miro
agg. [dal lat. mirus], letter. – Ammirabile, meraviglioso, degno di grandissima ammirazione: In questo m. e angelico templo (Dante); m. bellezza (Boccaccio); La mira Madre in poveri Panni il Figliol [...] compose (Manzoni); da la mira visïon percossa (Carducci). ...
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balia
balìa s. f. [dal fr. antico baillie; v. balì, balivo]. – 1. Potestà assoluta, signoria, autorità: quelli spirti Che purgan sé sotto la tua b. (Dante); il popolo ... invocava di quando in quando [...] la b. di un re o di un signore (Carducci). È voce di uso comune soprattutto nella locuz. in balìa di, che equivale a «in potere, alla mercé di»: avere, tenere in propria b.; mettersi, darsi in b. di qualcuno; una popolazione datagli in cura, o ...
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aspettanza
s. f. [der. di aspettare], letter. – Aspettazione, attesa: un mormorio D’assenso di preghiere e d’aspettanza Levossi intorno (Carducci). ...
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mirteo
mìrteo agg. [dal lat. myrteus], poet. – Di mirto: corona m.; escono errando Fra l’ombre e i raggi fuor d’un m. bosco Due tortorelle (Foscolo). Dagli antichi Romani la parola fu usata anche per [...] scuro, indeterminato, simile a quello della bacca del mirto, con riferimento ai capelli oppure al pelame equino: Vide ... stillar la mirtea Chioma rugiade assire (Carducci, che si rifà a un verso di Tibullo: «Stillabat Syrio myrtea rore coma»). ...
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fiammeo
fiàmmeo agg. [dal lat. flammeus], poet. – Di fiamma, fiammeggiante: i fiammei Occhi sbarra (Carducci, detto del treno); Si dilegua ne’ f. orizzonti (D’Annunzio). ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] v. chiara, limpida o gutturale, nasale, roca, con riferimento al timbro e alla risonanza; È la sua v. come tuon di maggio (Carducci); articolare, emettere, mandare fuori la v. (nell’uso ant. anche muovere la v.: Sì tosto come il vento a noi li piega ...
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cucciare
v. intr. [dal fr. coucher, che è il lat. collocare; cfr. l’ital. coricare] (io cùccio, ecc.; aus. essere), non com. – Accucciarsi, starsene accovacciato, del cane e per estens. scherz. di persone [...] che se ne stanno a letto: a piè de’ pagliai cucciano i cani (Carducci); cuccia là!, cuccia via!, per ordinare al cane di accucciarsi, di non muoversi. Più com. l’intr. pron. cucciarsi (che è la forma esclusiva per i tempi composti), riferito al cane ...
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mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba [...] degli impegni mi impedisce di partecipare alla cerimonia; scrivo breve e in fretta per la m. delle cose che ho a fare (Carducci). c. Importanza, o peso, gravità: lavoro, opera, impresa di grande mole. Con sign. affine: Di sì gravoso affar, di sì gran ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] , rammaricarsi: La sposa ecco di Tereo Canta tra i verdi rami, Né par che ormai del barbaro Marito si richiami (Carducci). ◆ Part. pass. richiamato, anche come agg. (i soldati richiamati) o sost. (i richiamati), i militari in congedo che sono stati ...
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CARDUCCI Paese della Maremma toscana (prov. di Livorno), posto su un'altura, a 194 m. s. m., a 6 km. dalla costa, con 2600 ab. Il comune (141,47 kmq.) conta 7906 ab. Il suo territorio fu dominio feudale dei conti della Gherardesca che tuttora...
Patriota (Capaccio, Salerno, 1804 - presso Acquafredda, Salerno, 1848); nel genn. 1848 organizzò a Torchiara (Salerno) un moto diretto a ottenere la costituzione, che si estese a tutto il Cilento. Raggiunto presto lo scopo, il C. fu eletto deputato,...