bicocca
bicòcca s. f. [etimo incerto]. – 1. Piccola rocca o fortino, di solito in cima a un’altura: il palazzotto di don Rodrigo sorgeva isolato, a somiglianza d’una b., sulla cima d’uno de’ poggi. (Manzoni). [...] Il termine si usa anche per indicare una piazza da guerra mal fortificata e perciò poco atta alla difesa. 2. Casupola, catapecchia; casa diroccata: una vera b. quella casa: i muri rotti, scalcinati, corrosi (Verga). ...
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paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni [...] , della fama p.; educazione p., quella impartita dal padre. Per estens., scuola p., l’istruzione ricevuta dai ragazzi in casa da parte di insegnanti privati o dai genitori stessi (e tale tipo di istruzione, non riconosciuta dallo stato, richiede, per ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] comportamento, ecc.: il bambino sa già parlare, sa camminare; anche riferito ad animali: è un cavallo che sa tornare a casa da solo; è un ottimo cane, sa stanare la selvaggina come pochi. b. In alcune locuz., con riferimento all’astuzia acquisita ...
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tardi
avv. [lat. tarde, avv. di tardus «lento»]. – 1. Non presto, con riferimento a fatti che avvengono dopo uno spazio di tempo piuttosto lungo, entro un termine lontano nel tempo: abbiamo sempre l’abitudine [...] ); chiacchierando, ci si è fatto t.; prov., meglio tardi che mai. Frequente il superl. tardissimo, molto tardi: è rientrato a casa tardissimo; e il compar. più tardi, qualche tempo dopo: ci vedremo più tardi; a più tardi, per rinviare qualche cosa a ...
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presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: [...] al nuovo direttore i funzionarî e gli impiegati della ditta; introdurre in un ambiente: sono io che l’ho presentato in casa Rossi, al circolo del tennis; in partic., far fare la conoscenza formale reciproca a due (o più) persone, dicendo a ciascuna ...
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casalingazione
s. f. Il dedicarsi alle cure della casa e, più in generale, della famiglia; l’essere costretto a rimanere a casa. ◆ l’immissione della donna nel lavoro, non compensata dalla casalingazione [...] del maschio, ha indebolito la famiglia, (Libero, 22 agosto 2002, p. 20, Cultura Scienza & Spettacoli) • Sarebbe interessante sentire il parere degli operai in via di casalingazione della Keller e dell’Imesi, ...
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quieto
quièto (letter. quèto) agg. [dal lat. quietus, der. di quies -etis «quiete»]. – 1. a. Che è in uno stato di quiete, assoluta (e quindi con sign. prossimo a fermo, immobile) e più spesso relativa [...] , riferito alla serenità di spirito, di stato d’animo: non mi sento q., o non sono q., finché i figli non tornano a casa; non si può mai vivere q., c’è sempre qualche preoccupazione o ansia. ◆ Avv. quietaménte, in modo quieto: il fiume qui si allarga ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] , che in genere sottintende un nome: la m. sarà non parlarne più (la miglior cosa, la soluzione più saggia; e così: andate a casa, è la m., credete a me, e sim.). Avere la m. (sottint. sorte o sim.), riuscire superiore, vittorioso (il contr. di avere ...
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scopare
v. tr. [dal lat. tardo scopare, der. di scopae «granata» (v. scopa)] (io scópo, ecc.). – 1. Spazzare con la scopa: s. una stanza, la casa; anche assol.: non buttate niente in terra, ho scopato [...] un rapporto sessuale con qualcuno: non vuole s. con il primo che capita (spesso con la particella pron. si: l’ha portata a casa sua e se l’è scopata); con uso assol., avere un rapporto sessuale: lei non conosce i ragazzi di oggi … pensano solo a ...
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ire
v. intr. [lat. īre] (aus. essere). – Verbo difettivo, di uso region. solo nelle forme dell’infinito ire, del part. pass. ito (e quindi anche nei tempi composti), della 2a pers. plur. ite (indic. [...] I donzelli ivano (Carducci). Nell’uso fam. (sempre region., soprattutto tosc.), ire a dormire, ire a casa (più frequente nei tempi composti: è ito a dormire; sarà ito a casa), ecc.; riferito a cose o a fatti: la carne è ita a male; non so com’è ita ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono...
Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati sia sull’aspetto tipologico sia...