articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] da una fricativa labiale o un’esplosiva più una liquida (f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l oppure da r), es. il plettro, il per il masch. resta d’uso solo regionale (settentr. il Carlo), anche in unione col cognome (il Giuseppe Rossi). Quando il ...
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gesso
gèsso s. m. [lat. gypsum, dal gr. γύψος]. – 1. Minerale monoclino, solfato di calcio biidrato, limpido e incolore se puro, con struttura molto varia: a grandi cristalli con perfetta sfaldabilità [...] coloranti, con il quale si scrive sulla lavagna e altrove: a Carlo re di Francia fu licito pigliare la Italia col g. (celebre a gesso, altro nome, oggi meno com., della carta patinata (v. patinato). 3. Opera d’arte modellata e riprodotta in gesso: ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] T. alla Scala di Milano, il T. Regio di Torino, il T. San Carlo di Napoli, il T. La Fenice di Venezia. Di più recente istituzione è il spettatore piuttosto che le sue emozioni. Per il t. totale, v. totale. 4. T. ottico, nome di un apparecchio della ...
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chiarire
v. tr. e intr. [der. di chiaro] (io chiarisco, tu chiarisci, ecc.). – 1. tr. a. Rendere chiaro o più chiaro, schiarire: ch. un disegno (dandogli i chiari), ch. le tinte, ch. lo sfondo; di liquidi [...] togliere di dubbio, o informare, rendere certo: poi che Carlo tuo, bella Clemenza, M’ebbe chiarito, mi narrò li (Leopardi). ◆ Part. pass. chiarito, reso chiaro, limpido (contr. di intorbidato); anche come agg., nella lingua poet. ant. (v. la voce). ...
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giacca
s. f. [dal fr. jaque «giaco»]. – Indumento per uomo o per donna, generalmente di stoffa, ma anche di pelle, di lana a maglia, e sim., che ricopre la parte superiore del corpo fin sotto la vita, [...] viola su toraci larghi e lunghi in modo inutile (Andrea De Carlo); g. a vento, di tela impermeabile, o di tessuto poliestere m.; spreg. giaccùccia; accr. giaccóna e giaccóne m. (v. la voce); pegg. giaccàccia. V. anche giacchetta e giacchetto1. ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] corrente; non puntata, indica in fisica delle particelle un sapore di quark (v. charm) e, in misure di frequenza, è simbolo del ciclo (per di nomi proprî personali che cominciano con questa consonante (Carlo, Cesare, ecc.); senza punto, C è sigla ...
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istruzione
istruzióne (ant. instruzióne) s. f. [dal lat. instructio -onis, der. di instruĕre: v. istruire]. – 1. a. L’attività, l’opera svolta per istruire attraverso l’insegnamento (o anche, in qualche [...] di un calcolatore elettronico, lo stesso che informazione al secondo (v. informazione, n. 3 c). d. Scrittura, in genere breve In che stato, in che termine si trove E Francia e Carlo, instruzion vera ebbe (Ariosto). 3. Nel processo civile, l’attività ...
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promuovere
promuòvere (pop. o letter. promòvere) v. tr. [dal lat. promovēre, comp. di pro-1 e movēre «muovere»; propr. «muovere avanti»] (coniug. come muovere). – 1. a. Far avanzare, far progredire; [...] ant. Sollecitare, spingere: dovendone in Toscana venire con messer Carlo Senzaterra ... da papa Bonifazio addomandato e al venir promosso adattamento del motto lat. promoveatur ut amoveatur (v.). Nelle scuole, dare il passaggio alla classe ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] Cristo; comunione sotto le due specie, cioè con l’ostia e col vino, v. comunione, n. 3 a. Nelle locuz. sotto specie di, in specie di binomia latina (istituita nel 1753 dal naturalista svedese Carlo Linneo): ogni denominazione è costituita da due nomi ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] rifiutare ogni conoscenza presentatasi come controvertibile (dubbio metodico: v. metodico), assume come regole «per ben condurre migliore approssimazione. Nel calcolo delle probabilità, m. Monte Carlo (dal nome della città monegasca, sede di un casinò ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia), divenne a soli...
Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò al posto del padre caduto prigioniero degli...