, vetro, cartone, materia plastica, chiuso da una parte e munito di coperchietto dall’altra, usato per il lembo risultante ripiegato che ne assicura la tenuta, e chiuso all’altra mediante tappo a vite; è di uso corrente ...
Leggi Tutto
accollacciato
agg. [der. di accollato, sul modello di scollacciato (a cui si oppone)], non com. – Che ha il vestito chiuso fino al collo; o, riferito all’abito, che è chiuso fino al collo, accollato. [...] In senso fig., essere a. nel parlare o nello scrivere, usare un linguaggio castigato ...
Leggi Tutto
ostrica
òstrica s. f. [der. del lat. ŏstrea (e ŏstreum), che è dal gr. ὄστρεον, con influsso del gr. ὄστρακον «conchiglia», da cui il lat. tardo ostrăcon]. – 1. Nome di varî molluschi bivalvi, e in partic. [...] , essere legato fortemente a una persona, a un luogo, non volersene separare; meno com., esser chiuso come un’o., di persona di carattere chiuso o che mantiene un ostinato silenzio su ciò che le si chiede. ◆ Dim. ostrichétta, ostrichina, ostrichèlla ...
Leggi Tutto
Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...