per angusta ad augusta
(lat. «per vie anguste [cioè difficili] ad auguste cose»). – Motto gentilizio del margravio Ernesto di Brandeburgo († 1642), menzionato da Victor Hugo nel IV atto dell’Ernani come [...] parola d’ordine dei congiurati contro CarloV; l’espressione è talvolta presente nell’uso com. (anche nella forma ad augusta per angusta), per significare che i grandi risultati si raggiungono solo superando difficoltà d’ogni genere. ...
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augustano
agg. – 1. Relativo alla città tedesca di Augusta (ted. Augsburg): confessione a. (o di Augusta), la redazione degli articoli fondamentali della dottrina luterana, eseguita da Melantone nel [...] 1530, così chiamata perché servì come testo alla dieta indetta da CarloV ad Augusta nello stesso anno. 2. Della città di Aosta (il cui nome lat. era Augusta Praetoria): Carta a. (o aostana), tipo di documento cancelleresco della città di Aosta (nei ...
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mensuale
mensüale agg. e s. m. [dal lat. tardo mensualis, der. di mensis «mese»]. – 1. agg. Sinon., oggi raro, di mensile. 2. s. m. In passato, tributo riscosso ogni mese, inizialmente con carattere [...] straordinario, in seguito stabile; furono tali, per es., la tassa imposta nel Milanese da Filippo Maria Visconti nel 1426 e quella che vi fu introdotta, inizialmente a sostegno delle spese belliche, da CarloV nel 1536. ...
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non plus ultra
(lat. «non più oltre»). – Iscrizione posta, secondo la tradizione, sulle colonne d’Ercole e divenuta poi motto proverbiale; da essa CarloV trasse il motto per una delle sue imprese, in [...] cui figuravano due colonne legate da una fascia con su scritto plus ultra. Nel linguaggio com. l’espressione è usata come s. m. per indicare (talora ironicam.) il limite estremo che si può raggiungere: ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] che si considera usualmente nello studio della logica matematica (v. anche proposizione: calcolo delle proposizioni). 3. In grammatica con un sostantivo o un aggettivo (per es., «Carlo è giornalista», «tutti sembrano lieti»); aggettivo, participio, ...
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plorare
v. intr. e tr. [dal lat. plorare] (io plòro, ecc.), poet. – 1. intr. (aus. avere) Piangere, lamentarsi: amorose vespe Mi pungon sì che ’nfin qua il sento e ploro (Petrarca); Anco ogni giorno [...] , piangere una persona morta: Guglielmo fu, cui quella terra plora Che piagne Carlo e Federigo vivo (Dante); Ploravan tutte l’ancor vivo Ettorre ... le dolorose (V. Monti). ◆ Part. pres. plorante, per lo più come agg., letter., piangente, lamentoso ...
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annettere
annèttere v. tr. [dal lat. annectĕre, comp. di ad- e nectĕre «congiungere, intrecciare»] (pass. rem. annettéi, meno com. annèssi, annettésti, ecc.; part. pass. annèsso). – 1. a. Congiungere, [...] ; il credito della sua famiglia, il nome stesso, a cui Carlo aveva quasi annessa nelle menti un’idea di santità e di preminenza annessione; spesso eufem. per indicare occupazione, conquista. ◆ Part. pass. annèsso, anche come agg. e s. m. (v. la voce). ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche [...] , m. cuore; scherz., m. lombi, da un noto passo del Parini (v. lombo, n. 1). Come titolo di ossequio, o appellativo, di re e il Magnanimo, Alfonso V (1396-1458), re di Aragona, conte di Catalogna e re di Napoli; principe m., Carlo Alberto di Savoia- ...
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stratificare
v. tr. [dal lat. degli alchimisti stratificare, der. di stratum «strato»] (io stratìfico, tu stratìfichi, ecc.). – Disporre a strati, per lo più orizzontali; nell’intr. pron., stratificarsi, [...] strati, anche in senso fig.: esperienze che si stratificano nella coscienza; culture diverse che si sono stratificate in un territorio; il loro odio ... si andava accumulando e stratificando (Carlo Sgorlon). ◆ Part. pass. stratificato, anche come agg ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] da una fricativa labiale o un’esplosiva più una liquida (f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l oppure da r), es. il plettro, il per il masch. resta d’uso solo regionale (settentr. il Carlo), anche in unione col cognome (il Giuseppe Rossi). Quando il ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia), divenne a soli...
Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò al posto del padre caduto prigioniero degli...