quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] q. evangelisti; calcoli con le q. operazioni; le q. libertà atlantiche (v. libertà, n. 2 b); gioco dei q. cantoni (v. cantone1); chiuso tra q. mura, tra q. pareti, costretto a restare in casa o in altro luogo; autovettura a q. porte (anche come locuz ...
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ingresso
ingrèsso s. m. [dal lat. ingressus -us, der. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. a. L’atto di entrare; è sinon. di entrata, ma si usa per indicare entrata solenne o in frasi di tono enfatico, elevato: [...] ’i. della banca; un i. ampio, spazioso; chiudere, sbarrare, aprire l’i.; sono arrivato in ritardo e ho trovato l’i. chiuso. In partic., delle case di abitazione: l’i. della palazzina, della villa; porta, portone d’i.; appartamento con due i.; entrare ...
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cappa1
cappa1 s. f. [lat. tardo cappa]. – 1. a. Ampio mantello senza maniche destinato ad avvolgere e coprire tutta la persona, spesso fornito di un cappuccio: Elli avean cappe con cappucci bassi (Dante). [...] ecclesiastico, liturgico ed extraliturgico, di varie specie: mantello con cappuccio, senza maniche, per lo più chiuso davanti, vestito giornaliero degli ecclesiastici nel medioevo (c. clericale); mantello con cappuccio, invernale, dei canonici ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] non può esserci equivoco). È inoltre facoltativo segnare l’accento per indicare sia la vocale tonica, sia il timbro aperto o chiuso dell’e o dell’o, e questo senza limiti precisi, ma per lo più soltanto là dove possa servire a impedire confusione ...
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strano
agg. [lat. extraneus; cfr. estraneo]. – 1. a. Diverso dal solito o dal comune, dal normale, molto singolare, tale quindi da destare meraviglia, stupore, curiosità: ha avuto questa opportunità [...] pensare e di sentire e in genere un comportamento diverso da quello della maggior parte degli uomini; detto spec. di chi è piuttosto chiuso in sé, portato più a pensare e a fantasticare che a parlare: un giovane s.; che s. ragazza!; sono tutti un po ...
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iniezione
iniezióne s. f. [dal lat. tardo iniectio -onis, der. di inicĕre «gettar dentro», part. pass. iniectus]. – 1. a. Introduzione in una cavità del corpo umano, o nei tessuti, di sostanze medicamentose [...] di una macchina a vapore, o di lubrificanti e carburanti in motori, o, in generale, di un fluido in uno spazio chiuso. Motori a iniezione, quelli, come per es. i motori Diesel, nei quali il carburante viene introdotto sotto pressione nel comburente ...
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veranda
s. f. [da una voce dell’India (cfr. indost. varandā, bengalese bārāndā), incrociatasi con il port. varanda «balaustrata» (der. di vara «verga, pertica»), attrav. l’ingl. veranda(h)]. – 1. Denominazione, [...] e mediterranei (gallerie, balconi coperti, ecc.). 2. Nell’architettura europea, balcone aggettante dalle murature perimetrali di un edificio e chiuso con vetrate; usato fin dal sec. 16° nei paesi anglosassoni (ove è detto bay-window o bow-window) e ...
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sconfortare
v. tr. [der. confortare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sconfòrto, ecc.). – 1. Far perdere d’animo, togliere ogni possibilità di conforto, ogni entusiasmo; deprimere, scoraggiare: più che [...] la mia disgrazia, mi sconforta l’indifferenza degli amici; l’ambiente ostile e chiuso finì per sconfortarlo; più frequente come intr. pron., sconfortarsi, perdersi d’animo, abbattersi, avvilirsi, deprimersi: non ti sconfortare, andrà meglio la ...
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numerus clausus
‹nùmerus klàu∫us› locuz. lat., usata in ital. come s. m. – Espressione equivalente all’ital. numero chiuso e, come questa, usata per esprimere il concetto del numero prestabilito e limitato [...] (per l’ammissione a corsi o concorsi, per l’accessione a circoli, e sim.) ...
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iniziazione
iniziazióne s. f. [dal lat. tardo initiatio -onis]. – 1. Atto o serie di atti e cerimonie con cui si ammette, o si è ammessi, alla partecipazione a culti misterici, alla conoscenza di dottrine [...] e privilegi: i. tribale, i. magica. Più genericam., ammissione in una setta, in una società segreta, in un gruppo sociale chiuso, e sim. 2. Per estens., ammaestramento, avviamento a una disciplina, a un’arte, a una tecnica, a uno studio specializzato ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...