calcio relazionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede la rapida messa in relazione tra più giocatori di una squadra attraverso il possesso palla, senza badare all’occupazione fissa di [...] Bertolini [Milena B.] ha ricordato che "se sono qui da 5 anni, significa che un equilibrio tra me e lui [Giuseppe Cesari, presidente del Brescia femminile] è stato trovato. Non mi sono offesa per le sue critiche, perché lo conosco", ma sulla svolta ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] nazionale. In partic., la corrente linguistico-letteraria diffusasi nei primi decennî del sec. 19° (soprattutto per opera di A. Cesari e di B. Puoti), che propugnava un ritorno ai grandi modelli letterarî del Trecento. Per estens., ogni teoria o ...
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putire
v. intr. [lat. putēre «puzzare» (corradicale di pus), con mutamento di coniug.] (io putisco o puto, tu putisci o puti, ecc.; aus. avere), letter. – Emanare cattivo odore, puzzare: Pute la terra [...] propria natura o identità, rivelare le proprie qualità, e sim.: noi siamo i più così fatti: ci putiscono le cose nostre (Cesari); voi dite ... che io puto d’ateismo, e pur non m’avete ancor fiutato (Giannone); putiva abbastanza dello sbirro e della ...
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mitra1
mitra1 (pop. mìtria; ant. mìtera) s. f. [dal lat. mitra, gr. μίτρα]. – 1. Fascia di stoffa, di cuoio o di metallo con cui gli antichi Greci, spec. i guerrieri, cingevano il ventre a scopo protettivo. [...] la dignità vescovile: conferire, ambire, deporre la m.; talora, il vescovo stesso, e per estens., poet., il sacerdote: E da’ Cesari ingiusti e da’ rubelli Difenderan le mitre e i sacri tèmpi (T. Tasso). 3. ant. Specie di copricapo infamante; in ...
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nefandezza
nefandézza s. f. [der. di nefando]. – Qualità, condizione dell’esser nefando: la n. di un’azione; in senso concr., atto, azione nefanda: persona nota per le sue n.; commettere ogni sorta di [...] dalle n. della vita (Enzo Siciliano). In passato, è stato usato anche con il sign. particolare di perversione sessuale e di sodomia: ... sebben conoscessero [i Gentili] esser peccato l’adulterio e forse altre n. che disonorano la natura (Cesari). ...
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malinconioso
malinconióso (ant. maninconióso, malinconóso, maninconóso) agg. [der. di malinconia]. – Nel linguaggio ant. o letter., lo stesso che malinconico, che soffre di malinconia, che è in uno stato [...] di malinconia, o che mette malinconia: tutto in vista maninconoso e presso che con le lagrime agli occhi (Cesari); mattinata umida e malinconosa (Di Giacomo); vola nel cielo un canto malinconioso e dolcissimo (Savinio); compassionavamo una donna ...
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perdutamente
perdutaménte avv. [der. di perduto]. – Con intensità straordinaria, con tutta la passione possibile: amare qualcuno p.; essere p. innamorato; invaghirsi, innamorarsi perdutamente; con abbandono, [...] , invocare p.; abbandonarsi p. al proprio dolore; ciecamente, con ardore: s’abbandonò p. a quella passione; con dedizione totale, quasi disperata: per abbandonarmi più perdutamente agli studi della lingua, comprai la ‘Crusca’ del Cesari (Tommaseo). ...
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postura
s. f. [lat. posĭtura, der. di posĭtus, part. pass. di ponĕre «porre»]. – 1. letter. Posizione di un edificio o di una località, luogo e modo dove sono posti, sito: la villa sorge in una splendida [...] Nerone ... pensò ... bruciar tutta Roma, per poscia rifabbricarla con più ordinata simmetria e postura di case e di vie (Cesari); analogam., di persone: era debito interrogare minutamente della varia p. in cui si trovavano i testimoni nell’atto della ...
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sodamento
sodaménto s. m. [der. di sodare], ant. – 1. Rafforzamento, consolidamento: s. di sanità (Cesari). 2. Garanzia, malleveria. 3. Gabella del s., antica tassa fiorentina sul porto d’armi così detta [...] forse perché bisognava dare malleveria di non abusare della concessione ...
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nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che [...] del territorio mantovano). ◆ Part. pass. nomato; con valore passivo, chiamato, denominato: un cotal giovinetto ... nomato Timoteo (Cesari); come agg., noto, rinomato, famoso: i primi giovani della città si esercitorono insieme con i più nomati ...
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Letterato (Verona 1760 - Ravenna 1828). Sacerdote, dedicò la sua vita agli studi letterarî e all'esercizio esemplare del suo ministero. Ebbe fama e autorità come capo dei "puristi", come, cioè, il più attivo e convinto propugnatore del ritorno...
Musicologo italiano (Cremona 1870 - Sale Marasino 1934). Studiò al conservatorio di Milano, poi in Germania specialmente con A. Sandberger e T. Kroyer. Fu insegnante e critico musicale (Corriere della Sera). Pubblicò scritti dedicati specialmente...