terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] le parti metalliche normalmente non in tensione assumano una rilevante differenza di potenziale rispetto al suolo (segnatamente a causa di un corto circuito tra tali parti e gli elementi in tensione), consente un corretto funzionamento dell’impianto ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] ti dice di stare qui a s.; vuoi sentir questa?, vuoi sentirne una nuova?, accingendosi a raccontare un fatto curioso, o che sia causa di stupore, di sdegno; è meglio s. tutte e due le campane (fig.), ascoltare le ragioni dell’uno e dell’altro, o le ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] di un astro, quella in cui l’astro è visto apparentemente in cielo, e che differisce da quella vera a causa dei fenomeni di rifrazione, aberrazione, parallasse, ecc. b. In biologia, animali, piante di incerta p. sistematica, privi di caratteri così ...
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traumatico
traumàtico agg. [dal gr. τραυματικός (der. di τραῦμα -ατος «trauma, ferita»), lat. tardo traumatĭcus, riferiti soltanto a rimedio contro le ferite] (pl. m. -ci). – 1. In medicina, che è provocato [...] ; amputazione t., amputazione accidentale da trauma e quindi non chirurgica; pneumotorace t., lo pneumotorace che si stabilisce a causa di una ferita della parete toracica. 2. In psicologia, che è conseguenza di un trauma psichico, che costituisce ...
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uccidere
uccìdere (ant. occìdere) v. tr. [lat. occīdĕre, comp. di ob- e caedĕre «tagliare, uccidere»] (pass. rem. ucciṡi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciṡo). – 1. Privare della vita, causare la morte, [...] in modo accidentale: si è ucciso battendo la testa sull’orlo della vasca da bagno. Con soggetto (grammaticale o logico) esprimente la causa cui è dovuta la morte: è stato ucciso da una polmonite, da un colpo apoplettico, dal morso di un serpente; le ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] , il peccato che, per il volontario volgersi dell’uomo verso un bene caduco, considerato come bene ultimo in luogo di Dio, è causa per l’anima di dannazione eterna. Nel linguaggio com.: mi parrebbe di fare un peccato m., anche fig., un’azione indegna ...
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occasione
occaṡióne s. f. [dal lat. occasio -onis, der. di occasum, supino di occidĕre «cadere»; propr. «avvenimento, caso»; cfr. l’allotropo cagione]. – 1. a. Circostanza o concorso di circostanze che [...] il prodursi di un evento pur non essendone la causa vera e necessaria né sufficiente a determinarlo: cercare occasioni . di punirlo; in partic., in filosofia, lo stesso che causa occasionale (v. occasionale). 3. Caso, circostanza, avvenimento o ...
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scusare
scuṡare v. tr. [lat. excūsare, der. di causa «causa, colpa», col pref. ex-; v. anche escusare]. – 1. a. Scagionare, discolpare, giustificare in tutto o in parte una persona dalla colpa, dalla [...] mancanza o dall’errore che ha commesso o che si presume abbia commesso, o per qualche atto o comportamento che potrebbe essere interpretato come una mancanza di riguardo: tende sempre a s. il figlio per ...
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perorare
v. tr. e intr. [dal lat. perorare, comp. di per-1, con valore intens., e orare «parlare»] (io pèroro, alla lat. peròro, ecc.; come intr., aus. avere), letter. – Parlare, tenere discorsi in favore [...] la pensasse (Bassani). Come trans. è usato per lo più con un compl. dell’oggetto interno: p. le ragioni di qualcuno; p. la difesa degli oppressi; seguitava a p. la causa di Don Diego (Verga); p. la causa della pace, della libertà, delle minoranze. ...
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uditore
uditóre s. m. [dal lat. auditor -oris (v. auditore), der. di audire, rifatto secondo udire]. – 1. (f. -trice) ant. o raro. a. Chi ode; chi percepisce suoni con l’orecchio. b. Chi ascolta, chi [...] cui è affidata l’istruzione, ma non la definizione, di una causa o di una parte di essa (e per questo chiamato anche giudice esercitare questa funzione sia stabilmente, sia limitatamente a una determinata causa. c. U. di Rota, giudice che fa parte ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...