cibare
v. tr. [dal lat. cibare, der. di cibus «cibo»]. – 1. Dar da mangiare, nutrire: il c. gli ammalati, quando il bisogno lo ricerca, è cosa salutevole (Varchi); più com. in senso fig.: c. di promesse, [...] Ma qui m’attendi, e lo spirito lasso Conforta e ciba di speranza buona (Dante). 2. rifl. Nutrirsi, mangiare: cibarsi di carne, di latticinî; cibarsi abbondantemente, moderatamente; in senso fig.: Messo t’ho innanzi: omai per te ti ciba, noto verso di ...
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sfrigolare
v. intr. [der. del tema di friggere] (io sfrìgolo, ecc.; aus. avere, ma i tempi comp. sono rari). – Lo stesso, ma più espressivo, di sfriggere, crepitare, scoppiettare al fuoco: le patate [...] componimento, «Creature» in Myricae, aveva scritto qualche verso prima Il bricco versa e sfrigge); sorvegliando la cottura della carne che sfrigolava sulle braci appetitosa (Bacchelli); al centro ardeva un fuoco su cui un soldato faceva rotare una ...
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suino1
süino1 agg. [dal lat. suinus, der. di sus suis «maiale»]. – Di maiale, di porco: allevamento s.; macellazione s.; carne s.; patologia suina. ...
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frizzare
friżżare v. intr. [lat. *frictiare, der. di frictus, part. pass. di frigĕre «friggere» e anche di fricare «fregare»] (aus. avere). – 1. a. Dare la sensazione più o meno dolorosa di molte e sottili [...] punture, come fanno, per es., l’aceto o altre sostanze acri sulla carne viva: il dito, la ferita mi frizza; senti come frizza quest’aria di montagna!; anche fig.: quelle parole frizzavano sull’animo della poveretta, come lo scorrere d’una mano ruvida ...
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porcinello
porcinèllo s. m. (o porcinèlla s. f.) [dim. di porcino]. – Fungo simile al porcino (Boletus griseus, sinon. B. scaber), ma più piccolo e snello, comune nei boschi di latifoglle: ha cappello [...] apprezzato del porcino, perché annerisce alla cottura. P. rosso, fungo (Boletus rufus) che vive tipicamente nei pioppeti, con cappello da arancio a rosso mattone, la cui carne assume all’aria un colore molto variabile (verde, blu, rosso, violetto). ...
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porco
pòrco s. m. [lat. pŏrcŭs] (pl. m. -ci). – 1. a. (f. -a) Nome pop. del maiale domestico (v. maiale): allevare, ingrassare il p.; un branco di porci; il p. grufola nel trogolo; fig., gettare le perle [...] (reminiscenza evangelica, da Matteo 7, 6: neque mittatis margaritas vestras ante porcos ne forte conculcent eas pedibus suis). b. La carne del maiale macellato: un chilo di p.; il grasso del p.; p. salato, insaccato (più com., in questo senso, maiale ...
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sfruttare
v. tr. [der. di frutto, col pref. s- (nel sign. 4)]. – 1. a. Ricavare da un bene naturale il maggior frutto possibile: questo terreno non è coltivato razionalmente, potrebbe essere sfruttato [...] . ◆ Part. pass. sfruttato, anche come agg. nei varî sign. del verbo: un terreno non ben sfruttato, eccessivamente sfruttato; carne sfruttata, che ha perso le sue migliori qualità dopo essere stata bollita per farne brodo; spazio non sfruttato; una ...
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frollatura
s. f. [der. di frollare]. – Operazione di stagionatura delle carni macellate, che ha lo scopo di renderle più tenere e saporite; si effettua normalmente a temperatura moderata (da 15 a 20 [...] °C) e in ambiente a media umidità, per un tempo che va da uno a tre giorni secondo il tipo di carne. ...
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frollo
fròllo agg. [etimo incerto]. – 1. a. Riferito alla carne di animale macellato, e alla selvaggina, che ha perso la tigliosità, e talora anche la freschezza, in seguito a stagionatura o per essere [...] passato alquanto tempo da quando l’animale è stato ucciso: una bistecca poco f. e perciò un po’ dura a masticare; una beccaccia ben frolla. b. fig. Di persone, snervato, svigorito, privo di energia: un ...
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bocconcino
s. m. [dim. di boccone2]. – 1. Piccolo boccone: b. di carne, di pane, ecc.; in partic., nell’uso region., piccola mozzarella, e, a Roma, pallina di ricotta impastata, infarinata e fritta; [...] al plur., spezzatino: bocconcini di vitella, bocconcini alla finanziera. Per estens., piccola quantità in genere: un b. di gesso, un b. di tempo, ecc. Fig., cibo squisito, delicatezza: m’ha fatto gustare ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...