terzieta
terzietà s. f. [der. di terzo, con -i- del lat. tertius]. – Nel linguaggio giur. e giornalistico, il fatto di essere terzo in un rapporto giuridico, cioè estraneo o privo di interessi in comune [...] con una delle due o più parti in causa: nel processo penale il giudice si trova in condizione di t. rispetto all’accusa e alla difesa. ...
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martello
martèllo s. m. [lat. tardo martellus, affine a malleus «maglio»]. – 1. a. Utensile che serve per battere, costituito da un blocchetto di acciaio (o talvolta di materiali meno duri, come rame, [...] della famiglia scopidi, per la vaga rassomiglianza dell’insieme testa e collo con un martello. 7. Usi fig. a. lett. Causa di sofferenza, di tormento, di tribolazione, o motivo di ansia, di preoccupazione assillante: al dolore, al rancore, alla rabbia ...
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pruno
s. m. [lat. prūnus «susino»]. – 1. a. region. Prugno, susino, o anche susino selvatico, prùgnolo. b. Nella classificazione botanica, genere di piante rosacee prunoidee (lat. scient. Prunus), con [...] di pruno: m’è entrato un p. in un piede; fig., essere un p. in un occhio a qualcuno, di persona o cosa molto molesta, che causa fastidî e disagi e di cui ci si vorrebbe liberare al più presto: il Canale di Suez rimane per l’Inghilterra un p. in un ...
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qaedista
(qaidista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene o fiancheggia l’organizzazione terroristica Al Qaeda. ◆ I terroristi combattono la guerra anche sui media. […] E jihadisti e qaedisti hanno scelto [...] islamiche, che «non è riuscito ad imparare a memoria neppure il primo capitolo del Corano». Dunque è un traditore della causa e va trattato come tale. Stessa sorte per Mohammed Dahlan, uomo forte dell’Autorità palestinese. L’ideologo qaedista, a ...
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non concorrenza
s. f. Mancata concorrenza. ◆ [tit.] Servizi locali, i rischi della non concorrenza (Sole 24 Ore, 16 novembre 2003, p. 9, Economia italiana) • [Martin] Leach, 47 anni, è arrivato alla [...] Morchio, che l’avrebbe in effetti voluto all’Auto. Non era però riuscito a svincolarsi del tutto da Ford Europe a causa di una clausola di non concorrenza. (Sergio Bocconi, Corriere della sera, 19 febbraio 2005, p. 24, Economia) • Carlo Buora mette ...
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quasi-maggioritario
s.m. Sistema elettorale molto prossimo al sistema maggioritario. ◆ l’alternanza (la quale pure abbiamo conosciuto in questo quindicennio di quasi-maggioritario) è rimasta un dramma, [...] che perde le elezioni. Per questo, forse, non possiamo permetterci il maggioritario. […] E la frammentazione degli schieramenti (causa «ufficiale » del fallimento del maggioritario), forse, è stata un modo involontario per continuare a diluire le ...
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rincrescere
rincréscere v. intr. [comp. di r- e increscere] (coniug. come crescere; aus. essere). – 1. ant. Venire a noia: costui, quando tu gli sarai rincresciuta, con gran vitupero di te medesima ti [...] caccerà via (Boccaccio). 2. impers. Essere causa di dispiacere (più raram. di molestia), di rammarico e anche, a volte, di rimorso: mi rincresce che tu non sia venuto con noi; gli rincresceva di essere partito senza salutarti; mi rincrebbe molto di ...
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rincrescimento
rincresciménto s. m. [der. di rincrescere]. – 1. Lo stato d’animo della persona a cui una cosa rincresce; sentimento di dispiacere, di amarezza per un fatto per lo più non grave: sentire, [...] ; con mio grande r. ho dovuto punirlo; con vivo r., com. come formula di dispiacere, di rammarico. 2. ant. Ciò che è causa di dispiacere, quindi offesa, danno: il prossimo tuo non ucciderai e nol fedirai e no li farai in persona alcuno r. (Giamboni). ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] processuale, soggetto estraneo al processo, ma titolare di un diritto incompatibile con quello di una o di entrambe le parti in causa: gli è riconosciuta un’azione autonoma di intervento o di opposizione. b. Con valore neutro, la terza cosa che si ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, [...] mettersi a contatto d., in comunicazione d.; fare una domanda d., esigere una risposta d., senza circonlocuzioni o tergiversazioni; la causa d., le conseguenze d. di un fatto; conduzione d. di un’azienda, di un fondo; anche con riferimento a persona ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...