disposizione
dispoṡizióne s. f. [dal lat. dispositio -onis, der. di disponĕre «disporre», part. pass. disposĭtus]. – 1. a. L’atto di disporre, di collocare cioè in una determinata maniera; più spesso, [...] ritornò (Boccaccio). b. In medicina, proprietà che ha un organismo di poter risentire gli effetti dannosi di una determinata causa nociva: avere, non avere d. alle malattie infettive; d. fisiologica, variabile secondo il sesso, l’età e gli individui ...
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sbattere
sbàttere v. tr. [der. di battere, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. a. Battere e agitare ripetutamente, con forza o anche solo con rapidità: s. i piedi, le ali; s. le palpebre; s. i tappeti, [...] stesi, per la forza del vento; nel linguaggio marin., battere delle vele contro l’alberata e il sartiame, a causa dell’improvviso cadere del vento che prima le gonfiava. c. volg. Con uso fig., sbattersene (come travestimento di fregarsene, fottersene ...
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oligotrofico
oligotròfico agg. [comp. di oligo- e -trofico] (pl. m. -ci). – In biologia: 1. Di ambiente acquatico caratterizzato da povertà di sostanze nutritive disciolte: laghi o., i laghi tipici delle [...] dell’acqua che riporti in superficie i nutrienti derivanti dalla decomposizione dei detriti del fondo: hanno acque chiare (a causa della scarsa presenza di organismi planctonici), e litorali con vegetazione e fauna piuttosto povere. Anche, di taluni ...
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aspergillo1
aspergillo1 s. m. [lat. scient. Aspergillus, der. del lat. aspergĕre «aspergere», perché il conidioforo somiglia a un aspersorio]. – Genere di funghi ascomiceti, famiglia aspergillacee, distinto [...] verticali; comprende una cinquantina di specie, di cui alcune sono patogene per l’uomo, altre rappresentano una temibile causa di inquinamento dei mangimi (aflatossine), altre infine, capaci di fermentare gli zuccheri, sono utilizzate per produrre il ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] , privo cioè di viltà e di cortigianeria: chiedere con l. fronte; uomo di l. sentimenti; sostenere con l. animo la propria causa; scrivere con l. penna. c. Di animale, non legato, non prigioniero: lasciare l. la capra a pascolare nel prato; lasciar l ...
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roulette
〈rulèt〉 s. f., fr. [der. di rouler «rotolare, girare»; propr. «rotella», e con questo sign. la parola ha in francese anche altre accezioni]. – 1. a. Apparecchio per effettuare un gioco d’azzardo [...] la parete della bacinella: allorché la sua forza centrifuga si esaurisce, essa rimbalza sul disco rotante e, a causa della inclinazione periferica di questo, finisce inevitabilmente la sua corsa entro una delle 37 vaschette, determinando così la ...
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procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] dell’azione penale dettati da motivi che non toccano definitivamente il merito dell’imputazione (per es., quando vi sia una causa estintiva del reato: morte del reo, amnistia, ecc., o quando l’azione penale sia impedita, per es. per mancanza di ...
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macilenza
macilènza s. f. [der. di macilento]. – 1. L’essere emaciato, magrezza estrema. 2. In bachicoltura, malattia (detta anche gattina) in seguito alla quale i bachi sembrano rimpicciolire a causa [...] dello svuotamento dell’intestino e del consumo del corpo adiposo ...
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intanto
avv. [da in tanto]. – In questo o in quello stesso tempo: tu prepàrati a uscire, io i. finisco di scrivere la lettera; seguito da che: i. che s’aspetta, non si potrebbe bere qualcosa? Ha spesso [...] i. fa ciò che gli pare; l’avrai fatto senza pensarci, ma i. il guaio l’hai combinato; dica ciò che vuole, i. la causa l’ho vinta io. Preceduto da e, introduce di solito una constatazione amara, il riconoscimento di un fatto spiacevole: e i. noi siamo ...
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telecinesi
telecinèṡi s. f. [comp. di tele- e cinesi]. – Presunto fenomeno studiato dalla metapsichica, per il quale si osserverebbe il movimento di oggetti senza apparente relazione o contatto con agenti [...] fisici noti (per es., l’improvviso spostamento, senza causa visibile, di un tavolino durante una seduta medianica). ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...