mancare [der. di manco] (io manco, tu manchi, ecc.). - ■ v. intr. 1. (aus. essere) [essere presenti in quantità inadeguata o non essere presenti affatto: nell'insalata manca il sale] ≈ ↓ difettare, scarseggiare. [...] (fam.) volerci. ‖ distare, intercorrere. 6. (aus. avere) [essere privo di qualcosa, con la prep. di: m. di coraggio; un discorso che manca di autenticità] ≈ difettare, fare difetto (il coraggio non gli fa d.), scarseggiare. ↔ avere (ø), possedere (ø ...
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mancato agg. [der. di mancare]. - 1. [non più in vita: m. nel fiore degli anni] ≈ (burocr.) deceduto, defunto, estinto, morto, spento, (lett.) trapassato, venuto meno. 2. [che non ha avuto successo: uno [...] scrittore m.] ≈ malriuscito. ↑ fallito. ↔ affermato, riuscito. ...
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manciata s. f. [der. (già ant.) di mano, con epentesi di c non bene spiegata]. - [ciò che può essere contenuto in una mano: una m. di terra] ≈ (non com.) brancata, (non com.) manata, pugno. ▲ Locuz. prep.: [...] fig., a manciate [in grande quantità: guadagnano soldi a m.] ≈ abbondantemente, a iosa, a manate, (lett.) a man salva, a palate, a piene mani, in abbondanza. ...
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preferito [part. pass. di preferire]. - ■ agg. [che è più amato di altri: passatempo p.; letture p.] ≈ e ↔ [→ PREDILETTO agg.]. ■ s. m. (f. -a) [persona preferita] ≈ [→ PREDILETTO s. m.]. ...
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mandare v. tr. [lat. mandare "affidare", prob. da man(um) dare "dare la mano"]. - 1. (ant.) [dare l'incarico di fare qualcosa, con arg. espresso da frase introdotta da che: mandò che i due giovani fossero [...] luogo determinato o per un dato scopo, anche assol.: è l'ora di m. i bambini a letto; manda a chiamare il medico] ≈ ↑ inviare maledire (ø); fig., fam., mandare per le lunghe → □; (piovere) che Dio la manda ≈ (piovere) a catinelle, a dirotto. 4. [ ...
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mangiare² (dial. magnare, ant. manucare) v. tr. [dal fr. ant. mangier, lat. manducare "mangiare"] (io màngio, ecc.). - 1. a. [dell'uomo e degli animali, immettere nell'organismo alimenti solidi e semisolidi, [...] [dell'uomo, assumere cibo, anche per fame, golosità e sim.: m. la pizza] ≈ (ant., scherz.) manducare, (fam.) pappare, anche con riferimento a un singolo pasto: gli piace molto m. e bere; a che ora si mangia?] ≈ (tosc.) desinare, pasteggiare. ⇓ ...
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maniacale agg. [der. di maniaco]. - 1. (psicol., med.) [di sintomo o fenomeno rientrante nella mania: tendenze m.] ≈ (non com.) maniaco. 2. (estens.) [di di comportamento, azione e sim., che si manifesta [...] in eccesso: ordine m.] ≈ eccessivo, morboso, ossessivo, patologico. ...
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manicheo /mani'kɛo/ [dal lat. tardo Manichaeus, dal nome del fondatore del manicheismo, Mani (216-277 d. C.), prob. attrav. il siriaco Mānī ḥayyā "Mani il vivente"]. - ■ agg. 1. (relig.) [relativo al manicheismo]. [...] .) [di concezione, atteggiamento e sim., che si fonda su un'opposizione radicale di vero e falso, bene e male: distinzione m. tra giusto e ingiusto] ≈ schematico. ‖ dogmatico, intransigente, rigido, settario. ■ s. m. (f. -a) 1. (relig.) [seguace ...
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Io Dante a te che m'hai così chiamato
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCIII) D. rispose per le rime al sonetto Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato (v.), inviatogli da un anonimo rimatore, del quale è probabile che egli stesso...
Ciò che m'incontra, ne la mente more
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (XV 4-6), su schema ABAB, ABAB: CDE, CDE, presente nella tradizione manoscritta della Vita Nuova e accolto nella Giuntina del 1527. Sviluppa con nuove argomentazioni...