colui /ko'lui/ pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) ✻illui (foggiato sull'analogia di cui), eccu(m) ✻illei, eccu(m) illorum] (f. colèi; pl. m. e f. colóro). - 1. [seguito dal pron. relativo, quell'uomo, quella [...] donna, quelle persone (in lontananza di chi parla e di chi ascolta)] ≈ quello. 2. (non com.) [usato da solo, ha valore spreg.: che vuole da me c.? non voglio avere rapporti con c.] ≈ ↓ quello (là). ◉ Nel sign. 2 è forma inusitata e sostituita per lo ...
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maturità s. f. [dal lat. maturĭtas -atis, der. di maturus "maturo"]. - 1. [l'essere maturo, con riferimento a un frutto, al grano e sim.] ↔ acerbità, (non com.) immaturità. 2. a. [età intermedia tra la [...] forte senso di responsabilità e di una chiara capacità di giudizio e sim: mostrare una grande m.] ↔ immaturità. ‖ infantilismo, puerilità. 3. (educ.) a. [esame che uno studente deve sostenere alla fine di un corso di studi secondari superiori per il ...
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medesimo /me'dezimo/ (poet. medesmo) [lat. ✻metipsĭmus, comp. di met (cfr. egomet, memet) e ipse "stesso", con suff. superl.]. - ■ agg. 1. [non diverso da quello di cui si parla, o a cui si allude, ma [...] al pron. pers. a cui si riferisce: il danno ricade su di noi m.] ≈ stesso, [anteposto al pron. di riferimento] proprio. ■ pron. 1. (f. -a) [la stessa persona: quest'uomo è il m. che ti ha cercato ieri] ≈ stesso. 2. (non com.) [con valore neutro, la ...
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mendicare [dal lat. mendicare, der. di mendĭcus "mendico"] (io méndico, tu méndichi, ecc.; lett., alla lat., io mendìco, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) [chiedere l'elemosina: m. per vivere] ≈ accattare, [...] pane] ≈ e ↔ [→ MENDICARE v. intr.]. 2. (fig.) a. [cercare di ottenere qualcosa con insistenza e in modo poco dignitoso: m. un incarico] ≈ elemosinare, implorare, invocare, (non com.) piatire. ⇑ chiedere, domandare. b. [andare alla ricerca di qualcosa ...
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mendico /men'diko/ [dal lat. mendīcus, der. di mendum "difetto"] (pl. m. -chi, ant. -ci), lett. - ■ agg. [che vive in condizioni di estrema miseria: ridursi m.] ≈ bisognoso, indigente, povero, (non com.) [...] questuante. ‖ mendicante. ↔ [→ MENDICANTE agg.]. ■ s. m. (f. -a) [persona costretta a chiedere l'elemosina per vivere: il m. all'angolo della via] ≈ e ↔ [→ MENDICANTE s. m. e f.]. ...
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menefreghista [der. di menefreghismo] (pl. m. -i), fam. - ■ agg. [che si comporta con menefreghismo: non si può essere così m.] ≈ apatico, indifferente, indolente, (spreg.) qualunquista. ↑ cinico, freddo, [...] . ↔ attivo, impegnato, interessato. ‖ diligente, premuroso, zelante. ■ s. m. e f. [chi si comporta con menefreghismo: non ho mai incontrato un m. come lui; fare il m.] ≈ indifferente, (spreg.) qualunquista. ↑ cinico, distaccato, egoista, strafottente ...
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mercantile [der. di mercante]. - ■ agg. 1. a. [che ha attinenza col commercio o serve al commercio: diritto m.; porto m.] ≈ commerciale. b. (marin.) [di nave e sim., destinato al trasporto di merci e passeggeri: [...] . (fig., spreg.) [caratterizzato da grande avidità: mentalità m.] ≈ e ↔ [→ MERCANTESCO (2)]. 3. (non com.) [dedito al commercio, fiorente di traffici: città m.] ≈ (non com.) mercantesco. ■ s. m. (marin.) [nave destinata al trasporto di merci] ≈ cargo ...
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merda /'mɛrda/ s. f. [lat. merda], volg. - 1. [residuo degli alimenti digeriti che viene espulso] ≈ (pop.) cacca, Ⓣ (fisiol.) deiezioni, escrementi, feci, sterco, [nel linguaggio infantile] popò. ● Espressioni: [...] cretino, idiota, (volg.) stronzo. 3. (fig.) [complesso di circostanze critiche, senza via d'uscita: essere (o trovarsi) nella m. (fino al collo)] ≈ (fam.) casini, fango, guai, melma, pasticci. 4. [per influsso del fr. merde!, esclam. di indignazione ...
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mescolare [lat. volg. ✻miscŭlare, der. di miscēre "mescolare"] (io méscolo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [formare una massa omogenea di due o più sostanze diverse, con le prep. a, con del secondo arg.: m. il latte [...] [agitare una sostanza liquida o pastosa in modo che le varie parti si amalgamino: m. la polenta] ≈ girare, (non com.) riferimento a persone o cose astratte, formare un insieme omogeneo: m. le razze] ≈ amalgamare, fondere, integrare, unire. ‖ ...
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messa² s. f. [part. pass. femm. di mettere]. - 1. [atto o fatto di mettere, solo in espressioni in cui è seguito dalle prep. a, in e un sost.] ● Espressioni: messa a fuoco → □; messa a punto → □; messa [...] piega → □; messa in scena ≈ [→ MESSINSCENA]. 2. (gio.) [somma che si punta in un gioco] ≈ giocata, posta, poule, (gerg.) puglia, un altro apparecchio o impianto, anche con la prep. di: m. in marcia di un elettrodomestico] ≈ avviamento. ‖ partenza. ⇓ ...
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Io Dante a te che m'hai così chiamato
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCIII) D. rispose per le rime al sonetto Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato (v.), inviatogli da un anonimo rimatore, del quale è probabile che egli stesso...
Ciò che m'incontra, ne la mente more
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (XV 4-6), su schema ABAB, ABAB: CDE, CDE, presente nella tradizione manoscritta della Vita Nuova e accolto nella Giuntina del 1527. Sviluppa con nuove argomentazioni...