regalismo
s. m. [dallo spagn. regalismo, der. del lat. regalis «regale1»]. – Nella Spagna del sec. 18°, e in partic. durante il regno di Carlo III (1759-1788), la dottrina che affermava il predominio [...] dei poteri e privilegi regali, soprattutto nei rapporti tra lo Stato e la Chiesa, concepiti nel senso di giurisdizionalismo (v.). ...
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agnello
agnèllo s. m. (f. -a) [lat. agnĕllus, dim. di agnus «agnello»]. – 1. a. Il nato della pecora, fino a un anno d’età: il belato dell’a.; la favola del lupo e dell’a.; è simbolo di timidezza e di [...] parisis, coniata dai re di Francia, da Filippo il Bello a Carlo VII; ebbe larga diffusione, e fu imitata negli stati confinanti. ◆ da pelli di agnelli di Persia uccisi subito dopo la nascita), meno com. agnellétto; accr. agnellóne (v.), agnellòtto. ...
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abdicare
v. tr. e intr. [dal lat. abdicare, comp. di ab «da» e dicare «consacrare»] (io àbdico, tu àbdichi, ecc.; aus. avere). – 1. A. al trono (meno com. il trono), o assol. a., rinunciare volontariamente [...] al potere sovrano: Carlo Alberto abdicò il 23 marzo 1849. 2. estens. a. Rinunciare, formalmente o no, a qualche cosa: a. a una eredità, a una carica, a un proprio diritto (ant. anche a. un diritto); sottrarsi, venir meno a: a. ai proprî doveri. b. ...
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partenza
partènza s. f. [der. di partire]. – 1. Il fatto e il momento di partire: a. Di persona (o gruppo di persone) che si allontana per un tempo più o meno lungo da un luogo: partenza in treno, in [...] a singoli concorrenti riguardo allo scatto iniziale, ecc.); p. all’americana (v. americano, n. 1 b). Nel nuoto, il sistema di tuffarsi di p. per scoprire cosa interessava a me (Andrea De Carlo); mi accorgo d’avere divagato, torniamo perciò al punto ...
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lavacro
s. m. [dal lat. tardo lavacrum, der. di lavare «lavare»]. – 1. letter. a. Recipiente, luogo dove bagnarsi, e anche il liquido che vi è contenuto: i caldi l. t’apparecchia La mia bionda Ecamede [...] (V. Monti). b. non com. Atto, operazione del lavare, del lavarsi; fig., purificazione: sottomettersi al giudicio e al l. della confessione (Cavalca); santo l., il battesimo e, in senso concr., il fonte battesimale: Carlo dal salutifero lavacro Con ...
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bacio collettivo
loc. s.le m. Bacio di gruppo, che numerose coppie si scambiano simultaneamente e con volontà unitaria, come forma di manifestazione pubblica. ◆ Avevano annunciato un bacio collettivo [...] con i compagni minacciati di sospensione dalla preside. Al «Carlo Rosselli» di Genova, invece, non è successo niente. bacio e dall’agg. collettivo.
Già attestato nel Corriere della sera del 25 febbraio 1999, p. 48, Cronaca di Roma.
V. anche kiss-in. ...
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tristellato
p. pass. e agg. Segnalato con tre stelle in una guida gastronomica. ◆ L’alta cucina, quando raggiunge livelli assoluti di qualità e genialità, porta sempre con sé un insieme di connotazioni [...] estinzione e fiori commestibili la sua caratteristica distintiva. (Carlo Petrini, Stampa, 2 giugno 2001, Tuttolibri, aprile 1993, p. 16, Società e Cultura (Edoardo Raspelli).
V. anche bistellato, monostellato, pluristellare, pluristellato, stellato. ...
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barivecchiano
s. m. e agg. Chi è nato o vive nella Bari Vecchia; relativo, nativo o abitante della Bari Vecchia. ◆ Tutto cambia e niente cambia, nel nodo di stradine barivecchiane. (Paolo Berizzi, Repubblica, [...] di più e che naturalmente non sono abitate dai «barivecchiani». (Carlo Vulpio, Corriere della sera, 19 giugno 2004, p. 15) Gazzetta del Mezzogiorno, 13 gennaio 2006, Bari, p. V).
Derivato dal toponimo Barivecchia (centro storico della città di Bari ...
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benignata
s. f. (iron.) Trovata o atteggiamento satirico tipici dell’attore e regista Roberto Benigni. ◆ «è sicuramente un bel film - commenta Roberta, studentessa, 15 anni - ma mi aspettavo di vedere [...] qualche “benignata” e invece è proprio la storia di Pinocchio, così come l’ha scritta [Carlo] Collodi». (Titti Tummino, Repubblica, 12 ottobre 2002, Bari, p. V) • Ma quanto costerebbe questa «benignata» targata Rai? A rivelarlo è l’ex ministro delle ...
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reliquiario
reliquiàrio (pop. reliquàrio) s. m. [dal lat. tardo reliquiarium, der. di reliquiae: v. reliquia]. – Custodia di grandezza, forma e materiali varî (urne, cofanetti, teche, ampolle, stoffe, [...] ecc.), destinata a contenere una o più reliquie di santi e martiri: un r. d’argento, d’avorio, di legno, di cristallo; r. bizantini, romanici, gotici, moderni; il r. del duomo di Milano contenente in vista il corpo di s. Carlo. TAV. ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia), divenne a soli...
Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò al posto del padre caduto prigioniero degli...