smentire
v. tr. [der. di mentire, col pref. s- (nel sign. 1)] (io smentisco, tu smentisci, ecc.). – 1. Affermare che quanto altri ha detto o pensato è falso o infondato: il governo non ha ancora smentito [...] agire o di parlare; per lo più in forma negativa: è un grande avvocato, e non si è smentito neppure in questa causa; frequente soprattutto in frasi iron.: quell’opportunista non si è smentito neppure in questa occasione; tu non ti smentisci mai, sei ...
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riassumere
riassùmere v. tr. [comp. di ri- e assumere] (coniug. come assumere). – 1. a. Assumere di nuovo, riprendere: r. la carica, la funzione, l’ufficio, l’incarico; r. il potere; r. il grado; rimasta [...] vedova, riassunse il solo cognome da ragazza. Nel diritto, r. una causa, r. un processo, v. riassunzione. b. Accogliere nuovamente in un impiego, in un lavoro: la ditta lo ha riassunto come magazziniere; hanno riassunto una parte degli operai ...
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spiacere
spiacére v. intr. [da dispiacere2, per riduzione del pref. dis- a s-] (coniug. come piacere; aus. essere). – Variante di dispiacere, nel sign. di non piacere e di essere causa di rammarico, [...] com., con la particella pron. spiacersi: si è spiaciuto dell’accaduto. Più com. che dispiacere nel sign. di causare grave dolore o amarezza, provocare un forte risentimento, una reazione grave ma giustificata: il suo contegno sprezzante e offensivo ...
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polare
agg. [dal lat. mediev. polaris, der. del lat. polus «polo1»]. – 1. Che si riferisce al polo o ai poli della Terra: le terre, le regioni p.; i ghiacci p.; l’Oceano P. Artico; asse p. di un pianeta, [...] , visibile a occhio nudo, che si trova esattamente al polo nord celeste o è la più prossima a questo: a causa dello spostamento, attraverso i secoli, dei poli sulla volta celeste (dovuto al fenomeno della precessione degli equinozî), la stella polare ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, [...] ai fini che si vogliono conseguire: g. di conquista, g. di liberazione; g. di religione, guerra, spesso civile, che ha per causa divergenze in materia di fede religiosa; g. santa, fatta in nome della religione e in difesa di questa; g. all’oppressore ...
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cherchez la femme
〈šeršé la fam〉 (fr. «cercate la donna»). – Frase che si legge, in questa forma, in un dramma di A. Dumas padre, Les Mohicans de Paris (1864), ma che ha certamente origini molto più [...] antiche, comunem. usata per affermare che le donne sono causa diretta o indiretta di molti avvenimenti (o di particolari avvenimenti), anche se questi apparentemente non hanno nulla a che vedere con esse. ...
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primiero
primièro (ant. primèro) agg. [dal fr. ant. premier, che è il lat. primarius; v. primaio, primario], letter. – 1. Primo in ordine di tempo, o di valore, d’importanza, ecc.: il quarto anno dal [...] de la primera fede (Iacopone); ogni cosa tornò nel primiero stato (Landolfi). c. Principale, primario: imparino ad aborrire la primiera causa d’ogni loro calamità (C. Cattaneo). 3. ant. In funzione avverbiale, per primo: Qual mi fec’io quando primier ...
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iscrizione
iscrizióne (meno com. inscrizióne) s. f. [dal lat. inscriptio -onis, der. di inscribĕre «iscrivere»]. – 1. a. Qualsiasi scritta, incisa nella pietra, nel marmo, nel metallo, fusa nel bronzo, [...] prospetto contenente l’elenco dei contribuenti con l’indicazione delle imposte che ognuno di essi è tenuto a pagare; i. della causa a ruolo, nel processo civile, v. ruolo. 3. non com. L’atto di inscrivere, nel sign. geometrico (più spesso nella forma ...
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detrito
s. m. [dal lat. detritum, part. pass. neutro di deterĕre «logorare», comp. di de- e terĕre «strofinare»]. – 1. In petrografia, frammento roccioso di varia natura, forma e dimensioni, proveniente [...] agenti superficiali: d. glaciali, fluviali; d. minuti, grossolani; detriti di fondovalle, di versante, di falda, a seconda della causa che li ha prodotti, della grossezza degli elementi e della posizione topografica. Per analogia, d. spaziali, corpi ...
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savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio [...] del sapiente), il parere che il giudice aveva l’obbligo di chiedere al giureconsulto sul modo di decidere la causa, prima di pronunciare la sentenza. Nella denominazione di organi collegiali (consultivi o giudicanti o esecutivi) in varie città: i ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...