padella
padèlla s. f. [lat. patĕlla, dim. di patĕra «piatto, tazza»]. – 1. Utensile da cucina, di forma rotonda, largo e poco profondo, provvisto di lungo manico, usato soprattutto per friggere: una [...] ., è stato spesso chiamato padellina il piattello di metallo, latta, vetro che, nei candelieri, ha la funzione di raccogliere la cera che cola); spreg. padellùccia; accr. padellóna, e padellóne m. (v.); tra dim. e accr. padellòtto m. (anche nome di ...
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sgocciolare
v. intr. e tr. [der. di gocciola, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sgócciolo, ecc.). – 1. intr. a. (aus. essere) Gocciolare; uscire, cadere giù a goccia a goccia: l’acqua sgocciola dal soffitto; [...] prima di stenderlo. 2. tr. a. Far cadere a gocce: sta’ attento a tenere ritta la candela per non s. la cera sul pavimento; nel condire l’insalata mi sono sgocciolato addosso un po’ d’olio. b. Vuotare completamente un recipiente, facendo uscire a ...
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sgocciolatura
s. f. [der. di sgocciolare]. – L’atto, il fatto di sgocciolare. Più spesso in senso concr., le gocce cadute, e il segno che ne rimane: sulla tovaglia c’è tutta una s. di cera; anche, il [...] liquido che resta in fondo a un recipiente: c’è ancora una s. di vino, chi la vuole?; la s. va ai belli di natura, espressione fam. usata scherzosamente nell’offrire il poco vino o liquore rimasto in fondo ...
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intonacare
(ant. intonicare) v. tr. [der. di tonaca, intesa in senso fig. di «superficie»] (io intònaco, tu intònachi, ecc.). – Rivestire una superficie muraria di intonaco: i. le pareti, la facciata [...] di un edificio. Per estens., ricoprire una superficie qualsiasi di altre materie, soprattutto a scopo protettivo: i. di pece, di cera. Fig., letter.: io pur vedea Mura imbiancate, e prima lisce e forti, D’ellera intonacarsi (G. Gozzi); scherz., il ...
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eufillura
s. f. [lat. scient. Euphyllura, comp. di eu-, del gr. ϕύλλον «foglia» e οὐρά «coda»]. – Genere di insetti della famiglia psillidi, a cui appartengono specie fitofaghe, fra cui la bambacella [...] dell’ulivo (Euphyllura ulivina), parassita dell’ulivo, al quale succhia la linfa dai germogli e dai giovani frutti e sui cui rami le larve, emettendo esili fili di bianca cera, lasciano dei fiocchi simili a una delicata bambagia. ...
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mediasettizzato
p. pass. e agg. Omologato al tenore, alle situazioni e alle atmosfere dei programmi televisivi delle reti Mediaset; assimilato al Gruppo Mediaset e alle sue strategie. ◆ Ringrazia il [...] che usano la propria immagine come potere. Infatti, se la telestar Costantino [Vitagliano] non fosse levigato come una statuetta di cera, e non avesse gli occhi blu esaltati da ombretti e mascara e la pelle color mattone per artifici sapienti, forse ...
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rapprendere
rapprèndere v. tr. [der. di prendere, col pref. ra-] (coniug. come prendere). – 1. Fare assumere a una sostanza liquida una maggiore consistenza e densità, fino a renderla solida o semisolida: [...] selve … mentre nella capanna la polenta rapprendeva (Maurizio Maggiani). Più spesso, come intr. pron., coagularsi, indurirsi: la cera liquefatta si rapprende se viene lasciata raffreddare; il sangue si rapprende facilmente; e con iperbole: orror mi ...
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glauco
glàuco agg. [dal lat. glaucus, gr. γλαυκός «brillante, lucente» e nome di colore] (pl. m. -chi), letter. – Di colore tra il celeste e il verde, o anche celeste chiaro, verde-grigio, ceruleo; il [...] botanica, il termine designa il colore verde-grigio di alcuni organi vegetali (per es., le foglie dei giaggioli e di molte piante grasse), dovuto alla presenza di uno strato di cera che ricopre l’epidermide e maschera in parte il colore sottostante. ...
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pinax
pìnax s. m. [traslitt. del gr. πίναξ «tavola» (pl. πίνακες)] (pl. pìnakes). – Propr., tavola, asse. In partic., tavoletta di legno usata dagli antichi Greci per farvi i conti, o, se spalmata di [...] cera, per scrivervi, oppure per dipingervi. Al plur., denominazione, spec. usata in archeologia, delle tavolette fittili votive con rappresentazioni a rilievo. ...
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intramezzare
intrameżżare v. tr. [comp. di intra- e mezzo2] (io intramèżżo, ecc.). – Porre tra mezzo, inserire nel mezzo, in modo da dividere o alternare: i. lo svago allo studio. È com. soprattutto [...] sia all’elemento che s’inserisce, sia, più spesso, a ciò in cui qualcosa è inserito: fiori che parevano di cera, intramezzati ad alberelli da frutto (Alvaro); un discorso intramezzato da lunghe pause; voci argentine di fanciulle, squillanti, tutte ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono miscele di esteri di acidi grassi superiori...
cera
Napoleone Eugenio Adamo
. In senso proprio il vocabolo si trova in Cv II IX 7 se la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo raggio del sole che non farebbe la pietra, però che la sua disposizione riceve quello per...