coda cavallina
códa cavallina locuz. usata come s. f. – Nome di varie pteridofite del genere equiseto (in partic. Equisetum arvense), dette anche coda di cavallo, coda equina, brusca, i cui fusti portano [...] numerosi rami molto sottili (somiglianti alla coda di un cavallo), ruvidi, con le pareti delle cellule epidermiche impregnate di silice; si usano, secche, per lucidare metalli; bollite, invece, hanno proprietà diuretiche, emostatiche e ricostituenti. ...
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germe
gèrme s. m. [lat. gĕrmen -mĭnis, affine a gignĕre «generare», genus (v. genere), ecc.]. – 1. a. In biologia, termine che indica propriam. uno stadio iniziale di un successivo sviluppo o accrescimento; [...] , che dalla superficie triturante si approfonda verso la radice; è di particolare interesse per la determinazione dell’età del cavallo in quanto, per il consumo dello smalto, la cavità si riduce man mano fino a scomparire del tutto a una determinata ...
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insellare
v. tr. [der. di sella] (io insèllo, ecc.). – 1. non com. a. Mettere la sella a una cavalcatura, sellare: stava insellando il cavallo. b. Mettere qualcuno in sella; nel rifl., montare in sella. [...] anche come agg., soprattutto nella locuz. dorso insellato, dorso concavo difettoso degli animali domestici e in partic. del cavallo, causato da fenomeni rachitici, da soverchia lunghezza del tronco, oppure da cattiva nutrizione o da eccessivo carico ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, [...] non vadano a male. 2. a. Arrestare, trattenere, interrompere il moto di qualche cosa: f. una macchina; f. una carrozza; f. un cavallo; f. un ladro che fugge; f. il nemico che avanza o f. l’avanzata del nemico (analogam., nello sport, f. l’avanzata di ...
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poggiata1
poggiata1 s. f. [der. di poggiare1]. – Aria dell’equitazione d’alta scuola, in cui il cavallo solleva molto alto l’anteriore, mentre il posteriore resta sul posto fermo a terra, col garretto [...] piegato (non è da confondere con l’impennata, in cui il cavallo si alza sui garretti tesi, fuori perciò d’equilibrio). ...
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isabella1
iṡabèlla1 agg. e s. m. [dal fr. isabelle, e questo dal nome proprio femm. Isabelle], invar. – Tono di colore giallo fulvo, giallo lionato: è termine usato soprattutto per definire il mantello [...] e anche il piumaggio di taluni uccelli, passato poi al linguaggio della moda: un cavallo i.; mantello i., i. chiaro, i. dorato; un tessuto, una camicetta i., o colore isabella (e, come s. m., un i. chiaro, tingere in isabella). Grigio isabella ...
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ronzinante
ronżinante s. m. [dallo spagn. Rocinante (der. di rocín «ronzino»), con accostamento a ronzino]. – Nome del famoso cavallo di Don Chisciotte: Potrai vèr’ l’Asinella a i freschi giorni Ronzinante [...] e la lancia indirizzare (Carducci). Quindi, per antonomasia, scherz., cavallo vecchio e sfiancato, d’aspetto sgraziato. ...
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qualificazione
qualificazióne s. f. [dal lat. mediev. qualificatio -onis]. – Il fatto di qualificare, di qualificarsi o di venire qualificato. Raro in usi generici (è una q., quella di «rompiscatole», [...] fasi successive e alla fase finale dei rispettivi tornei. In ippica, il complesso delle condizioni richieste perché un cavallo (cavallo qualificato) sia ammesso a partecipare a una gara. 2. a. In diritto, q. giuridica, rilevanza giuridica attribuita ...
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ronzino
ronżino s. m. [etimo incerto]. – Nel medioevo, il cavallo di minor pregio, usato dal paggio o garzone, in genere dai servitori più umili del barone o uomo d’arme: avendo Ghino in una sala tutti [...] li suoi arnesi fatti venire e in una corte ... tutti i suoi cavalli infino al più misero ronzino (Boccaccio). Nell’uso mod., con valore spreg. o scherz., qualsiasi cavallo di scarso pregio e per lo più piccolo e mal ridotto. ...
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sauro1
sàuro1 agg. e s. m. [dal provenz. saur «bruno», che è dal lat. mediev. saurus, di origine germanica]. – Detto del mantello del cavallo (e anche dei bovini) i cui peli, compresi quelli delle estremità [...] fulvi, o rossicci: Quivi a Ruggier un gran corsier fu dato, Forte, gagliardo, e tutto di pel sauro (Ariosto); per estens., del cavallo stesso, anche come s. m.: un bel s., un magnifico sauro. Varietà del sauro sono: il s. ordinario, di color cannella ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii gmelini) della Russia meridionale...
. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo e perciò venne denominato cavallo e anche...