ipercapitalista
s. m. e f. e agg. Chi o che punta alla ricerca di un profitto eccessivo, al di fuori di ogni regola. ◆ A lui [Daniel Cohen] il partito socialista francese ha affidato il compito di aprire [...] un fasto tanto imponente quanto orribile; (Stefano Giovanardi, Repubblica, 29 marzo 2003, p. 42, Cultura) • L’adesione alla causa proletaria da parte degli intellettuali marxisti-leninisti era dunque fondata sull’idea che la vittoria è certa, perché ...
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urbanesimo
urbanéṡimo (meno com. urbanismo) s. m. [der. di urbano]. – 1. Immigrazione dalle campagne e dai piccoli centri nelle grandi città di ingenti masse, per la maggior parte rurali, provenienti [...] sia dal territorio circostante sia da zone anche lontane, causa di profonde trasformazioni e spesso, se troppo rapida e non controllata, di gravi squilibrî demografici, economici, sociali, culturali e anche di costume: l’u. nell’età classica, ...
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micropartitismo
(micro-partitismo), s. m. La tendenza alla proliferazione dei partiti politici di scarsa consistenza numerica. ◆ [Mario] Segni e i suoi del Patto, cui dobbiamo la prima grande spallata [...] referendum per far sparire anche quel 25 per cento che ancora è a disposizione dei partiti e che è la causa della proliferazione soffocante del micropartitismo italiano. L’atteggiamento verso questo referendum permetterà di riconoscere e di contare i ...
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yersinia
yersìnia s. f. [lat. scient. Yersinia, dal nome del batteriologo fr. di origine svizzera A.-J.-E. Yersin (1863-1943)]. – Genere di batterî gram-negativi, in passato compreso nel genere Pasteurella, [...] comprendente specie causa di gravi malattie (tra cui la peste), genericam. denominate yersiniosi. ...
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scatenare
v. tr. [der. di catena, col pref. s- (nel sign. 3)] (io scaténo, ecc.). – 1. non com. Liberare dalla catena, lasciar andare libero un animale (o anche una persona) che era stato incatenato, [...] , fattori scatenanti, che provocano il prodursi improvviso di effetti violenti o incontenibili; in partic., nel linguaggio medico, causa, fattore scatenante, che determina uno squilibrio acuto, o più genericam. una condizione patologica. ◆ Part. pass ...
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pericoloso
pericolóso agg. [dal lat. periculosus, der. di pericŭlum «pericolo»]. – 1. a. Che ha in sé la possibilità di determinare o di costituire un pericolo, che può procurare o provocare danni fisici [...] : una belva che, se non è molestata, non è p. per l’uomo. 2. estens. a. Con sign. attenuato, di ciò che può essere causa di dolori, dispiaceri, forti delusioni e sim.: l’adolescenza è spesso un’età p.; ti stai creando delle p. illusioni. b. Con sign ...
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indefesso
indefèsso agg. [dal lat. indefessus, comp. di in-2 e defessus «stanco», part. pass. di defetisci «stancarsi»]. – Instancabile, infaticabile, assiduo: un lavoratore i.; un i. assertore dell’unità [...] con cui a questa ci si dedica: un’i. attività; con zelo, con studio indefesso. ◆ Avv. indefessaménte, con impegno assiduo, con zelo costante: dedicarsi indefessamente allo studio, al lavoro; lottare indefessamente per il trionfo della propria causa. ...
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indefettibile
indefettìbile agg. [comp. di in-2 e defettibile], letter. – 1. Non defettibile; che non può cadere in difetto: la perfezione i. della natura divina. 2. Che non può far difetto, cioè venir [...] meno: con sentimento d’i. amicizia; una fede indefettibile. ◆ Avv. indefettibilménte, senza possibilità di venir meno: essere indefettibilmente devoto alla propria causa. ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] più, nelle frasi enunciate senza soggetto, in forma impersonale: andavano ciascuno per conto p.; nessuno è buon giudice in causa p.; riassumere con p. parole; attendere ai p. affari; dar retta alla p. coscienza; abbandonare qualcuno al p. destino ...
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catastasi
catàstaṡi s. f. [dal gr. κατάστασις, propr. «collocazione, disposizione», der. di καϑίστημι «collocare»]. – 1. Indennità che nell’antica Atene, nel 5° sec. a. C., i cittadini della classe dei [...] cavallo. 2. Nei papiri dell’età tolemaica e romana, la parola ha tre significati: a) iscrizione a ruolo di una causa; b) dibattimento giudiziario; c) istituzione di un funzionario nel suo ufficio, e quindi anche, nell’età romana, nomina dei tutori ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...