imbudellare
v. tr. [der. di budello] (io imbudèllo, ecc.), non com. – Mettere dentro un budello, insaccare carne tritata per farne salumi. ...
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riscaldato
agg. [part. pass. di riscaldare]. – Di ambienti e sim., scaldato: una stanza, una casa ben riscaldata; fig., eccitato, infervorato: fantasia r.; l’ho visto un po’ r. e ho troncato la discussione. [...] Di bevande e cibi, scaldati nuovamente dopo che si erano raffreddati: il caffè r. è disgustoso; carne, pasta riscaldata; spesso con senso spreg. in varie locuz. fig.: cavolo r., minestra riscaldata, allusive a cosa vecchia che si vorrebbe far passare ...
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vantaggio
vantàggio s. m. [dal fr. ant. avantage, der. del lat. tardo abante «avanti»; cfr. la forma ital. ant. av(v)antaggio]. – 1. Posizione di superiorità, condizione favorevole che uno ha, con proprio [...] di più che il venditore aggiunge sul giusto peso, sulla misura esatta; giunta, contentino: il macellaio mi ha dato questa fetta di carne per v., o di vantaggio. d. Con sign. più ampio, sempre nell’uso tosc., la locuz. di vantaggio, di più, in più ...
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scamone
scamóne s. m. [voce lomb., che significa propriam. «pezza, toppa, taccone»]. – Denominazione milanese e veneta (a Verona) di un taglio di carne bovina appartenente al quarto posteriore, altrove [...] detto pezza, culaccio, culatta, straculo, ecc ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] trovato, cinquanta euro in più); e così: questo mese ho riscosso centocinquanta euro in più rispetto al mese scorso; ho pesato la carne e mi sono accorto che il macellaio mi ha fatto spendere quattro euro in più (o di più). Con lo stesso valore, in ...
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pestare
v. tr. [lat. tardo pĭstare, frequent. di pinsĕre «pestare, pigiare» (part. pass. pistus, in alternanza con pinsus e pinsĭtus)] (io pésto, ecc.). – 1. a. Battere fortemente e più volte, con uno [...] strumento pesante, in modo da ammaccare, frantumare, triturare: p. il pepe nel mortaio; p. la carne sul tagliere; lo speziale ... andava a p. i suoi unguenti nel mortaio (Verga); p. l’uva nel tino, più com. pigiare. b. Per estens., percuotere, ...
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pestata
s. f. [der. di pestare]. – 1. L’atto del pestare, del battere ripetutamente col pestello o altri corpi contundenti: dare una p. al sale, alle acciughe; la carne dopo due o tre p. era ancora dura. [...] 2. a. Colpo dato o ricevuto con la pressione del piede: una p. (di piedi) che m’ha fatto vedere le stelle; attento a non dare qualche p. al gatto. b. fam. tosc. Orma lasciata da chi cammina sul pavimento: ...
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gamboncello
gamboncèllo s. m. [der. di gamba, con doppio suff., accr. e dim.]. – Nome dato in alcune province dell’Italia merid. a tagli di carne bovina corrispondenti al muscolo anteriore (o di spalla) [...] e al muscolo posteriore ...
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imbusecchiare
imbuṡecchiare v. tr. [der. di busecchia] (io imbuṡécchio, ecc.), tosc. – Insaccare carne tritata per farne salsicce, salumi, ecc. Per estens., far mangiare troppo, rimpinzare: non lo imbusecchiate [...] tanto quel ragazzo; anche rifl.: s’imbusecchia fino a scoppiare; e in senso fig.: i. di nozioni; imbusecchiàti di filantropia (Carducci) ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...