aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] ’artiglieria, la batteria con i pezzi affiancati si dice in linea aperta. 5. In araldica, con varie accezioni: di torri, castelli, chiese, case, con porta dello smalto del campo; del frutto maturo del melograno, aperto di rosso; dei compassi posti in ...
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padiglione
padiglióne s. m. [lat. papilio -ōnis «farfalla», e anche «tenda militare»]. – 1. a. Tenda da campo, di grandi dimensioni e riccamente addobbata, che un tempo si usava innalzare negli attendamenti [...] decorata, che spec. a partire dal Seicento veniva costruita isolata dagli edifici circostanti nei parchi di ville signorili e di castelli: un p. di caccia. b. Edificio isolato in uno spazio libero e adibito a usi varî, come esposizione di merci ...
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bassacorte
bassacórte (più com. bassa córte) s. f. [calco del fr. basse-cour, che indicava il cortile di servizio dei castelli, in contrapp. con la cour d’honneur, cortile di rappresentanza]. – Recinto [...] che nelle fattorie serve all’allevamento degli animali da cortile. Animali di b., piccoli animali da cortile, cioè polli, tacchini, oche, anatre, conigli, ecc ...
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finestrato1
finestrato1 (ant. fenestrato) agg. [dal lat. fenestratus, propr. part. pass. di fenestrare «munire di finestre»]. – 1. Fornito di finestre: parete f.; furgone con fiancate e con sportelli [...] posteriori finestrati. In araldica, attributo delle case, dei castelli, delle chiese e di altri edifici con finestre di smalto diverso; delle pezze con aperture quadrate, rotonde, lunate, a losanga, attraverso le quali appare il campo; e spec. della ...
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cateratta
(o cataratta) s. f. [dal lat. cataracta o catarr(h)acta, gr. κατα(ρ)ράκτης «cascata, chiusa, saracinesca», der. di κατα(ρ)ράσσω «cader giù»]. – 1. Stretta zona dell’alveo fluviale originata [...] dirotto; fig.: eloquenza, stile a cateratte, abbondante, strabocchevole. 4. a. Saracinesca che chiudeva un tempo le entrate di castelli o città fortificate. b. Uscio a c., lamiera di ferro ondulata, avvolgibile, per chiusura delle botteghe, detta più ...
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lizza2
lizza2 s. f. [dal fr. ant. lice, che è da una voce germ. līstja, der. dell’ant. ted. *līsta (v. lista)]. – Nome dato anticamente agli steccati o palizzate di cui si circondavano le piazzeforti [...] e i castelli fortificati, poi al terreno stesso così recinto, e in partic. a quello dove si svolgevano giostre, tornei e altri esercizî d’armi: In questo loco fu la l. fatta, Di brevi legni d’ogni intorno chiusa (Ariosto). Per estens., ogni luogo ...
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bonvino
(o buonvino) s. m. [comp. di buono e vino]. – Nome di un vitigno della Puglia (detto anche b. bianco), con grappoli ad acini verdastri, più noto col nome locale di bombino. Con la denominazione [...] b. nero è invece indicato, in certi luoghi del Lazio, il cesanese dei Castelli. ...
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lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, [...] che adempivano in Italia alle funzioni loro affidate localmente dai duchi e dai conti; con la disintegrazione dell’Impero le loro attribuzioni si ampliarono fino a trasformarli in magistrati ordinarî, ...
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terrazzato
agg. [part. pass. di terrazzare, nel sign. 1; der. di terrazza, terrazzo, negli altri sign.]. – 1. Conformato o sistemato a terrazzi: piano t., terreno t.; zona t.; colture t., in montagna [...] o in colline a forte pendio. 2. In araldica, attributo degli alberi e degli edifici (torri, castelli) posti su un terrazzo per lo più di terreno verde. 3. Nel linguaggio degli annunci economici, detto di appartamento dotato di terrazza o di terrazzo. ...
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dromone
dromóne s. m. [dal lat. tardo dromo -onis, gr. tardo δρόμων -ωνος, dal tema di -δραμεῖν «correre»]. – Tipo di nave bizantina dell’alto medioevo, successore delle poliremi classiche e precursore [...] delle galere, attrezzato con tre alberi a vele quadre, due castelli e, talvolta, con cento remi (cinquanta per parte ripartiti in due ordini di venticinque). ...
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Fortilizio, che s'erigeva nell'epoca medievale per dimora e difesa dei signori feudali. In Toscana con la parola castello si designa una terra murata con o senza rocca. (Per rocca a differenza del castello deve intendersi un fortilizio occupato...