donzello
donżèllo s. m. [dal provenz. donzel, lat. *dom(ĭ)nĭcĕllus, dim. di domĭnus «signore»], ant. – Giovane di famiglia nobile: Federigo di messer Filippo Alberighi, in opera d’arme e in cortesia [...] (Boccaccio). In partic. erano così detti i giovinetti nobili che si apprestavano a diventare cavalieri e destinati in genere a far corte, in qualità di paggi, a re, cavalieri, baroni; sicché il nome assunse poi il sign. generico di domestico d’un ...
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livrea
livrèa s. f. [dal fr. livrée, propr. part. pass. femm. di livrer nel senso di «fornire, consegnare» (sottint. robe «abito»), in quanto era regalata dal signore]. – 1. a. In origine, veste con [...] a persone alle quali volevano rendere omaggio o assicurare protezione; lo stesso nome indicò anche la giacca dai colori prestabiliti che i cavalieri indossavano sull’armatura, e lo stemma con impresa e colori araldici che le dame offrivano ai ...
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soprainsegna
soprainségna (o sopranségna) s. f. [comp. di sopra- e insegna], ant. – 1. Insegna, nastro o altro simbolo o distintivo, portati dai cavalieri medievali sopra l’armatura: né mai in alcun [...] ). 2. Veste di panno o di cuoio (detta anche cotta d’arme o gonnella), lunga sino ai ginocchi e stretta in vita, ornata di borchie di ferro e blasonata, portata nei secoli 13°-15° dai cavalieri e dagli uomini d’arme, generalm. sopra l’armatura. ...
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paraggio2
paràggio2 s. m. [dal fr. parage, provenz. paratge «parentela, nobiltà», der. di pair (ant. per) «pari, uguale»], ant. – 1. Condizione sociale (per nascita, per discendenza): dama di gran p., [...] la moglie d’un p. superiore al suo, ch’era molto basso (Pirandello). Usato assol., s’intendeva origine nobile: cavalieri di paraggio. 2. Nel diritto feudale, la quota dei beni che il primogenito, titolare esclusivo della successione del feudo, era ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] capo di sbirri, e infine si confuse col bargello. 7. ant. Nel gioco degli scacchi, il pezzo ora detto cavallo: muover dovea il cavalier suo per dar scacco matto al re (Boccaccio). 8. ant. a. Tratto di ramparo di una fortezza più elevato di quello del ...
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decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica [...] .: ciascuna delle dieci suddivisioni del contingente militare della curia, composte di dieci soldati, e in età storica ciascuna delle tre squadre di dieci cavalieri che costituivano la turma (il nome rimase anche quando il numero dei soldati o dei ...
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templare
(o templàrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo templaris, der. di templum «tempio»]. – 1. agg. Del tempio, dei templi; in storia dell’arte, usato sia in modo generico (architettura t., torre t.), [...] di Salomone), e soppresso nel 1312 da Clemente V, su sollecitazioni di Filippo il Bello e di altri sovrani per la grande diffusione e potenza che aveva raggiunto; i cavalieri t., e come s. m. un T., i Templari; gli scudieri t., di rango inferiore ai ...
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nomare
v. tr. [der. di nome] (io nòmo, ecc.), ant. o letter. – 1. Nominare, nel senso di assegnare, imporre un nome, o in quello di chiamare con il proprio nome o con altro particolare appellativo (che [...] persone o cose nominandole, dicendone cioè il nome: Poscia ch’io ebbi ’l mio dottore udito Nomar le donne antiche e’ cavalieri, Pietà mi giunse (Dante); un munistero di donne assai famoso di santità (il quale io non nomerò per non diminuire in ...
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placca
s. f. [dal fr. plaque, der. di plaquer: v. placcare]. – Genericam., pezzo di metallo, di pietra o di altra materia, largo e piatto (sinon., in alcune accezioni, di piastra). In partic.: 1. a. [...] o d’oro, del diametro di 6-9 cm, caricata al centro dell’emblema dell’ordine: è concessa ai cavalieri degli ordini supremi, ai cavalieri di gran croce, ai grandi ufficiali, e si porta sul lato sinistro del petto all’altezza del cuore. 2. Nella ...
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lauretano
(o loretano) agg. e s. m. (f. -a) [der. del nome latinizzato di Loreto, Lauretum]. – Appartenente o relativo alla città di Loreto (in prov. di Ancona): litanie l., litanie della Madonna, così [...] dette perché si recitavano soprattutto nel santuario di Loreto, in onore della Madonna della Santa Casa; cavalieri l., ordine dei cavalieri di Loreto, istituito da Sisto V (1586) per la protezione della città e del santuario di Loreto; congregazione ...
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(gr. ῾Ιππῆς) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata ad Atene nel 424 a.C.
Violenta satira di cui sono oggetto il demagogo Cleone e il popolo ateniese che si lascia ingannare da lui. Il coro...
Cavalieri
Cavalieri Bonaventura (Milano 1598 ca - Bologna 1647) matematico italiano. Entrato giovanissimo (1615) nell’ordine dei gesuati, ebbe un’educazione umanistica e teologica cui si affiancò ben presto un vivo interesse per la matematica....