calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione [...] derivanti da possibili azioni, che ogni individuo, e particolarmente il legislatore, deve fare, per scegliere con cognizione di causa quell’azione che maggiormente contribuisca alla felicità individuale e generale. 5. Anticam. fu usato come sinon. di ...
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xeromorfo
xeromòrfo agg. [comp. di xero- e -morfo]. – Di pianta (e dei suoi organi) che ha caratteri morfologici e funzionali simili a quelli particolari delle xerofite (caratteri x.), ma che, esposta [...] ultime; per es., le piante delle paludi salse, che un tempo si riteneva avessero difficoltà ad assorbire acqua a causa dell’alto contenuto salino di queste e che quindi erano considerate xerofite; è stato invece dimostrato che esse assorbono acqua ...
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properdina
(o properidina) s. f. [comp. di pro-2 e del lat. perd(ĕre) «distruggere» (a causa della capacità distruttiva dei batterî), col suff. -ina]. – In biologia e medicina, uno dei componenti del [...] complesso sistema di proteine plasmatiche (è una γ2-glicoproteina ad alto peso molecolare), capace di attivare il complemento ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] Fathers), denominazione data al primo gruppo di emigranti inglesi che si stabilirono (1620) nella colonia di Plymouth, nel Massachusetts. e. Causa, origine, quasi esclusivam. nella frase prov. l’ozio è il p. di tutti i vizî. f. In fisica nucleare ...
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rantoloso
rantolóso agg. [der. di rantolo]. – Che ha il rantolo, che ha il respiro roco e gorgogliante a causa di muco, catarro o altre secrezioni che ostruiscono i bronchi: un vecchio r.; respiro r., [...] voce rantolosa ...
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monosci
monoscì s. m. [comp. di mono- e sci]. – Sci d’acqua o da neve, di dimensioni maggiori degli sci normali, al quale si fissano entrambi i piedi. Il monosci da neve, ideato alla fine degli anni [...] ’70 del Novecento, si differenzia dallo snowboard (v.) per la posizione degli attacchi, tra loro affiancati; in Italia è oggi d’uso poco com. a causa della sua disagevole manovrabilità. ...
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dolore
dolóre s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolere «sentir dolore»]. – 1. Qualunque sensazione soggettiva di sofferenza provocata da un male fisico: dolor di testa, di denti; avere un d. in un fianco, [...] e intessuta, parte di dolore, parte di noia (Leopardi). 3. In funzione di predicato, persona o cosa che reca dolore, che è causa di afflizioni, di sofferenze: quel figlio è stato sempre un gran d. per la sua povera mamma. ◆ Dim. dolorino, dolorétto ...
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zoppo
zòppo agg. [lat. cloppus (in glosse), alterato forse per incrocio con zanca]. – 1. a. Di persona o animale che, per imperfezione congenita, per malattia o lesione nelle gambe o nei piedi, o per [...] altra causa, cammina in modo difettoso (v. claudicazione): un uomo z., una donna z.; un cavallo, un cane z.; z. dal piede destro, dalla gamba sinistra, da tutt’e due i piedi; è z. dalla nascita; cammina z. perché si è slogato un piede; è diventato z. ...
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malacooperazione
s. f. inv. Attività di cooperazione internazionale gestita in modo poco trasparente e efficace. ◆ Laurea in Scienze politiche, 37 anni, nel consiglio nazionale del Sunia, lavoro in una [...] Jean Djeokeng ha voluto ricordare al movimento di [Antonio] Di Pietro anche la «piaga della malacooperazione, che è la causa principale dell’immigrazione di massa». (M. Z., Repubblica, 21 marzo 1998, p. 9, Politica) • La cooperazione della fine degli ...
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digiuno3
digiuno3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. digiuno1]. – In anatomia, la seconda porzione dell’intestino tenue, che costituisce il tratto iniziale dell’intestino mesenteriale, così detta perché, [...] a causa del rapido passaggio del cibo nel suo interno, risulta prevalentemente vuota. ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...