meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] parlare; è una cosa normalissima e non capisco perché tu faccia tante m.; vedendomi comparire, fece grandi meraviglie. 2. a. Causa di meraviglia: intervenne cosa di gran maraviglia (Leopardi); non è m. se ..., non vi è ragione di meravigliarsene; in ...
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tunnel
tùnnel s. m. [dall’ingl. tunnel 〈tḁnl〉, che è dal fr. ant. tonnel (corrispondente al mod. tonneau «botte»), per la caratteristica forma del tetto della galleria]. – 1. a. Sinon. di galleria e, [...] del diodo t., nel quale la profondità della regione di carica spaziale intorno alla giunzione è estremamente ridotta a causa di un drogaggio molto elevato, per cui la conduzione ha luogo anche in condizioni di polarizzazione inversa (contrariamente a ...
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striato
strïato agg. [part. pass. di striare; cfr. anche lat. striatus]. – 1. Che presenta delle strie, che è segnato da strie, o è disegnato o decorato a strie: stoffa s., stampata o tessuta a righe, [...] o tettonica. e. In geografia fisica, suolo s. (o rigato), tipo particolare di suolo periglaciale nel quale, a causa del gelo discontinuo, si manifestano alternanze di strisce terrose con strisce detritiche o di detriti fini con detriti grossolani. ...
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inquietudine
inquietùdine s. f. [dal lat. tardo inquietudo -dĭnis, der. di inquietus «inquieto»]. – L’essere inquieto; stato d’animo turbato, senso di apprensione, di ansia provocato soprattutto da incertezza, [...] timore, preoccupazione: sentirsi oppresso da profonda i.; provocare i., essere causa d’i.; non potrò liberarmi da questa i. finché non avrò sue notizie; è una situazione che desta inquietudine (anche al plur.: gravi inquietudini). Meno com., ...
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guaio
guàio s. m. [dal germ. *wai]. – 1. ant. o letter. Acuto lamento: trarre, mettere, emettere guai; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); gli parve udire un [...] ., che può avere valore collettivo: detto questo, sparì con angoscioso guaio (Passavanti). 2. Il male stesso che è causa di lamenti; quindi disgrazia, malanno, situazione dolorosa o difficile (moralmente o anche economicamente): la morte del padre è ...
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antecedente
antecedènte agg. e s. m. [dal lat. antecedens -entis, part. pres. di antecedĕre «precedere, andare avanti»]. – 1. agg. Che precede: il giorno a.; nel capitolo, nella lezione antecedente. [...] 2. s. m. Fatto o fenomeno che precede un altro o ne è causa diretta: gli a. della guerra mondiale; condotta precedente: quel giovane ha degli a. poco chiari; anche, esempio, fatto, opera anteriore che per qualche aspetto abbia somiglianza o possa ...
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desistere
desìstere v. intr. [dal lat. desistĕre, comp. di de- e sistĕre «fermare, star fermo»] (aus. avere). – Cessare, smettere; rinunciare a continuare in un’azione già iniziata o a mettere in atto [...] un disegno (contr. di insistere): d. da un’impresa, da un tentativo, da un proposito; desistette (o desisté) dal molestarmi; e in espressioni del linguaggio giudiziario: d. da una causa, da un’azione giudiziaria; d. da una querela, rimetterla. ...
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irresolubile
irresolùbile agg. [dal lat. tardo irresolubĭlis, comp. di in-2 e resolubĭlis «che può essere sciolto»], letter. – Che non può essere sciolto o risolto (ha insieme i sign. di insolubile e [...] . di risolubile): nodo, legame i. (solo nell’uso letter.); un enigma i.; in matematica: problemi i. (per es., a causa dei dati insufficienti), questioni geometriche i. (mediante il solo uso di riga e compasso), equazioni algebriche i. (mediante un ...
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Rh
– 1. In chimica, simbolo dell’elemento rodio (lat. scient. Rhodium). 2. In medicina, simbolo (generalmente pronunciato 〈erreàkka〉) di un sistema di gruppi sanguigni, detto anche fattore Rh, dal nome [...] degli individui della specie umana, detti Rh-positivi (mentre quelli che non lo possiedono sono detti Rh-negativi). Per l’importanza del fattore Rh come causa di incompatibilità (nelle trasfusioni di sangue, tra madre e feto), v. gruppo, n. 2 c. ...
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scorno
scòrno s. m. [der. di scornare]. – Senso di umiliazione e di vergogna, spesso accompagnato da beffa o dal ridicolo, provocato dal fatto di non essere riusciti in un intento, o dall’essere stati [...] facilmente superati o sconfitti da altri: subire uno s.; con suo grave s. ha perso la causa che mi aveva intentato; è stato un grosso s. per lui vedersi anteposto il suo odiato avversario; addorno D’intagli sì, che non pur Policleto, Ma la natura lì ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...