rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] o connessione, per lo più reciproca, che intercorre tra due o più azioni, situazioni e condizioni, fatti e fenomeni: r. di causalità e di causa ed effetto, di analogia o di somiglianza; tra i due fatti non c’è nessun r.; le mie conclusioni sono ...
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finalita
finalità s. f. [dal lat. tardo finalĭtas -atis]. – 1. L’essere ordinato a un fine, con riferimento sia all’operare umano, in quanto consapevole (in contrapp. all’istintualità), sia a oggetti, [...] di finalità, ossia sull’asserzione teleologica che nulla accade nel mondo senza un fine, in correlazione con il principio di causalità per cui nulla accade senza una causa. 2. estens. Fine, scopo: le f. di un’associazione; illustrare le f. di ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] classi di quantità, qualità, relazione, modalità (unità, molteplicità, totalità; realtà, negazione, limitazione; sostanza, causalità, azione reciproca; possibilità, esistenza, necessità). Successivamente, il termine ha acquisito, nella speculazione ...
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entelechia
entelechìa (o entelècheia) s. f. [dal lat. tardo entelechīa, gr. ἐντελέχεια, da ἐν τέλει ἔχειν «essere compiuto, essere in atto», o da ἐντελὲς ἔχειν «essere in modo compiuto, perfetto»]. – [...] sostanza individuale o monade, in quanto ha in sé il perfetto fine organico del suo sviluppo. Il termine è stato poi ripreso nelle scienze biologiche, e in partic. nel vitalismo, per designare il principio vitale irriducibile alla causalità spaziale. ...
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prelogismo
s. m. [der. di prelogico]. – Teoria elaborata dall’etnologo fr. L. Lévy-Bruhl (1857-1939) secondo la quale la mente dell’uomo primitivo, ignorando, a differenza di quella dell’uomo civilizzato, [...] i principî di identità e di causalità, segue un modo di ragionare prelogico tale, appunto, da non distinguere i limiti della personalità (fusa nella collettività) e riconducendo le spiegazioni al principio del post hoc, ergo propter hoc, considerando ...
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causalismocauṡalismo s. m. [der. di causale]. – In filosofia, ogni concezione che attribuisca un ruolo fondamentale al principio di causalità, estendendone la validità anche in ambiti tradizionalmente [...] ritenuti estranei alla considerazione e alla spiegazione causali. ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] al suo uso, ai suoi scopi; m. in rapporto, in relazione due fatti, collegarli insieme, istituire fra essi un nesso logico o di causalità; m. in rilievo, far rilevare, rendere più evidente; m. in sacco o nel sacco qualcuno, fig. (v. sacco, n. 1 b); m ...
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rescindere
rescìndere v. tr. [dal lat. rescindĕre, comp. di re- e scindĕre «scindere»] (coniug. come scindere). – 1. letter. Fare in brani o a pezzi, strappare: r. o rescindersi la veste, le chiome. [...] la revocazione è ammessa e se tra il motivo idoneo eventualmente accertato e la decisione impugnata esista nesso di causalità (al giudizio rescindente segue il giudizio rescissorio, nel quale il giudice emette una pronuncia sul merito della causa ...
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nucleocrazia
s. f. Pressione esercitata dai fautori del nucleare. ◆ In un saggio dedicato alle conseguenze di Chernobyl, Jean-Pierre Dupuy pone il problema della causalità nella genesi della malattia [...] mortale. […] «Chernobyl – scrive […] Dupuy […] – è simbolo dell’avvenire energetico e ambientale del pianeta, cioè dell’avvenire dell’umanità. (…) La nucleocrazia mondiale agisce pubblicamente e di nascosto ...
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post hoc, ergo propter hoc
〈... òk ... òk〉 (lat. «dopo questo, e quindi a causa di questo»). – Sofisma per cui si afferma che c’è un rapporto di causalità tra due avvenimenti per il solo fatto che l’uno [...] è posteriore all’altro. V. anche cum hoc vel post hoc ecc ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). I due eventi coinvolti (chiamiamoli p...