sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] , di sdegno; sentirsi ribollire il s., esser vicino a scattare per lo sdegno, per l’ira; il s. gli fece un tuffo, a causa di una violenta e improvvisa emozione; sentirsi gelare o agghiacciare il s., allibire per il terrore; avere il s. caldo, il s ...
Leggi Tutto
consenso
consènso s. m. [dal lat. consensus -us, der. di consentire «consentire»]. – 1. a. Conformità di voleri: agire di consenso, d’accordo. b. In diritto, elemento essenziale del negozio giuridico [...] abbia prestato il proprio consenso alla conclusione del contratto per effetto di errore, violenza o dolo: è causa di annullamento del contratto. C. matrimoniale, nel diritto canonico, reciproca volontà dei soggetti a contrarre il matrimonio ...
Leggi Tutto
iposistolia
iposistolìa s. f. [comp. di ipo- e sistole]. – In cardiologia, scarsa contrattilità del cuore (raramente riferito, per analogia, ad altri organi cavi), dovuta ad alterazioni delle pareti [...] dell’organo (per es., per miocardite) o a vizî valvolari che impediscono lo svuotamento dei ventricoli durante la sistole, spesso causa di insufficienza circolatoria. ...
Leggi Tutto
errore
erróre s. m. [dal lat. error -oris, der. di errare «vagare; sbagliare»]. – 1. letter. L’andar vagando, peregrinazione, vagabondaggio: gli e. di Ulisse; E lo aspettava la brumal Novara E a’ tristi [...] storicamente esistente; e. di diritto, ignoranza e falsa rappresentazione di una norma giuridica; e. giudiziario, in una causa penale, erronea affermazione di colpevolezza nei riguardi di un imputato innocente; per l’e. ostativo, nel diritto civile ...
Leggi Tutto
spallato
agg. [variante di sballato, formata su palla1]. – Di nessun valore, campato in aria, senza fondamento: un affare s.; è una tesi s.; difendere una causa s.; ha delle idee spallate. ...
Leggi Tutto
disertare
diṡertare v. tr. e intr. [lat. *desertare, der. di desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»] (io diṡèrto, ecc.; part. pass. diṡertato, ant. diṡèrto). – 1. tr. letter. a. Devastare, guastare, [...] 1): alcuni soldati (o marinai) hanno disertato; interi reparti disertavano dalle file inviate al fronte (o disertavano passando al nemico). In usi fig., abbandonare una causa, un partito politico e sim., o anche esimersi dal compimento di un obbligo. ...
Leggi Tutto
trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] lo stato in cui una cosa o una persona è nel momento in cui qualcuno sopravviene (e che può essere o no causa di sorpresa): ho trovato la banca ancora aperta; t. la porta chiusa, la finestra spalancata, la cassaforte forzata; t. tutto in ordine ...
Leggi Tutto
disertore
diṡertóre s. m. (f. -trice, raro) [dal lat. desertor -oris, der. di deserĕre «abbandonare»]. – Soldato che in pace o in guerra abbandona il suo reparto o non vi rientra (dopo un permesso, una [...] prescritto di 15 giorni, fu dichiarato disertore. Per estens. e fig., chiunque abbandona un posto di responsabilità, un incarico, un partito, una causa, ecc., o, scherz., chi manca a un appuntamento o a una riunione o se ne va via alla chetichella. ...
Leggi Tutto
preoccupazione
preoccupazióne s. f. [dal lat. praeoccupatio -onis, der. di praeoccupare «preoccupare»]. – 1. In senso proprio, raro e ant., occupazione di un posto fatta prima di altri; fig., affermazione, [...] le p.; le p. della vita lo hanno fatto invecchiare precocemente; e con riferimento a persona o cosa che è l’oggetto, la causa di tale pensiero, spec. in usi predicativi: quel ragazzo è una continua p. per i suoi genitori; l’azienda è per lui ormai ...
Leggi Tutto
scomodare
v. tr. e intr. [der. di comodo2 (e, nell’uso intr., di comodare), col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. tr. a. Disturbare, incomodare, causare un disagio, un fastidio, una fatica o una perdita [...] una questione così banale; e assol.: accetto volentieri l’invito, ma non vorrei s.; anche fig., tirare in ballo, chiamare in causa senza necessità persone celebri e autorevoli: non c’è bisogno di s. Kant per dimostrare un fatto così evidente. b. rifl ...
Leggi Tutto
Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...