spiegato
agg. [part. pass. di spiegare]. – 1. Interamente aperto, disteso: consultava la carta automobilistica tenendola s. sulle ginocchia; volare ad ali s.; procedere a vele s. (anche fig., rapidamente [...] e senza intralci); era il consiglio [=il piano] de’ capitani viniziani non combattere a bandiere s. in luogo aperto con gli inimici (Guicciardini); Quinci spunta per l’aria un vessillo; Quindi un altro ...
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scrittorio1
scrittòrio1 agg. [dal lat. scriptorius, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»], letter. – 1. a. Che è usato per scrivere, che è destinato all’operazione materiale della scrittura: [...] strumenti s. (penna, stilo, ecc., con i quali materialmente si esegue la scrittura); materiale s. (ogni supporto fisico, come carta, pergamena, cera, ecc., su cui si scrive o si scriveva). b. Che riguarda l’attività dello scrivere, e in partic. l’ ...
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devalutazione
devalutazióne s. f. [comp. di de- e valutazione, sul modello del fr. dévalutation]. – In passato, nel linguaggio finanziario, riconoscimento legale dell’avvenuta svalutazione della moneta, [...] effettuato dallo stato mediante l’abolizione del corso forzoso e il ripristino della convertibilità dei biglietti in base a un nuovo rapporto della carta con l’oro. Oggi, sinon. raro di svalutazione. ...
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spiegazzare
(raro spiegacciare) v. tr. [der. di piegare, col pref. s- (nel sign. 6) e con suffisso pegg.]. – Far prendere delle grinze o delle brutte pieghe a fogli o oggetti di carta, a biancheria e [...] indumenti; sgualcire: s. una lettera, le pagine di un libro; vorrei leggere il giornale prima che qualcuno lo spiegazzi tutto; cerca di non s. la biancheria appena stirata; nell’intr. pron., spiegazzarsi, ...
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naibi
nàibi s. m. pl. [dallo spagn. naipe «carta da gioco» in genere, forse dall’arabo nā’ib «luogotenente» (cfr. la voce prec.)], ant. – Nome generico delle carte da gioco: Tu se’ qui, re di naibi o [...] di scacchi? (Pulci). Si chiamò così anche un tipo di carte da gioco per bambini costituite da una serie di figure istruttive, e un gioco pure di carte, di origine araba, a base non figurativa ma numerale. ...
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caricato
agg. [part. pass. di caricare]. – 1. Che ha ricevuto il carico o, più spesso, la carica (nelle varie accezioni del verbo caricare): un battello già c.; un orologio poco c.; seta, carta c.; fucile [...] c. a pallettoni, a lupara; cammina come se fosse c., di persona dai movimenti rigidi, a scatti, come certi giocattoli a molla. In araldica, attributo dello scudo con pezze e figure poste sul campo, e anche ...
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levapunti
s. m. o f. [comp. di levare e punto2]. – Utensile a forma di tenaglia, con bracci a molla, usato per togliere i punti metallici dalla carta; è anche chiamato così (per lo più con funzione appositiva: [...] forbice l., pinza l.) un utensile simile usato in chirurgia per togliere i punti metallici di sutura delle ferite, oggi in genere sostituito da pinze di vario tipo ...
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fotosensibile
fotosensìbile agg. [comp. di foto-1 e sensibile]. – 1. Sensibile alla luce; in partic., di corpo o sostanza o dispositivo le cui caratteristiche fisiche o chimiche siano modificate dall’azione [...] della luce o da radiazioni: materiale f., il materiale fotografico in genere (lastre, pellicole, ecc.); riprodurre su carta fotosensibile. 2. In biologia, riferito a organismi che reagiscono agli stimoli luminosi (v. fototattismo e fototropismo). ...
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triplure
〈triplü′ür〉 s. f., fr. [der. di triple «triplo»]. – Termine con cui vengono indicate le strutture tessili piane caratterizzate dalla proprietà di legarsi, per azione del calore e della pressione, [...] con un’altra struttura piana (tessuto, non tessuto, cuoio, carta), in quanto contengono sostanze o fibre termoplastiche che, sciogliendosi per il calore, fanno da adesivo fra la triplure e l’altra struttura piana. ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, [...] . posto in commercio in soluzione (v. solubile liquido) e usato come ignifugo per il legno, come collante nell’industria della carta, come carica in quella dei saponi, per preparare mastici, smalti, come antipolvere stradale, ecc. b. Fraseologia: la ...
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Chimica e industria
Prodotto industriale fabbricato con sostanze fibrose diverse, ridotte in pasta umida e quindi in fogli sottili e flessibili per vari usi, specialmente per scrivervi, stamparvi o involgere.
Cenni storici
La c. era già fabbricata...
carta
Napoleone Eugenio Adamo
. Il vocabolo è sempre adoperato in accezioni che indicano l'uso cui la c. è destinata. Nel senso di " materiale per scrivere ", " foglio su cui si effettua la scrittura ", ricorre in Cv III IX 14 E per essere...