caveacàvea s. f. [dal lat. cavea, di origine incerta; cfr. gabbia]. – Nei teatri e anfiteatri antichi, la parte riservata agli spettatori, fatta a gradini e addossata al pendio naturale di una collina, [...] oppure, nei teatri romani e quasi sempre negli anfiteatri, sorretta da sostruzioni ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] la b (o v) latina è continuata da bb davanti a semiconsonante o liquida (es. rabbia, lat. rabies; gabbia, lat. cavea; fibbia, lat. fibula; febbre, lat. febris), da v tra vocali (es. avere, lat. habere). Usi della lettera come abbreviazione o ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] di Taormina, di Fiesole), costruiti in pietra, all’aperto, e costituiti da tre parti fondamentali, l’orchestra, la scena e la cavea (per cui spesso si sfruttava un pendio naturale del terreno); il t. moderno, la cui tipologia si ritiene abbia origine ...
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cuneo
cùneo s. m. [dal lat. cuneus]. – 1. Macchina semplice costituita da un prisma a sezione triangolare, per lo più isoscele, di materiale duro, sulla cui base o testa viene esercitata una forte pressione [...] varie cose aventi forma o disposizione di cuneo: a. Nel teatro e nell’anfiteatro romano, ognuno dei settori in cui la cavea era divisa dalle scale, stretti in basso e via via allargantisi in alto. b. Formazione tattica di reparti militari, disposti a ...
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diazoma
diażòma s. m. [dal gr. διάζωμα, propr. «cintura, cinta»] (pl. -i). – Corridoio che divideva i settori della cavea nel teatro antico. ...
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vomitorio
vomitòrio agg. e s. m. [dal lat. vomitorius, der. di vomĭtus, part. pass. di vomĕre «vomitare»]. – 1. agg. Sinon. raro di vomitativo. 2. s. m. Nei teatri e negli anfiteatri romani, ciascuna [...] delle porte di entrata e di uscita del pubblico (lat. vomitoria, neutro plur. collettivo) aperte sulla cavea in mezzo ai meniani, a ogni piano, nel muro verticale della praecinctio, e accessibili per mezzo di scale e passaggi interni. ...
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meniano
s. m. [dal lat. maenianum, dal nome di Gaio Menio (lat. Caius Maenius), censore nel 318 a. C.]. – 1. Nell’architettura romana, sporgenza (oltre la verticale dei muri o di un portico) a una certa [...] a guisa di loggia o balcone. 2. Nel teatro romano classico, ognuno dei ripiani anulari che dividevano le varie parti della cavea, mettendo in comunicazione gli sbocchi delle scale di accesso con le gradinate. 3. Ballatoio pensile, per lo più di legno ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] la i derivi dalla trasformazione di un gruppo consonantico latino (per es. chiesa lat. ecclesia, pianta lat. planta, gabbia lat. cavea, faggio lat. fageus); nei suffissi -iere, -iero, -iamo, -iate (per es. pensiero, pensiate); nei gruppi u + vocale ...
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koilon
kòilon s. m. [traslitt. del gr. κοῖλον, neutro sostantivato dell’agg. κοῖλος «vuoto, cavo»]. – Nel teatro greco, la parte, a gradinata, riservata agli spettatori, corrispondente alla cavea del [...] teatro romano ...
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gabbia
gàbbia s. f. [lat. cavea, der. di cavus «cavo1»]. – 1. a. Arnese di forma e dimensioni svariate, costituito generalmente da un telaio di legno o di ferro, con vimini o regoletti di legno o fili [...] di ferro disposti in modo tale da formare una trama a sbarre o recinto; è usato per tenervi rinchiusi uccelli in cattività o anche, nella caccia al capanno e nella uccellagione, per contenere gli uccelli ...
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Nei teatri e anfiteatri antichi, la parte riservata agli spettatori, fatta a gradini e addossata al pendio naturale di una collina, oppure, nei teatri romani e quasi sempre negli anfiteatri, sorretta da sostruzioni. Era divisa in settori orizzontali...