arrampicarsi
v. intr. pron. [der. di rampicare] (io m’arràmpico, tu t’arràmpichi, ecc.). – 1. a. Salire aggrappandosi, detto di persone o d’animali, e per estens. di piante o altro: a. sugli alberi, [...] . in usi fig.: il trenino s’arrampicava su per la montagna; una strada che s’arrampicava per oltre un chilometro fino al castello. ◆ Part. pres. arrampicante, anche come agg., soprattutto nella locuz. piante a. (e anche come s. f. o, più raram., m ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] presente: le p. negli alberghi cittadini sono molto aumentate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; in quell’antico castello sembrava aggirarsi una strana p.; la campagna era piena di misteriose p. (Jovine). d. Con riferimento a paesi e ...
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presidio
presìdio s. m. [dal lat. praesidium, propr. «posto avanzato», der. di praesidere: v. presiedere]. – 1. a. Guarnigione militare, contingente di truppe che è di stanza, abitualmente o temporaneamente, [...] al presidio. c. Stato dei Presidî, quello costituito da Orbetello, Port’Ercole, Porto S. Stefano, Talamone, Ansedonia e dal castello di Porto Longone con il suo distretto nell’isola d’Elba; possedimento spagnolo dal 1557, passò in seguito (1707) all ...
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soffio
sóffio s. m. [der. di soffiare]. – 1. a. L’atto di soffiare; più spesso concr., il fiato che si espira, l’aria spostata: con un s. spense tutte le candeline; un s. di vento fece volare via tutti [...] i fogli dal tavolo; far crollare con un s. il castello fatto con le carte da gioco; il s. dell’onda esplosiva (v. scoppio); con valore iperb.: è talmente debole e magro che va giù con un s.; sono pareti così leggere che basta un s. a buttarle giù. In ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] intorno a un centro dal quale si può abbracciarne simultaneamente la vista (cfr. panottico2); più genericam., palazzo a p. quadrata; castello, torre a p. poligonale; chiesa con pianta a croce latina, a croce greca. In senso più ampio, con riferimento ...
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carabottino
s. m. [etimo incerto]. – 1. Nella costruzione navale, graticolato di strisce di legno adoperato per coprire il pavimento in zone dove si raccoglie acqua, o per chiudere locali dove si vuole [...] mantenere aerazione. 2. C. di prora, denominazione impropria, nella marina mercantile, del castello di prua. ...
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cineturismo
s. m. Il turismo cinematografico, la visita ai luoghi che hanno ospitato le riprese di film o sceneggiati di successo. ◆ In Italia, nella finta/vera Vigata del commissario Montalbano i turisti [...] fanno la coda per visitare i set, e al castello di Agliè in Piemonte cercano di rivivere le emozioni della fiction «Elisa di Rivombrosa». Insomma il cineturismo è in espansione. (Franco Montini, Repubblica, 19 settembre 2005, Affari & Finanza, p. ...
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tocco2
tócco2 s. m. [der. di toccare] (pl. -chi). – 1. a. L’atto di toccare, il fatto di venire toccato: basta il minimo t. perché tutto il castello di carte precipiti; con un t. della bacchetta magica [...] la fata lo mutò in un topolino; completò la truccatura con due o tre t. di cipria sulle guance. b. In zootecnia, sinon. di maneggiamento o tasto. c. ant. A Firenze, nei secoli 15°-18°, intimazione del ...
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derrick
〈dèrik〉 s. m. [voce ingl., dal nome di un boia di Tyburn (sec. 16°), Derrick (= Teodorico), passato poi a designare un patibolo]. – 1. Tipo di gru, costituita da un albero verticale, controventato, [...] , imperniato al piede del primo e collegato alla sommità di quello con funi che servono a variarne l’inclinazione. 2. Castello piramidale a traliccio di legno o di acciaio che serve per manovrare le trivelle e le tubazioni dei pozzi petroliferi. 3 ...
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stregare
v. tr. [der. di strega] (io strégo, tu stréghi, ecc.). – 1. Influire maleficamente su una persona o una cosa mediante magie, incantesimi, fatture e altre pratiche di stregoneria: i genitori, [...] . ◆ Part. pass. stregato, anche come agg., che è sotto l’influsso malefico di una magia, di un incantesimo: un castello stregato; nella favola, il bambino, mangiato il cibo stregato, si trasformò in mostro; è una villa incantata, stregata (Cardarelli ...
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Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...