incardinare
v. tr. [der. di cardine; nel sign. 2, dal lat. tardo incardinare, der. di cardo -dĭnis «cardine»] (io incàrdino, ecc.). – 1. Raro nel sign. proprio di porre sui cardini. Più com. in senso [...] fig., porre i fondamenti di qualche cosa: i. un processo, porne i capisaldi, chiamando le parti, nominando i difensori, ecc.; anche come intr. pron., incardinarsi, imperniarsi, poggiare solidamente: un’educazione ...
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calcatreppola
calcatréppola s. f. (o calcatréppolo s. m.; anche cacatréppola, calcatréppa, calcatrippa, ecc.) [etimo incerto]. – Nome di varie piante spinose: a. Erba bienne della famiglia composite [...] b. Sinon. di spino giallo (Centaurea solstitialis). c. Erba rizomatosa della famiglia ombrellifere (Eryngium campestre), simile a un cardo, alta fino a ½ m, con capolini di fiori biancastri, comune nei luoghi aridi dell’Europa e del Mediterraneo, in ...
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atrattile
atràttile s. m. [dal lat. atracty̆lis, gr. ἀτρακτυλίς, nome di un’erba spinosa]. – 1. Pianta annua (Picnomon acarna), simile a un cardo, tomentosa, con margine delle foglie terminante in lunghe [...] spine gialle, fiori rosei, tipica dei luoghi sterili e coltivati della regione mediterranea. 2. Genere di piante erbacee delle composite tubuliflore (Atractylis), con una quindicina di specie del Mediterraneo, ...
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cimare
v. tr. [der. di cima]. – Togliere la cima: c. le piante, svettarle o anche potarne le cime dei rami laterali; c. i capelli, spuntarli; c. il panno, radere allo stesso livello il pelo del panno: [...] S’io cimo ’l panno, e tu vi freghi el cardo (Angiolieri). Anche mangiare, rodere la cima: la capra cimava gli steli. ...
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labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, [...] , dalla misura normale del libro intonso, specialmente se stampato su carta a mano. 4. Labbro di Venere: nome tosc. della pianta cardo dei lanaioli. 5. Labbri d’asino: nome tosc. di varie piante del genere verbasco. ◆ Dim. e vezz. labbrétto, labbrino ...
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dipsaco
dìpsaco s. m. [lat. scient. Dipsacus, dal lat. class. dipsăcus, gr. δίψακος] (pl. -ci). – Genere di piante dipsacacee con 15-20 specie dell’Europa mediterranea e dell’India; vi appartengono il [...] cardo dei lanaioli (Dipsacus sativus) e lo scardaccio o scardaccione (D. fullonum), comuni nei luoghi umidi e argillosi. ...
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gobbo3
gòbbo3 s. m. [dall’agg. gobbo1]. – 1. Nome, usato per lo più al plur., con cui sono indicati i getti laterali del carciofo che vengono incurvati (di qui il nome) e interrati perché si inteneriscano [...] e si imbianchino le coste delle foglie. 2. Nome region. del cardo commestibile o cardone. ...
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testicardini
testicàrdini s. m. pl. [lat. scient. Testicardines, comp. del lat. testa «guscio, vaso di terracotta» e cardo -ĭnis «cardine»]. – In zoologia, sottoclasse dei brachiopodi (indicata anche [...] col nome di articolati), animali marini che vivono attaccati agli scogli o infossati nella sabbia, caratterizzati da una conchiglia a valve convesse e dissimili costituita essenzialmente da carbonato di ...
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ecardini
ecàrdini s. m. pl. [lat. scient. Ecardines, comp. (sul modello del lat. ecaudis «senza coda») di e- e del lat. cardo -dĭnis «cardine»]. – In zoologia, classe dei brachiopodi (indicata anche [...] con il nome di inarticolati), che comprende animali marini caratterizzati dalla conchiglia povera di calcare, priva di cerniera e di apparato brachiale, e dall’intestino provvisto di apertura anale (si ...
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bella donna
bèlla dònna locuz. usata come s. f. – Insetto lepidottero, detto anche vanessa del cardo (lat. scient. Vanessa cardui), diffuso in tutto il mondo; è una farfalla che depone le uova su numerose [...] piante, soprattutto composite, nelle cui foglie le larve trovano riparo e nutrimento ...
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Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice: appartengono in maggioranza a generi diversi delle Asteracee (Carduus, Carlina, Centaurea, Cirsium, Cnicus, Cynara, Echinops, Galactites, Onopordum, Scolymus, Silybum...
Con questo nome s'indica il Silybum marianum Gaertn., pianta della famiglia Composte molto simile a specie del genere Carduus a cui Linneo l'aveva infatti riferiio; ha le foglie ampie sinuato-dentate, spinose e i capolini grandi globosi a fioti...