piare
pïare v. intr. [der. di pi03, voce imitativa del verso che emettono i pulcini e gli uccelletti di nido] (aus. avere). – Fare «pio pio», pigolare: quando l’augel pia Allor disia – ’l me’ cor drudo [...] avere (G. Cavalcanti); Non a pena l’augel pia ... Ei col mantice ridesta Fiamma e festa E lavor ne la fucina (Carducci). ...
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scrignuto
agg. e s. m. (f. -a) [der. di scrigno], ant. o letter. – 1. Gobbo: Più scrignuta è ch’una chiocciola (Poliziano); colla sua figura s. e grottesca ... era piaciuto (C. Gozzi). Come sost., persona [...] gobba. 2. agg. Per estens., arcuato, fortemente incurvato: naso scrignuto. ◆ Dim. scrignutuzzo, come sost., ant.: Guata, Manetto, quella scrignutuzza (G. Cavalcanti). ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] Bernabò aveva ciò fatto per la strutta e dolorosa apparenza del suo ambasciadore (Sacchetti); o distrutto (dal dolore): Tu, voce sbigottita e deboletta ... Va’ ragionando della strutta mente (G. Cavalcanti). Per l’uso sostantivato, v. strutto2. ...
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renovare
v. tr. [dal lat. renovare]. – Forma rara, ant., per rinnovare: Un amoroso sguardo spirituale M’à renovato amor (G. Cavalcanti). ...
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priorato
s. m. [der. di priore; cfr. lat. tardo prioratus -us «priorità»]. – 1. a. Titolo, dignità, ufficio di priore, sia come carica ecclesiastica (con questa accezione, talora riferito anche a una [...] . Periodo di tempo nel quale un priore esercita il suo ufficio, e l’attività stessa svolta in tale periodo: Guido Cavalcanti fu esiliato durante il p. di Dante. 2. Denominazione di alcuni organi direttivi degli ordini cavallereschi. In partic., p. di ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] Tenebre e lunghe all’universo meni (Foscolo). c. Produrre, generare; sign. antiquato (’l frutto che la terra mena, G. Cavalcanti) che rimane solo in qualche singola frase, come nel prov. terra nera buon grano mena. d. Riferito al tempo, trascorrerlo ...
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sbattere
sbàttere v. tr. [der. di battere, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. a. Battere e agitare ripetutamente, con forza o anche solo con rapidità: s. i piedi, le ali; s. le palpebre; s. i tappeti, [...] . a. Muoversi, dibattersi affannosamente: E senti come ’l cor si sbatte forte Per quel che ciascun spirito ragiona (G. Cavalcanti). b. In usi fig. del linguaggio fam., agitarsi, affannarsi, darsi ansiosamente da fare: si sbatte tanto per niente; sii ...
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giammai
giammài (ant. 'già mai') avv. – Forma rafforzata di mai, di cui ha però alcuni usi soltanto: 1. Con valore negativo (accompagnato o no da negazione), in nessun tempo: Perch’ i’ no spero di tornar [...] giammai, Ballatetta, in Toscana (G. Cavalcanti); spesso in risposte enfatiche o scherzose: giammai!; non fia giammai! 2. ant. Con valore positivo, qualche volta, quando che sia: Di quanto per Amor già mai soffersi (Petrarca). ...
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ricciuto
agg. [der. di riccio2]. – 1. Che ha i ricci, i capelli ricci: testa r.; un giovane r., una ragazza ricciuta. 2. Sinon. di riccio1: capelli r., barba r., foglie r.; indivia r., la ricciolina. [...] uso specifico, razza r. (anche assol. ricciuta come s. f.), nome di una razza di polli e di colombi a penne ricce. ◆ Dim. ricciutèllo, piuttosto ricciuto: una ragazza ricciutella; Cavelli avea biondetti e ricciutelli (G. Cavalcanti); raro ricciutino. ...
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sbigottito
agg. [part. pass. di sbigottire]. – 1. Profondamente turbato, sgomento, spiacevolmente sorpreso: rimanere, restare s.; la famigliuola sbigottita Che vede il caro padre venir manco (Petrarca); [...] anche con riferimento ad animali: la vasta Fuga de’ greggi sbigottiti (Leopardi). 2. Che appartiene, proviene, è proprio di persona fortemente turbata: Tu, voce s. e deboletta Ch’esci piangendo de lo cor dolente (G. Cavalcanti). ...
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Famiglia magnatizia fiorentina, probabilmente di origine mercantesca, imparentata con i Guidi e i Salimbeni; di parte guelfa, subì le vicende della fazione nel 1248 e nel 1260. Sulla fine del sec. 13º, in odio ai Donati, aderì, benché dei Grandi,...
Figlio di Schiatta Cavalcanti e padre del poeta Guido; visse nel sec. 13º ed ebbe fama di epicureo (Dante, Inf., X, 52). Guelfo, fu esule a Lucca dopo Montaperti (1260). Rientrò in patria dopo la vittoria guelfa di Benevento (1266).