saffico
sàffico agg. [dal lat. Sapphĭcus, gr. Σαπϕικός, der. di Σαπϕώ, Saffo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera: [...] strofe s., costituita da tre endecasillabi saffici seguiti da un adonio, ripresa dai poeti ellenistici e, tra i latini, da Catullo e da Orazio; ode s. (o, come s. f., una saffica), di uso abbastanza frequente nella poesia italiana tra la ...
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cigno
s. m. [dal lat. cycnus e cygnus, gr. κύκνος]. – 1. Uccello di grande statura, dal piumaggio generalmente bianco, appartenente al genere Cygnus (della famiglia anatidi) che comprende specie viventi [...] parte delle secondarie. 2. fig. Appellativo di musicisti o di poeti: il c. di Busseto, G. Verdi; il c. di Verona, Catullo. Canto del c., l’ultima opera di un artista o comunque di una persona illustre, secondo la tradizione che attribuiva al cigno ...
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gliconeo
ġliconèo (o ġlicònio) agg. e s. m. [dal lat. tardo glyconīus, gr. γλυκώνειος, dal nome del poeta ellenistico Glicone, di cui si hanno scarsissime notizie]. – Verso della metrica classica (schema [...] ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́⌣̅⌣̲́), uno dei più usati nella poesia greca da Alcmane ai poeti ellenistici (anche nella poesia drammatica); nella poesia latina, fu adoperato spec. da Orazio e da Catullo, in unione col ferecrateo e l’asclepiadeo minore. ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la [...] epoca storica, o di un determinato poeta: regole, norme, trattato di m.; m. classica; m. moderna; la m. di Omero, di Catullo, di Orazio; quanto alla m. poi, essendo libera essa variava gentilmente a seconda dell’associazione o del mio piacere (Amelia ...
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aureo1
àureo1 agg. [dal lat. aureus]. – 1. a. D’oro: un’a. collana; una corona a.; La perduta tra ’l gioco aurea moneta (Parini). Nel linguaggio economico-finanz.: divisa a., o più comunem. divise a., [...] luna (Leopardi). 2. fig. Prezioso, eccellente, ottimo: un’a. sentenza; un a. discorso; anche, letter., di persona: l’a. Catullo (Foscolo). In partic.: età a. (lat. aetas aurea), l’età dell’oro, il periodo d’iniziale felicità, secondo la mitologia ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento [...] morale, sociale o politica si traduce spesso in un rapido e vivace ritratto o quadretto: gli e. di Catullo, di Marziale, di Voltaire, di Alfieri, di Filippo Pananti. ◆ Dim. epigrammétto, epigrammino; spreg. epigrammùccio; pegg. epigrammàccio ...
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epitalamio
epitalàmio s. m. [dal lat. epithalamium, gr. ἐπιϑαλάμιος (ὕμνος) «(inno) nuziale», comp. di ἐπί «sopra, presso» e ϑάλαμος «talamo»]. – In origine, la serenata che gli antichi Greci cantavano [...] ) la sera delle nozze; in senso più lato, canto imeneo di tono popolare e scherzoso, spesso innestato su un motivo mitico, coltivato spec. in età ellenistica (da Callimaco, Eratostene, Partenio, Teocrito) e anche da poeti latini (come Catullo). ...
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stichico
stìchico agg. [der. del gr. στίχος «verso, linea»] (pl. m. -ci). – Nella metrica classica, serie s., successione di versi uguali in serie ininterrotta. ◆ Avv. stichicaménte, in serie stichica, [...] con lo stesso valore della locuz. greca katà stìchon (κατὰ στίχον): il falecio è usato da Catullo stichicamente (o katà stìchon). ...
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salapuzio
salapùzio s. m. [dal lat. salaputium, voce di formazione incerta], letter. – Uomo piccolo di statura, che si rende ridicolo per l’atteggiamento saccente. È termine di uso raro, quasi soltanto [...] come reminiscenza del noto verso di Catullo (LIII, 5): Di magni, salaputium disertum!, a proposito del poeta Licinio Calvo. ...
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partenice
partènice s. f. [dal lat. parthenĭce (in Catullo), gr. παρϑενική (propr. «virginale»)], letter. – Altro nome, classico, dell’erba matricale o matricaria (v. partenio2, nel sign. 1): nel viso [...] fiorito come bianca p. o papavero rosso (Carducci) ...
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Poeta lirico latino (n. Verona 84 a. C. circa - m. non prima del 54). Di agiata famiglia, andò a Roma appena indossata la toga virile e fu accolto nell'alta società e nei circoli letterarî più noti. Fu ben fornito di ricchezze con una casa a...