sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] al solletico); chi ben dorme non sente le pulci (prov.); sentendosi pungere, s’alzò di scatto; sentiva la lama penetrargli nella carne; di animale: cavallo che sente il freno, che sente il morso, sensibile al freno o al morso, docile. Di sensazioni ...
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mezzaluna
meżżaluna (o mèżża luna) s. f. (pl. meżżelune o mèżże lune). – 1. La figura della luna falcata, cioè illuminata per metà. In partic., l’emblema dell’islamismo, che compare come insegna nella [...] ricurvo, a due manici, col taglio dalla parte convessa, adoperato in cucina per fare il battuto sul tagliere, per tritare carne, cipolla, ecc.; è detto anche lunetta. b. Elemento delle opere difensive rinascimentali, lo stesso che lunetta. c. Riparo ...
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razione
razióne s. f. [dal lat. ratio -onis «calcolo, conto», secondo il modello dello spagn. ración: propr., quello che tocca a ciascuno secondo il computo]. – 1. Porzione di cibo o di altri generi [...] a persone o animali secondo quanto è stato stabilito: le r. che fornisce il collegio sono sufficienti, insufficienti; una r. di carne, di frutta, di vino; ai cavalli dovrà essere distribuita un’abbondante r. di fieno; in usi fig., scherz.: il padre ...
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razza
s. f. [dal fr. ant. haraz «allevamento di cavalli», prob. attraverso un’agglutinazione e falsa deglutinazione dell’articolo: l’arazz, da cui la razz(a)]. – 1. a. In biologia, popolazione o insieme [...] fissati caratteri ereditarî (o combinazioni di essi) tali per cui risultino espresse nel fenotipo le volute caratteristiche produttive (r. da carne, da lana, da latte, ecc., detto per es. di ovini), estetiche o di altro tipo. c. Con riferimento al ...
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cinghiale
(pop. tosc. cignale, ant. cinghiare e cinghiaro) s. m. (f. cinghiala o cinghialéssa, pop. tosc. cignala, tutti poco com.) [lat. (porcus) singularis «porco che vive solitario», incrociato con [...] quasi con certezza, è un piccolo maiale rinselvatichito; il c. verrucoso (Sus verrucosus), vivente a Giava. 2. a. La carne del cinghiale macellato: un cosciotto di c.; spalla di c. in agrodolce; prosciutto, salsicce di cinghiale. b. La pelle conciata ...
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uccelletto
uccellétto s. m. [dim. di uccello]. – Si adopera, come uccellino, per designare genericam. gli uccelli di piccola mole (con valore vezz. più che veramente dim.): quivi s’odono gli u. cantare [...] sugo di pomodoro (è una specialità della cucina fiorentina); uccelletti (e meno com. uccellini) scappati, italianizzazione della denominazione veneta, osei scapai, di una pietanza costituita da involtini di carne variamente ripieni e cotti in umido. ...
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fuso
s. m. [lat. fūsus] (pl. -i, ant. le fusa). – 1. a. Arnese di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate (dette cocche), usato nella filatura per produrre [...] fusi. g. Per lo più al plur., fusi (o anche, più spesso, fuselli), in macelleria e in cucina, il taglio di carne del pollame, costituito dalle cosce senza le sopracosce, che si cuoce in vario modo, anche disossato e ripieno. 3. Con accezioni partic ...
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possibile
possìbile agg. [dal lat. possibĭlis, der. di posse «potere»]. – 1. a. In senso assoluto e oggettivo, detto di tutto ciò che può esistere in quanto non contraddice alle leggi generali dell’essere, [...] genericam. a si può: è p. essere così crudeli?; è p. dire di più?; analogam., non è p., non si può, non si riesce: questa carne è così dura che non è p. masticarla; non è p. uscire con questa pioggia; preceduta da un compl. di termine, mi è p., non ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...