contro
cóntro prep., avv. e s. m. [lat. cŏntra]. – 1. prep. Si unisce al sostantivo o al pronome direttamente (c. il nemico, c. tutti), o, meno spesso, con la prep. a (c. al nemico); ha sempre la prep. [...] ad anomalie sessuali. Anche con riferimento a competizioni sportive (Milan c. Juventus) o a controversie giudiziarie (sentenza in causa Rossoni c. Bianchini). Parlando di sentimenti, denota avversione: odio, animosità c. qualcuno. In senso più concr ...
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lighthouse
‹làithaus› s. ingl. [propr. «faro», comp. di light «luce» e house «casa»], usato in ital. al masch. o come agg. – In elettronica, denominazione di un tipo di triodi termoelettronici, con elettrodi [...] conformati in una struttura coassiale, così chiamati a causa della loro forma che ricorda quella di un faro. ...
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frattura
s. f. [dal lat. fractura, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «rompere»]. – 1. Il prodursi di una soluzione di continuità in un corpo, rottura. In partic.: a. In chirurgia, rottura di un [...] marito e moglie; la divergenza di opinioni potrebbe provocare una f. tra i colleghi d’ufficio; la discussione sulla legge finanziaria ha determinato gravi f. nel governo; la nascita di nuove correnti è stata causa di una insanabile f. nel partito. ...
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moncone
moncóne s. m. [der. di monco]. – In generale, ciò che rimane di un arto dopo che questo ha perduto per qualche causa (asportazione traumatica, amputazione, ecc.) una sua parte. In partic., in [...] chirurgia, m. di amputazione, il segmento di arto residuo a un’amputazione, compreso tra la superficie di sezione e l’articolazione immediatamente prossimale, utilizzato come punto di appoggio di apparecchi ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] del corpo stesso non raggiunta dalla luce; con zona d’o. s’intende anche la regione dello spazio non raggiunta dalla luce a causa dell’interposizione di un corpo opaco; cono d’o., la zona di spazio racchiusa tra la superficie del corpo opaco e i ...
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distratto
agg. [part. pass. di distrarre]. – 1. a. Con valore verbale, tolto, sottratto da qualche cosa per essere volto altrove o destinato ad altro uso: somme d. dal capitale. b. letter. Diviso: la [...] che distoglie dalla realtà: Orlando, ch’era in gran pensier distratto (Ariosto). b. Con valore verbale e con compl. di causa efficiente, allontanato, sviato: è d. da troppe cose (cioè: «ci sono troppe cose che lo distraggono»); la sua mente era ...
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istiocitosi
istiocitòṡi s. f. [der. di istiocito]. – In medicina, nome dato a varie entità morbose in cui si verifica una proliferazione localizzata o sistemica di cellule istiocitarie, da causa sconociuta, [...] in rapporto con l’accumulo di sostanze per lo più lipoidee ...
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chirografo
chirògrafo s. m. [dal lat. chirogrăphum, gr. χειρόγραϕον: v. chiro- e -grafo]. – In senso generico, ogni documento scritto e firmato di propria mano, scrittura autografa; in senso tecnico, [...] scritto e firmato da colui contro il quale il documento stesso è destinato a far prova in un’eventuale causa. Nel diritto romano, documento vergato direttamente dall’autore dell’atto e da questo rilasciato al destinatario. Nel medioevo, documento ...
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rafidi
ràfidi s. m. pl. [lat. scient. Raphidae, dal nome del genere Raphus]. – Famiglia di uccelli colombiformi (chiamati anche dididi), con tre sole specie, tra cui il dodo, che si sono estinte in epoca [...] storica a causa della caccia operata dall’uomo e dell’introduzione di predatori domestici (gatto, cane); avevano corporatura massiccia, ali ridotte, zampe robuste e becco grosso ornato di liste cornee atte a rompere i gusci duri dei frutti dei quali ...
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ricristallizzazione
ricristalliżżazióne s. f. [der. di ricristallizzare]. – 1. In chimica, il ripetere l’operazione di cristallizzazione, allo scopo di ottenere una sostanza allo stato di maggiore purezza; [...] per es., una sbarra metallica) in cui, in seguito a deformazioni permanenti, si siano verificate distorsioni o torsioni, causa di variazione del numero, delle dimensioni e dell’orientamento dei grani cristallini. b. In petrografia, processo che porta ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...