piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] lato del libro corrispondente al margine inferiore delle carte, detto anche taglio di piede. e. In tipografia, la base inferiore di un caratteretipografico, opposta all’occhio; è spesso munito di un incavo (canale) nelle lettere molto grandi. f. In ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo [...] la diffusione di notizie, evitando o limitando i commenti, spec. di carattere politico; s. riservata, non destinata alla vendita ma all’uso per la stampa manuale, e precisamente al torchio tipografico (che utilizza matrici a rilievo), al torchio ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] ladro, di pernice, di pulce, nomi di alcuni tipi di minestra da brodo. f. Occhio di mosca, altro nome del caratteretipografico diamante, con allusione alla sua piccolezza. g. Foro o apertura ricavata a varî scopi in diversi oggetti; per es., il foro ...
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elzeviro
elżeviro agg. e s. m. [dal nome dei tipografi olandesi Elzevier]. – 1. Il carattere da stampa usato dagli Elzevier ad Amsterdam (v. elzeviriano): è un tipo di carattere latino dall’occhio assai [...] edizioni elzeviriane. 3. Articolo di fondo della pagina letteraria di un giornale, generalmente di argomento culturale, di critica, di saggistica, o anche con prose d’arte, così chiamato per il caratteretipografico in cui un tempo veniva stampato. ...
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bastone
bastóne s. m. [lat. *basto -onis]. – 1. a. Ramo sgrossato, della lunghezza di circa 1 metro e di grossezza tale che si possa ben afferrare con la mano, impiegato per usi diversi, ma soprattutto [...] Giacobbe, secondo il racconto del Genesi 30, 25-43, si arricchì a dismisura di pecore e capre. 10. Carattere (a) bastone, caratteretipografico senza chiaroscuri e senza filetti, nel quale il segno è tutto di uniforme grossezza. 11. Al plur., bastoni ...
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sinibaldi
agg. e s. m. – Carattere s. (o assol. sinibaldi s. m.), caratteretipografico, così denominato perché ricavato dalla scrittura di un codice del calligrafo Antonio Sinibaldi (seconda metà del [...] sec. 15°), e detto anche umanistico: è carattere di tratto grave, con le code e le aste molto prolungate, particolarm. eleganti nei corpi grandi. ...
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grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi [...] , fiori, frutti intrecciati in forme capricciose e bizzarre. Anche, nome di un caratteretipografico di fantasia, con asta di spessore uniforme, derivato dal carattere etrusco. ◆ Avv. grottescaménte, in modo grottesco, cioè ridicolo e paradossale: si ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. [...] o sviluppata in ciascun articolo, e che di norma viene stampata all’inizio dell’articolo stesso, messa in rilievo con caratteretipografico speciale: un dizionario ricco di oltre 200.000 e.; sottolineare l’e.; gli e. vanno stampati in neretto. 3. In ...
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Fraktur
〈fraktùur〉 s. f., ted. [dal lat. fractura «frattura», quindi «scrittura spezzata, angolosa»]. – Nome ted. di una delle forme più diffuse del carattere gotico, manuale e tipografico, sviluppatasi [...] , nel 1471), rispetto al quale ha assunto, sotto l’influsso del gusto barocco, linee più sinuose e complesse, diversificandosi ancor più dal carattere noto come Textur (v.). ◆ Nella storia della stampa è usata anche la denominazione latina fractura. ...
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asta
s. f. [lat. hasta]. – 1. a. Bastone di legno, o anche di altra materia, più o meno grosso e lungo, ma comunque diritto e liscio, destinato a varî usi e in partic. a reggere qualche cosa o sulla [...] p e q; in senso più ampio, e più tecnico, si denomina asta tutto il tratto in rilievo che costituisce l’occhio del caratteretipografico a cui dà la particolare configurazione di lettera alfabetica o d’altro segno di stampa (e forza d’a. è detta la ...
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Carattere tipografico copiato dai modelli calligrafici eseguiti da Ferdinando Ruano (16° sec.), calligrafo presso la Biblioteca Vaticana. Il minuscolo è di tipo cancelleresco, il maiuscolo di tipo romano.
Carattere tipografico in cui il segno grafico dell’occhio non è pieno ma sostituito da una linea sottile che ne segue il profilo, lasciando bianco l’interno del tratto.