mediatore /medja'tore/ [dal lat. tardo mediator -oris, der. di mediare "interporsi, esser mediatore"]. - ■ agg. [che fa opera di mediazione: intervento m.] ≈ conciliatore, pacificatore. ■ s. m. (f. -trice) [...] [chi fa, o è abile nel fare, opera di mediazione: fare da m.] ≈ intermediario, (non com.) mezzano, [spec. nella compravendita di cavalli] (tosc.) cozzone, [spec. in questioni politiche, diplomatiche e sim.] negoziatore, [in una lite e sim.] paciere, ...
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medico¹ /'mɛdiko/ agg. [dal lat. medĭcus, der. del tema di medēri "curare"] (pl. m. -ci). - 1. [attinente alla medicina, relativo ai medici e sim.: cure m.; assistenza m.] ≈ sanitario. 2. (farm.) [che [...] consente di guarire da una malattia o di curarla] ≈ [→ MEDICINALE agg.] ...
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medio /'mɛdjo/ [dal lat. medius]. - ■ agg. 1. a. [che sta nel mezzo, che si trova in una posizione di mezzo: punto m. di un oggetto] ≈ centrale, di mezzo, intermedio, mediano, (lett., non com.) mediocre, [...] termine delle scuole elementari: scuola m. inferiore; scuola m. superiore] ≈ ⇑ secondario. ■ s. m. 1. (matem.) [termine medio. > minimosca, mosca, gallo, piuma, superpiuma, leggero, superleggero, welter, superwelter, m., mediomassimo, massimo. ...
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mefistofelico /mefisto'fɛliko/ agg. [dal nome di Mefistofele, ted. Mephistopheles, personificazione pop. del diavolo nella letteratura tedesca] (pl. m. -ci). - [che ricorda Mefistofele per l'aspetto o [...] il comportamento: volto, riso m.; architettare un piano m.] ≈ demoniaco, diabolico, maligno, satanico. ...
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meglio /'mɛʎo/ [lat. mĕlius, neutro di melior -oris "migliore"; trattato anche in ital. come comparativo di bene]. - ■ avv. 1. [come compar. dell'avv. bene, in modo migliore: riuscire m. nelle materie [...] , peggiore. 3. [con valore neutro, in taluni pred. nom. come esser m., creder m. e sim., cosa migliore, più opportuna e sim.: è m. non dirgli nulla; sarà m. che tu resti qui; ho creduto m. far di testa mia] ≈ preferibile. ● Prov.: (è) meglio un uovo ...
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melma /'melma/ s. f. [dal got. melma]. - 1. [terra intrisa d'acqua, molle e attaccaticcia, che si trova spesso sul fondo di fiumi o paludi, o è lasciata come deposito da alluvioni, piene e sim.: uno strato [...] fango, limo, (lett.) loto, (ant.) malta, (tosc.) melletta, mota, (region.) paciugo, palta, (non com.) polta, poltiglia. 2. (fig.) [situazione corrotta, estremamente critica e sim.: siamo nella m. fino al collo] ≈ (volg.) cacca, fango, (volg.) merda. ...
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mélo /me'lo/ (o, all'ital., melò) s. m., fr. [abbrev. di mélodrame "melodramma"], in ital. invar. - ■ s. m. (teatr.) [dramma musicato e cantato] ≈ melodramma. ‖ opera (lirica). ■ agg. (teatr.) [relativo [...] al melodramma o che ne riprende toni e situazioni esagerati e toccanti: spettacolo m.; un film m.] ≈ melodrammatico. ‖ [in senso proprio] operistico. ...
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memorizzare /memori'dz:are/ v. tr. [dal fr. mémoriser, der. del lat. memoria "memoria"]. - 1. [fare in modo che un'informazione rimanga impressa nella memoria: m. date storiche; m. una serie di numeri [...] ↔ dimenticare, (lett.) obliare, scordare, [volontariamente] cancellare dalla memoria, [volontariamente] rimuovere. 2. (inform.) [immettere dati in un dispositivo di memoria: m. un testo] ≈ immagazzinare, registrare, salvare. ↔ cancellare, eliminare. ...
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mente /'mente/ s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. mimnḗskō "ricordare"]. - 1. a. [complesso delle facoltà intellettive e psichiche dell'uomo: farsi guidare dalla m.] ≈ intelletto, [...] : avere in mente [avere come piano, con la prep. di e l'inf.: avevo in m. di rivolgermi a un avvocato; che cos'hai in m. di fare questa sera?] ≈ avere intenzione, pensare, proporsi. ↑ pianificare, progettare. ▼ Perifr. prep.: burocr., a mente ...
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mentecatto [dal lat. mente captus "preso nella mente"]. - ■ agg. [che è infermo di mente, oggi detto spec. con intenzione ingiuriosa] ≈ demente, dissennato, folle, forsennato, idiota, imbecille, matto, [...] pazzo, Ⓣ (med.) psicopatico, scemo, scimunito, squilibrato. ↔ intelligente, saggio. ■ s. m. (f. -a) [titolo ingiurioso, di disprezzo o di grave rimprovero: sei un m.!; parli come un m.] ≈ e ↔ [→ MENTECATTO agg.]. ...
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Io Dante a te che m'hai così chiamato
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCIII) D. rispose per le rime al sonetto Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato (v.), inviatogli da un anonimo rimatore, del quale è probabile che egli stesso...
Ciò che m'incontra, ne la mente more
Mario Pazzaglia
. Sonetto della Vita Nuova (XV 4-6), su schema ABAB, ABAB: CDE, CDE, presente nella tradizione manoscritta della Vita Nuova e accolto nella Giuntina del 1527. Sviluppa con nuove argomentazioni...