figuratore
figuratóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo figurator -oris], non com. – Chi o che figura, cioè rappresenta in figura (con le arti del disegno), o dà forma sensibile o immaginaria [...] a qualche cosa: muratori, figuratori, fabbri ... (M. Adriani); la potenza f. della fantasia. ...
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mangiatore
mangiatóre s. m. (f. -trice) [der. di mangiare2]. – Chi, essendo dotato di buon appetito, mangia abitualmente molto: è un buon m. (o assol. un m.), un m. eccezionale (al contr., non essere [...] ). Anche seguito dalla determinazione di ciò che si mangia abitualmente o di preferenza o in abbondanza: un m. di pastasciutta, di patate, di fagioli; m. di carne umana, antropofago; per estens., m. di spade, m. di fuoco, giocolieri di piazza o ...
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mendicante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di mendicare]. – 1. agg. Che va mendicando, che chiede l’elemosina, quasi esclusivam. nelle espressioni: ordini m., quegli ordini religiosi (domenicani, francescani, [...] dall’elemosina o dal proprio lavoro; frati m., i frati appartenenti a questi ordini. 2. s. m. e f. Chi vive di elemosine: un m. cieco; una vecchia m.; vietato l’ingresso ai m.; è parola di valore oggettivo, che non esprime il compatimento incluso nel ...
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seguace
agg. e s. m. e f. [lat. sequax -acis, agg., der. di sequi «seguire»]. – 1. agg., ant. e letter. Che segue; in senso proprio: nel polveroso agosto, O nel mese dinanzi o nel s. (Ariosto); donna [...] dagli occhi s. (D’Annunzio); e in senso fig., che segue con attenzione: «Le tue parole e ’l mio s. ingegno», Rispuos’io lui, «m’hanno amor discoverto ...» (Dante). 2. s. m. e f. Chi segue una dottrina, una scuola, una corrente o un maestro: i s. dell ...
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mania
manìa s. f. [dal gr. μανία, affine a μαίνομαι «smaniare, essere pazzo»; cfr. il lat. tardo manĭa]. – 1. a. Termine usato un tempo nel linguaggio medico per indicare varî tipi di disturbi mentali, [...] generico di disturbo mentale: avere una m.; essere preso da una m.; m. di persecuzione, di grandezza; m. suicida. b. fig. Tendenza esclusiva talvolta con idee deliranti, da attività motoria disordinata che, nei gradi estremi, può giungere a stati di ...
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monna2
mònna2 s. f. [variante di mòna], ant. – Scimmia, bertuccia: dare la m., beffare, schernire (cfr. sbertucciare). Ne derivano anche le locuz. pop. tosc. essere briaco come una m., o cotto come una [...] m., essere ubriaco fradicio: i Satiri, Che avean bevuto a isonne, Si sdraiaron sull’erbetta, Tutti cotti come monne (Redi); e per estens., prendere o pigliar la m., ubriacarsi. ◆ Dim. monnina, e monnino m.; accr. monnóne m. ...
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succubo
sùccubo (o sùccube) agg. e s. m. (f. -a e, rispettivam., -e) [dal lat. succŭba s. m. e f., comp. di sub- e tema di cubare «giacere», quindi propr. «chi si sottomette ad altra persona in un rapporto [...] , amato, per la sua bellezza, da Apollo; la forma sùccube è influenzata dal francese]. – 1. agg. e s. m. Che si lascia dominare da altri, che non ha la forza e la capacità di far valere, contro le imposizioni altrui, la propria volontà e personalità ...
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messinese
messinése agg. e s. m. e f. – Relativo o appartenente alla città e provincia di Messina, nella parte nord-orient. della Sicilia, sulla costa occidentale dello stretto che da essa prende nome: [...] la popolazione m.; dialetto m. (o, come s. m., il messinese); territorio m. (o, come s. m. e con iniziale maiuscola, il Messinese, la zona circostante la città). Come sost., abitante, originario o nativo di Messina. ...
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barbera
barbèra s. m. e f. [voce piemont. che, come il lomb. albèra, è prob. il lat. albuēlis (specie di vitigno), raccostato al toponimo Barberi, frazione in prov. di Torino], invar. – 1. s. m. Vitigno [...] che dà il vino omonimo: ha grappoli di media grandezza, con acini ovali, di color nerobluastro intenso. 2. s. m. o f. Vino tipico piemontese, rosso, molto apprezzato, di buona gradazione alcolica (fino a 14 gradi), assai ricco di colore e di estratti ...
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manipolatore
manipolatóre s. m. [der. di manipolare2]. – 1. (f. -trice) Chi manipola, nelle varie accezioni comuni del verbo: un m. di creme, di impiastri; era creduta una maga, una m. di veleni; un [...] in modo raffazzonato: i m. di antologie (A. Baldini); uno di quei m. di lunari che non fallano (Cardarelli). 2 l’emissione di segnali telegrafici; è tale, per es., il m. Morse (detto anche tasto telegrafico), usato per trasmettere segnali secondo il ...
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Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) assistente a Pisa di R. Piria, il...
Sistemi dispersi
Sergio Carrà
I sistemi dispersi sono costituiti da una moltitudine di particelle condensate presenti all'interno di un fluido. La conoscenza delle loro caratteristiche ha un ruolo importante nella descrizione di diversi fenomeni...