libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] è finalmente l.; trovare, lasciare l. la linea (telefonica). Con accezioni partic.: appartamento l., non abitato da l. (o spontanei) di un solido, gli assi dell’ellissoide centrale d’inerzia; elettrone l. (o di conduzione), elettrone debolmente legato ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] e gli indirizzi dei clienti, delle ditte fornitrici; tenere accanto al telefono una piccola r. dei numeri telefonici degli amici. ◆ Dim. rubrichétta, rubrica di piccolo formato, come quaderno o taccuino scalettato in ordine alfabetico: rubrichetta ...
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cartuccia
cartùccia s. f. [der. (propr. dim.) di carta; nel sign. 3, ricalca il fr. cartouche e l’ingl. cartridge] (pl. -ce). – 1. non com. Piccolo pezzo di carta; carta poco buona. 2. Complesso di carica, [...] che consentiva una maggiore celerità e capacità di fuoco; c. a percussione centrale, attualmente le più diffuse; c. a percussione anulare, per carabine e e amovibile dall’intero microfono (e analogam. per la c. telefonica dei microtelefoni). ...
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interno
intèrno agg. e s. m. [dal lat. internus, der. di inter «entro, tra»]. – 1. agg. a. Di dentro, che è dentro: le parti i. del corpo umano; tasche i., d’una giacca, d’un soprabito, ecc.; scala i., [...] : alla scala B, interno 12); telefono i., rete telefonica i., la rete degli apparecchi (detti anch’essi apparecchi in posizione laterale rispetto a un corpo o a un asse centrale, si dice interno quello che si trova nella posizione di dentro ...
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interruzione
interruzióne s. f. [dal lat. interruptio -onis, der. di interrumpĕre «interrompere», part. pass. interruptus]. – 1. a. L’azione, il fatto d’interrompere o d’interrompersi, e più spesso l’effetto, [...] : le continue piogge hanno determinato una lunga i. dei lavori; c’è un’i. nella linea telefonica; l’i. della corrente è stata provocata da un guasto alla centrale; i. del traffico stradale (dovuta, per es., a un incidente); i. di una strada a causa ...
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terminale
agg. e s. m. [dal lat. tardo terminalis, der. di terminus (v. termine)]. – 1. agg. Che segna il termine, cioè il confine: pietra t., cippo t.; che è al termine, che rappresenta la parte finale, [...] , quello connesso via rete o tramite connessione telefonica; t. intelligente, terminale dotato di capacità di dei codici dei programmi) alleggerendo il carico interattivo dell’elaboratore centrale. d. Stazione, centro terminale di linee aeree o di ...
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compressione
compressióne s. f. [dal lat. compressio -onis, der. di compressus, part. pass. di comprimĕre «comprimere»]. – 1. L’azione di comprimere e l’effetto, cioè l’esser compresso: esercitare una [...] ), procedimento abituale usato nella registrazione dei suoni e nella tecnica telefonica, in virtù del quale i segnali vengono tanto più attenuati (testi, immagini, filmati, ecc.) nella memoria centrale di un computer o in quelle ausiliarie, attuata ...
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sveglia
svéglia s. f. [der. di svegliare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. Il fatto di svegliare, di svegliarsi e di venire svegliato, in modo e con mezzi diversi: dare la s. (gli do la s. chiamandolo, [...] partire in tempo, la s. è alle sei; a che ora desidera la s., signore?; servizio di s. telefonica, effettuato con una telefonata dalla centrale all’utente, all’ora da lui richiesta. Usato assol., come ordine di svegliarsi o modo di svegliare: sveglia ...
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centralino
s. m. [dim. del s. f. centrale]. – Nella tecnica telefonica, posto di commutazione, manuale o automatica, di un certo numero di apparecchi telefonici facenti parte di un impianto interno (a [...] servizio di un ministero, di uno stabilimento, di un istituto, di una serie di uffici, ecc.), che ha anche il compito di effettuare i collegamenti con la rete pubblica attraverso una o più linee ...
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Insieme di apparati destinati alla ricezione, alla commutazione e alla multiplazione di segnali telefonici. A seconda del tipo di rete telefonica servita, una centrale può essere uno Stadio di linea (SL), uno Stadio di gruppo urbano (SGU)...
(sp. Sevilla) Città della Spagna sud-occidentale (699.759 ab. nel 2008; 1.500.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); capoluogo della comunità autonoma dell’Andalusia. È situata sulla sinistra del Guadalquivir, a 80 km dalla foce...