bacio
1. MAPPA Il BACIO è l’azione che si compie applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su una persona, animale o cosa; è segno di amore, affetto, devozione (dare un b.; un [...] liturgia cattolica, inoltre, si usa il bacio di pace, espressione di amore e fraternità, che il celebrante dà al diacono durante la celebrazione della messa, prima della comunione.
Parole, espressioni e modi di dire
al bacio
bacio di dama
malattia ...
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mistero
1. MAPPA Nel suo significato più ampio, un MISTERO è una cosa o un fatto oscuro, o perché inspiegabile o perché tenuto segreto (le cause di questa malattia sono tuttora un m.; l’origine della [...] fede (si parla, perciò, di mistero della fede). 6. Quando è usato al plurale, il termine può indicare la celebrazione di riti di iniziazione, in particolare di culti segreti (misteri eleusini, misteri dionisiaci, orfici), e per estensione i culti ...
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repubblica
1. Nell’età classica, nel Medioevo e nella prima età moderna, con REPUBBLICA si intendeva qualsiasi Stato non retto da un sovrano o da un dittatore (la r. romana o di Roma; le repubbliche [...] della comunità, e dunque è premessa di una libertà personale e collettiva.
Sergio Mattarella,
Intervento alla celebrazione della Festa del Lavoro, 1° maggio 2017
Vedi anche Assemblea, Cittadino, Civile, Democrazia, Dittatura, Elezione, Governare ...
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quaresimale
quareṡimale agg. e s. m. [der. di quaresima; cfr. lat. tardo quadragesimalis]. – 1. agg. Di quaresima, che è proprio della quaresima, o si fa in quaresima: il periodo, il tempo q.; digiuno [...] in alcune regioni ed è limitata a una o due volte la settimana: al suo posto è gradualmente subentrata la sacra celebrazione della Parola di Dio, raccomandata dalla Chiesa per il periodo della quaresima. b. fig., fam. Discorso di rimprovero, lungo e ...
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responsoriale
agg. e s. m. [der. di responsorio]. – 1. agg. Di canto liturgico che ha carattere di responsorio, cioè si svolge alternatamente tra il solista e i fedeli: salmo cantato in forma r., o, [...] più comunem., salmo r., il salmo che, nella celebrazione della messa, segue alla prima lettura ed è parte integrante della liturgia della parola; salmodia r. (v. salmodia). 2. s. m. L’insieme dei canti contenuti nell’antifonario (quelli del breviario ...
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Deo gratias
〈... ġràzzias〉. – Formula lat. di origine biblica, che sottintende l’indic. agimus o il cong. agamus e significa «(rendiamo) grazie a Dio»; è pronunciata nella lettura del divino ufficio, [...] messa in lingua latina, dopo la prima lettura e, alla fine, in risposta all’Ite, missa est o al Benedicamus Domino del celebrante. È frequente anche nell’uso com. e fam., come esclamazione di sollievo per l’avverarsi di un fatto atteso, per la fine ...
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legato3
legato3 s. m. [dal lat. legatum, der. di legare2]. – Disposizione testamentaria in base alla quale viene favorita una persona fisica o giuridica diversa dall’erede mediante l’attribuzione di [...] uno o più beni particolari. Legato pio, lascito, fatto con atto tra vivi o con disposizione testamentaria, avente finalità filantropica o religiosa (assistenza ai poveri, celebrazione e applicazione di messe, ecc.). ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e [...] di beneficenza o di culto e in partic. qualsiasi liberalità tra vivi o a causa di morte, avente per oggetto la celebrazione di messe in suffragio di un’anima; Giardino dell’a., espressione con cui è tradotto talvolta il lat. Hortulus animae, titolo ...
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ventennale
agg. e s. m. [der. di ventennio]. – Che ha la durata di un ventennio, che ricorre dopo vent’anni o si rinnova ogni vent’anni: ciclo v.; celebrazione, ricorrenza v.; come s. m., ventesimo anniversario: [...] nel v. della fondazione dell’istituto ...
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cerimonia
cerimònia (ant. ceremònia, ant. o pop. cirimònia) s. f. [dal lat. caerimonia, caeremonia «venerazione, culto, pratica religiosa», voce di origine sconosciuta, forse etrusca; il sign. di «complimenti, [...] il culto religioso o una solennità che ha carattere religioso: la c. della messa; celebrare la c. nuziale; assistere a una c. funebre. b. estens. Solenne celebrazione pubblica, anche in forma meramente civile, di un avvenimento o di una ricorrenza: c ...
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L'uso di distinguere il tempo in varie suddivisioni e di celebrare con speciali riti il giorno che segna il punto di divisione di un periodo dall'altro, si riscontra in tutti i gruppi umani. Esso corrisponde, presso i primitivi, all'istinto...
OGNISSANTI
Nicola Turchi
. È la celebrazione liturgica di tutti i santi, martiri e confessori, e cade il 1° novembre.
La chiesa antiochena celebrava già in antico la memoria di tutti i martiri la prima domenica dopo la Pentecoste, uso che...