contralto
s. m. [comp. di contro- e alto1]. – 1. a. Voce femminile (o di ragazzi) di ambito più grave, estesa normalmente dal sol2 al la4; c. basso, più profondo e duro; mezzo c., v. mezzocontralto. [...] dotato di voce di contralto: un celebre contralto. 2. Chiave di c., chiave di do sulla terza linea del pentagramma. 3. Con funzione appositiva, unito al nome di uno strumento musicale, indica strumenti che, tra quelli della loro propria famiglia ...
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soprano2
soprano2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. La più acuta delle voci femminili, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do3 e do5, sebbene la tessitura migliore [...] l’articolo al femm.: la celebre soprano Maria Callas). 2. Chiave di s., chiave di do sulla prima linea del pentagramma. 3. Con funzione appositiva, unito al nome di uno strumento musicale, indica il tipo che, fra quelli della sua famiglia, produce ...
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stanghetta
stanghétta s. f. [dim. di stanga]. – 1. Piccola stanga; spesso sinon. di sbarretta o spranghetta, anche di metallo o d’altro materiale. In partic.: a. La sbarretta del chiavistello che, uscendo [...] dal battente al volgere della chiave, entra nell’apposito alloggio dell’altro battente o dello stipite, fermando così di una misura o battuta musicale (lo stesso, quindi, che sbarra o sbarretta); alla fine del brano musicale si usa una doppia s., ...
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ingegno
ingégno (ant. ingènio) s. m. [lat. ingĕnium «carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa», dal tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.]. – 1. a. Il complesso delle qualità intellettuali, [...] i. per un’arte, per una professione; i. poetico, musicale, filosofico, critico; i. pratico (più com. spirito pratico), . La parola è ancora in uso per indicare l’elemento della chiave perpendicolare al fusto, cioè la parte con gli scontri, che viene ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] locuz. è usata con partic. valore nel linguaggio musicale, dove, aggiunto all’aggettivo di una didascalia che numero col sostantivo seguente: sua moglie è troppa superba; l’altra [chiave] vuol troppa D’arte e d’ingegno avanti che diserri (Dante); ...
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accidente
accidènte s. m. [dal lat. accĭdens -entis, part. pres. di accidĕre «accadere»]. – 1. a. Ciò che accade, e in partic. ciò che accade fortuitamente, senza una ragione apparente; avvenimento imprevisto, [...] diesis per le alterazioni ascendenti, il bemolle (♭) e il doppio bemolle per quelle discendenti; accidenti in chiave, quelli posti all’inizio di un pezzo musicale o di una sua parte, con valore alterativo per tutte le note dello stesso nome che si ...
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oficleide
oficlèide s. m. [dal fr. ophicléide, comp. del gr. ὄϕις «serpente» e κλείς κλειδός «chiave»]. – Strumento musicale a fiato, della famiglia degli ottoni, munito di chiavi, con un’estensione [...] di tre ottave e un semitono, nella zona dei bassi: di timbro rozzo e grottesco, non è più usato nelle orchestre, dov’è sostituito dalla tuba bassa o dal trombone contrabbasso, ma compare ancora in alcune ...
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diesis
dïèṡis s. m. [dal lat. diĕsis, gr. δίεσις «passaggio, intervallo» der. di διΐημι «far passare», comp. di διά «attraverso» e ἵημι «mandare»]. – 1. Segno musicale (♯) che, anteposto a una nota, [...] di un semitono ascendente sia della nota stessa sia delle altre note dello stesso nome che la seguono nella battuta; collocato in chiave, vale per tutte le note dello stesso nome che ricorrono nel pezzo; un doppio d. (♯♯) indica l’alterazione di due ...
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entrare
(ant. intrare) v. intr. [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Andare dentro, penetrare in un luogo: e. in casa, e. a scuola, e. nel bosco, e. sotto le coperte; e. in acqua, immergervisi, [...] : è così grasso che non entra per la porta; la chiave non entra nella toppa. b. estens. Avere spazio sufficiente, , cominciare a trattarlo. In orchestra e in genere nell’esecuzione musicale, cominciare a suonare, o a cantare: le trombe entrano dopo ...
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fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. [...] o tra le labbra o nel foro di una chiave femmina o in piccolo strumento apposito (fischio o fischietto sparli, di me). 2. tr. a. Ripetere o eseguire fischiando un motivo musicale: f. un’aria, un ritornello, una canzone. b. Disapprovare con fischi: ...
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. Sesta lettera dell'alfabeto latino, nel quale era chiamata ef, e di tutti gli alfabeti da esso derivati. Sembra che questo segno sia stato un'innovazione dei Greci, i quali, avendo adoperato il wau fenicio a indicare il suono v, dovettero...
GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al prozio Alessandro, segretario dei duchi...