tiglioso
tiglióso agg. [der. di tiglio, nel sign. 2]. – Che presenta fibre dure e resistenti: un legno t.; frutti t.; carne t., dura, che si mastica male; in senso fig.: spirito t. ed acre (Bacchelli). ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di [...] (a. pasquale), ed è diffusa anche la confezione e la vendita di agnellini di zucchero durante le feste di Pasqua. b. La carne dell’agnello macellato: comprare un a. intero, un chilo d’a., costolette d’a.; o cotta come pietanza: a. arrosto, a. in ...
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agnellone
agnellóne s. m. [accr. di agnello]. – Agnello slattato di età tra i 6 mesi e un anno; in macelleria, carne di agnello di età superiore a un anno. ...
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cotto
còtto agg. e s. m. [part. pass. di cuocere]. – 1. agg. a. Sottoposto a cottura, detto di vivande o altre sostanze: verdura c.; pane ben c.; carne poco c.; rafforzato, cotto stracotto, che ha passato [...] il punto giusto di cottura; anche di terra o argilla che ha subìto l’azione del fuoco nella fornace: terra c. (v. anche terracotta). Locuzioni fig.: non essere né crudo né c., di persona indecisa o priva ...
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iperprotidico
iperprotìdico agg. [comp. di iper- e protidico] (pl. m. -ci). – In dietetica, ricco di proteine: alimenti, sostanze i.; regime alimentare i., basato su largo uso di carne, uova e formaggi, [...] indicato nel trattamento di alcuni stati di malnutrizione ...
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triglia
trìglia s. f. [dal gr. τρίγλα o τρίγλη]. – 1. Nome di due specie di pesci teleostei marini della famiglia mullidi, t. di fango (Mullus barbatus) e t. di scoglio (Mullus surmuletus), caratterizzate [...] specie sono gregarie e vivono sui fondi sabbiosi o melmosi, da 10 a 500 m di profondità. Sono pesci molto pregiati per la carne saporita (t. fritte; t. alla livornese, in umido; t. al cartoccio, arrosto). Di largo uso la locuz. fig. fare l’occhio di ...
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cottura
s. f. [lat. coctūra, der. di coquĕre «cuocere», part. pass. coctus]. – 1. a. Il cuocere e il cuocersi; modo di cuocere; l’essere cotto: la c. della carne, del pesce, del pane, dei legumi; c. [...] dei mattoni, della calcina, del gesso; un’ora di c.; portare a c., a giusto grado di c.; essere, venire a c., al punto in cui un cibo o altro è veramente cotto; di prima c., riferito a vivanda che si cuoce ...
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agnolotto
agnolòtto (o agnellòtto) s. m. [prob. da anellotto, accr. di anello]. – Per lo più al plur., agnolotti o agnellotti, specialità gastronomica di varie regioni italiane, non dissimili dai ravioli, [...] con ripieno di carne tritata e aromi varî; si mangiano come minestra, bolliti nel brodo o più spesso asciutti, conditi con sugo e burro. ...
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cenosarco
s. m. [comp. di ceno-3 e del gr. σάρξ σαρκός «carne»] (pl. -chi). – In zoologia, la parte viva che riunisce tutti i polipi dei cormi degli idrozoi e degli antozoi (detta anche cenènchima o [...] cenosoma); consta di un sistema di tubi che collegano le cavità celenteriche dei varî polipi ...
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partenese
partenése agg. [dal fr. parthenais]. – Della cittadina di Parthenay ‹partënè›, nella Francia occid., dalla quale trae il nome una razza bovina, dal mantello fulvo, atta al traino, e pregiata [...] anche per la produzione del latte e per la carne. ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...