sbramare2
sbramare2 v. tr. [der. del fr. bran «crusca, lolla», ant. bren, forse di origine celtica]. – Togliere con lo sbramino il rivestimento (lolla) e l’embrione del risone. ◆ Part. pass. sbramato, [...] in funzione verbale e di agg.: riso sbramato, che ha subìto la sbramatura ...
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pibcorn
〈pìbkoon〉 s. ingl. [dal gallese pibgorn, adattam. dell’ingl. hornpipe, comp. di horn «corno» e pipe «tubo, flauto»] (pl. pibcorns 〈pìbkoon∫〉), usato in ital. al masch. – Antico strumento musicale [...] a fiato, d’origine celtica, caduto in disuso nel sec. 18°; di dimensioni piuttosto piccole, era costituito da un tubo cilindrico di legno o di osso, munito di fori (sei anteriori e uno posteriore), che terminava in un padiglione a campana fatto di ...
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proferenza
proferènza (o profferènza) s. f. [der. di prof(f)erire], ant. – 1. Il fatto e il modo di proferire, cioè di pronunciare, o più genericam. di esprimere, di dire una o più frasi, di manifestare [...] con parole un pensiero: il nostro vulgo colla sua proferenza celtica mutilava le voci latine (C. Cattaneo); la trascrizione di queste rime ... lombardeggia un poco in qualche proferenza (Carducci). 2. Offerta, profferta. ...
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piece
pièce 〈pi̯ès〉 s. f., fr. [voce di origine celtica, come l’ital. pezzo]. – Opera teatrale: una p. in prosa, in musica; una p. drammatica. ...
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rusca
s. f. [prob. di origine celtica]. – 1. Voce region. (settentr.) che ha varî sign.: corteccia, cascami, immondizia, ecc. 2. Come termine tecn., è sinon. di scorzetta della sughera. ...
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limosino
limoṡino agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. limousin, che risale al lat. Lemovicinus, agg. di Lemovīces, nome della popolazione celtica che anticamente abitava questa regione (e da cui deriva anche [...] il toponimo Limoges)]. – Appartenente, relativo alla città di Limoges, nella Francia occid., famosa soprattutto per le sue porcellane e i suoi smalti, o alla regione storica del Limosino (fr. Limousin), ...
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positive discrimination
loc. s.le m. o f. inv. Disparità di trattamento che finisce per favorire chi appartiene a una minoranza. ◆ La strada del «positive discrimination», che in Italia prende soprattutto [...] p. 4, Politica interna) • [Sarah Smith] ha un bell’accento scozzese, colto e ben modulato (i rappresentanti della frangia celtica nel Regno Unito sono come una minoranza etnica da proteggere e da coccolare nello spirito della «positive discrimination ...
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iva
s. f. [dal fr. ive, forse affine a if «tasso3», voce di origine celtica]. – In botanica, nome di alcune labiate del genere aiuga, tra cui l’i. moscata (lat. scient. Ajuga iva), erba perenne, con [...] forte odore di muschio, che cresce sulle rupi del Mediterraneo, usata come stimolante e diaforetico, e l’i. artetica (forma dial. e pop. per i. artitrica), sinon. di camepizio. Anche, nome comune della ...
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bardo
s. m. [dal lat. bardus, d’origine celtica]. – 1. Nome che designa gli antichi poeti cantori dei popoli celti, simili agli aedi dei Greci; scomparsi dalla Gallia dopo la conquista romana, sopravvissero [...] fino al sec. 17° nell’Irlanda, e fino al 18° nella Scozia e nel Galles; cantavano soprattutto poesie celebrative o elogiative, accompagnandosi con uno strumento simile alla lira, detto crotta. 2. estens. ...
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comba
cómba s. f. [voce di origine celtica]. – In geografia fisica, valle allungata e ristretta, diretta lungo la cerniera di una piega anticlinale; è caratteristica della catena del Giura. ...
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Vedi CELTICA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CELTICA, Arte
P.-M. Duval
Red.
P.-M. Duval
P.-M. Duval
Con questa espressione si designano quelle forme di arte e quel gusto che si son manifestati nel corso di lunghi secoli, in paesi diversi,...
Vedi CELTICA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CELTICA, Arte (v. vol. II, p. 457)
V. A. G. Kruta
Vengono così definite in genere le forme originali di espressione figurativa proprie dei «Celti storici», che caratterizzano la cultura della seconda...