littorio
littòrio agg. e s. m. [dal lat. lictorius]. – Dei littori, quasi esclusivam. nella locuz. fascio l., sia quello dei littori romani, sia quello assunto a simbolo del fascismo (v. fascio, n. 4); [...] sinon. di fascismo (Gioventù Italiana del L.; Ordine del L., ecc.), o, in funzione di agg., come sinon. di fascista in alcune espressioni quali casa l. o palazzo l., la sede delle organizzazioni politiche e assistenziali del partito (altrimenti detta ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] al suo grado, alla sua condizione); fare gli o. di casa, accogliere e intrattenere gli ospiti con quella cordialità, deferenza, o. di una sua visita, di rispondermi personalmente, d’invitarmi a casa sua. Cfr., per sign. analoghi, l’uso di onorare e, ...
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mondadoriano
agg. Della casa editrice Mondadori. ◆ Le foto della vergogna furono pubblicate dal settimanale mondadoriano, che condusse una campagna dura, sobria e non antimilitarista, (Foglio, 8 maggio [...] , serietà morale, forza di verità. (Pietro Gibellini, Avvenire, 4 dicembre 2007, p. 31, Agorà).
Derivato dal nome proprio della casa editrice Mondadori con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 28 settembre 1984, p. 16 ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] . a. Gli usi più com. sono analoghi a quelli di mio (v.), indicando l’appartenenza a una terza persona, sia come proprietà: la sua casa, i suoi poderi; sia con riferimento a rapporti d’altro genere: tornò al suo posto; lo ha fatto per la sua salvezza ...
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montanellismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Indro Montanelli (1909-2001). ◆ Vado all’esame e – miseria, da non crederci – porto a casa un trenta e lode. [...] della Sera» come uno dei suoi gioielli più preziosi, persino dopo le dolorose vicissitudini che lo allontanarono dalla casa madre, per poi tornarvi con commozione. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 9 marzo 2006, p. 43, Commenti).
Derivato ...
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mostra-evento
loc. s.le f. Mostra che costituisce un grande evento culturale e mondano. ◆ Ma il fiore all’occhiello di questa edizione è la mostra-evento alla Rotonda della Besana di Milano «Stanze e [...] da Achille Bonito Oliva. Sedici artisti, del calibro di Peter Greenaway, Robert Wilson ed Emir Kusturica, svilupperanno il tema della casa e dei sentimenti che la abitano. (Sole 24 Ore, 10 aprile 2000, p. 56, Rapporti-Mobile e design) • [tit.] Nobel ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] o la costruzione di una casa; la sorpresa gl’impedì di f. la frase. b. Nella lavorazione di oggetti, è spesso usato come sinon. di rifinire (cfr. anche finitura); ant., portare alla perfezione, al più alto grado: L’ardor del desiderio in me finii ...
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en passant
‹ã pasã′› locuz. avv., fr. – 1. Di passata, di sfuggita, accidentalmente: ne abbiamo parlato, ma solo en passant; aggiungerò, en passant, che il tuo comportamento è stato molto criticato. [...] della presa al varco, secondo la quale, quando un pedone viene spinto di due passi dalla casa di partenza, un pedone avversario che si trovi nella quarta casa di una delle due colonne adiacenti ha la facoltà di catturarlo, se vuole, come se fosse ...
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traslocare
v. tr. e intr. [der. del lat. locus «luogo», col pref. tras-] (io traslòco, tu traslòchi, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. non com. Trasferire in una sede diversa, soprattutto con riferimento [...] Più genericam., trasportare e collocare altrove: t. i libri nella nuova libreria; hanno deciso di t. i loro vecchi mobili nella casa di campagna. 2. Come intr. o, meno spesso, nel rifl. traslocarsi, trasferirsi, e più comunem. andare ad abitare in un ...
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diminutivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo deminutivus]. – Propr., atto a diminuire, che vale a diminuire. In grammatica, forma d. (o più comunem. diminutivo s. m.), derivazione morfologica di un nome che [...] serve a indicare una diminuzione quantitativa, una misura ridotta, o ad attribuire un valore affettivo: casetta «casa piccola» o «casa graziosa e cara»; morfologicamente, si ottiene di regola per mezzo di suffissi diminutivi, i più frequenti dei ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono...
Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati sia sull’aspetto tipologico sia...