cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste [...] per essere consumata in piedi. (Carlo Petrini, Stampa, 1° dicembre 2001, Tuttolibri, p. 6) • i giovani, saturi di Mc Donald scelte di vita. (Daniela Gambino, Repubblica, 11 aprile 2007, Palermo, p. I).
Composto dal s. m. cibo, dalla prep. di e dal s. ...
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cibo funzionale
loc. s.le m. Le sostanze alimentari, perlopiù geneticamente modificate, che soddisfano i criteri di un’alimentazione sana, favorendo il benessere dell’organismo e contrastandone i processi [...] questi cibi «funzionali»? Lo abbiamo chiesto al professor Carlo Cannella, direttore dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione dell e Claudia Cirillo, Repubblica, 23 febbraio 2008, Palermo, p. I).
Composto dal s. m. cibo e dall’agg. funzionale, ...
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cibrido
s. m. Organismo ibrido cellulare transmitocondriale, nel quale il nucleo di una cellula umana viene inserito nell’ovocita animale svuotato quasi completamente del suo patrimonio genetico. ◆ «Non [...] parlerei di chimere uomo-animale -- commenta Carlo Alberto Redi dell’Università di Pavia -- ma piuttosto di di Dna umano, ma contengono, nel citoplasma, materiale genetico (cioè i mitocondri) che deriva sia dall’animale sia dall’uomo». (Adriana ...
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ruiniano
s. m. e agg. Sostenitore del cardinale Camillo Ruini, già presidente della Conferenza episcopale italiana; di Camillo Ruini. ◆ visto che si è fatto cenno al dialogo con la «cultura laica», devo [...] terreno di conquista. […] Nell’Udc di [Rocco] Buttiglione, [Carlo] Giovanardi e [Luca] Volonté, il cardinale ha giocato sul dal nome proprio (Camillo) Ruini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 19 ottobre 1991, p. ...
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voto elettronico
loc. s.le m. Voto elettorale espresso mediante tecnologie elettroniche. ◆ L’introduzione del voto elettronico «è una delle condizioni che porremo, per qualsiasi legge elettorale», annuncia [...] , il voto elettronico resta tra le cose «da fare». « I tempi non sono maturi – spiega Mario Pelosi, capo dipartimento del per l’Innovazione e le tecnologie – i cittadini non lo avrebbero accettato». (Antonio Carlo Larizza, Sole 24 Ore, 9 febbraio ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno [...] sorridere imperterrito in Piazza Tien An Men. L’hanno capito i cinesi, ma da noi lo deve capire soprattutto «il a dirigere l’Ente porto o il «Carlo Felice». «Fandonie. E poi, visti i rapporti col sindaco Marta Vincenzi...», ironizza qualcuno del ...
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clandestinizzato
p. pass. e agg. Costretto alla clandestinità. ◆ E come reagiranno i «veri» referendari? «Lanciando nuovi referendum, battendoci per i diritti civili, politici e umani. Cioè, come sempre, [...] di ricerca scientifica. (Federica Re David, Messaggero, 21 febbraio 2006, p. 8, Politica).
Derivato dall’agg. clandestino con l’aggiunta del suffisso -izzato.
Già attestato nella Repubblica del 7 febbraio 1988, p. 18, Cronaca (Carlo Chianura). ...
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forno
fórno s. m. [lat. fŭrnus, affine a formus «caldo»]. – 1. a. Costruzione in muratura a volta, con apertura semicircolare o rettangolare (detta bocca), che viene scaldata con fascine accese o elettricamente [...] al plur., la terapia stessa e le singole applicazioni: fare i f.; prescrivere dieci forni. 5. fig. a. In similitudini sembrava di sentire i muri che scricchiolavano, si disgregavano lentamente sotto la pressione del caldo (Andrea De Carlo). b. Con ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora [...] di personaggi che eccelsero su altri di ugual nome, o che comunque ebbero grande fama: Alessandro M.; Pompeo M.; Carlo M.; Leone M. (Leone I, santo, papa dal 590 al 604), Alberto M. (filosofo e teologo del sec. 13°); e nella denominazione M. Grecia ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano [...] Carlo Castelli) scritta contro il papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), che durante il suo pontificato (1623-1644) spogliò il Pantheon dei suoi bronzi per fare cannoni e per ornare le colonne e il baldacchino dell’altare maggiore di San Pietro. La ...
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Figlio (Persenbeug 1887 - Funchal, Madera, 1922) dell'arciduca Ottone (della casa d'Asburgo-Lorena) e di Maria Giuseppa di Sassonia, nel 1911 sposò Zita di Borbone, figlia di Roberto, ultimo duca di Parma, e visse lontano dal trono, in guarnigioni...
Secondogenito (Dumferline, Scozia, 1600 - Londra 1649) di Giacomo I Stuart, successe al padre nel 1625 e nello stesso anno sposò Enrichetta Maria figlia di Enrico IV di Francia. Appena salito al trono dovette affrontare l'ostilità del parlamento,...