tagliato
agg. e s. m. [part. pass. di tagliare]. – 1. agg. a. Che è stato tagliato, nei diversi sign. del verbo: erba t., fieno t.; raccogliere i rami t.; piangere come una vite t., a dirotto, con lacrime [...] (detto anche tempo a cappella e meno comunem. alla breve), tempo che, sebbene sia scritto in quattro quarti per battuta, a causa della sua rapidità deve essere contato in due; è così chiamato perché viene di solito indicato col segno C⃒, cioè con un ...
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popolo dei risparmiatori
loc. s.le m. Coloro che hanno la consuetudine di risparmiare e di far fruttare i propri risparmi. ◆ Ma a chi interesseranno, oltre che al popolo dei risparmiatori, i titoli dell’Enel? [...] su alcune banche, dopo la truffa perpetrata da Calisto Tanzi contro «il popolo dei risparmiatori»; e che chiamano in causa, seppure in misura ancora tutta da verificare, le autorità di controllo. (Massimo Franco, Corriere della sera, 10 gennaio 2004 ...
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barbone
barbóne s. m. [accr. (e, in alcune accezioni, der.) di barba1]. – 1. a. Lunga e folta barba: incuteva rispetto con quel suo b. bianco; anche nel senso fig. e scherz. di noia: a sentire quella [...] maniere. Anche in funzione appositiva: cane barbone. 3. Nome dato nell’alto Adriatico alla triglia di fango (Mullus barbatus), a causa delle barbe o barbigli. 4. Nome di varie piante: la brionia, l’erba da spazzole, un’orchidea (Loroglossum hircinum ...
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sposare
spoṡare v. tr. [lat. tardo sponsare, intens. di spondēre «promettere (in moglie)», attraverso il part. pass. sponsus] (io spòṡo, ecc.). – 1. a. ant. Promettere in matrimonio: se tu ardentemente [...] ); un divano che si sposa bene con la tappezzeria del salotto. b. Con altro uso fig. nelle espressioni s. una causa, un’idea, un’ideologia, un partito e sim., farsene convinto e accanito sostenitore, aderirvi con convinzione ed entusiasmo; meno com ...
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incomprensibile
incomprensìbile agg. [dal lat. incomprehensibĭlis, comp. di in-2 e comprehensibĭlis «comprensibile»]. – Che non si può afferrare con i sensi o con l’intelletto; che non si riesce a intendere, [...] i. alla mente umana; espressioni, frasi, ragionamenti, discorsi incomprensibili. Per estens., di cosa di cui non si sa immaginare la causa, il movente: il suo atteggiamento verso di noi è davvero i.; con valore neutro: è i. come abbia fatto a saperlo ...
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trance
〈tràans〉 s. ingl. [dal fr. transe, propr. «estasi, rapimento», der. del lat. transire «passare, trapassare»] (pl. trances 〈tràansi∫〉), usato in ital. al femm. – In psicologia, particolare stato [...] psicofisico denominato più propriamente ipnosi (v.), spesso chiamato in causa in parapsicologia come il mezzo che alcuni soggetti, con pretese capacità medianiche, utilizzerebbero per entrare in contatto con il mondo degli spiriti: essere, cadere in ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] della legge o di adempiere a un’obbligazione (è in genere sinon. dell’espressione forza maggiore). 2. Per estens., causa irrazionale a cui si suole attribuire ciò che avviene indipendentemente dalla nostra volontà e, in genere, da un disegno o fine ...
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adenoma
adenòma s. m. [der. di adeno-, col suff. -oma] (pl. -i). – 1. Tumore benigno, derivante dalla proliferazione di epitelî ghiandolari che riproducono l’aspetto di una ghiandola. 2. A. sebaceo, [...] delle ghiandole sebacee. Alcune forme si localizzano al cuoio capelluto, altre al viso, alla nuca, al dorso, talune alle labbra; a seconda della forma clinica in causa, la cute che le riveste può essere integra, o giallastra o arrossata o ulcerata. ...
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inconferente
inconferènte agg. [der. di conferire, nel sign. di «contribuire, concorrere, giovare a qualche cosa», col pref. in-2]. – Nel linguaggio forense, di atto giudiziario che non ha diretto rapporto, [...] che non porta elementi validi per la decisione della causa in corso o, in genere, per la formazione di un giudizio (sinon., quindi, di irrilevante): tenuto conto delle prove già acquisite, il giudice ritiene superflua e i. ogni richiesta di ulteriore ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...