lunetta
lunétta s. f. [dim. di luna]. – 1. a. In architettura, la porzione di parete verticale di chiusura di una volta (a botte, a crociera o a vela) compresa tra la volta stessa e il suo piano d’imposta, [...] la sua posizione e disposizione ritmica, offre in genere buone possibilità di decorazione: le l. di Michelangelo nella Cappella Sistina. b. Finestra di forma semicircolare, di solito sovrapposta a una porta. 2. Nelle fortificazioni del Rinascimento ...
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famedio
famèdio s. m. [comp. del lat. fama «fama» e aedes «tempio»; cfr. cavedio]. – Tempio funerario, per lo più con caratteristiche di piccola chiesa o cappella, che nei cimiteri e negli ossarî moderni [...] o in altri luoghi dedicati alla memoria dei defunti ha funzione celebrativa ed è destinato a luogo di sepoltura spec. di personaggi di rilievo: il f. del cimitero monumentale di Milano; il f. di Mantova ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] a quella che dovrebbe esser fatta o che sarebbe desiderabile (con lo stesso sign. di invece): in l. di rispondere, prese il cappello e se n’andò; in l. di giovargli, potrebbe nuocergli. c. Con numerali ordinali, indica il posto in un ordine, in una ...
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arcicappellano
s. m. [dal lat. mediev. archicappellanus]. – Alto dignitario ecclesiastico posto a capo, nel Sacro Romano Impero, della cappella e dell’archivio imperiale, e anche, occasionalmente, della [...] cancelleria ...
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infiorare
v. tr. [der. di fiore] (io infióro, ecc.). – 1. a. Ornare con fiori, cospargere di fiori: i. la strada per il passaggio della processione; il pavimento e l’altare della cappella erano infiorati; [...] infiorarsi il capo di rose, o con delle rose; fig.: le rare gioie che infiorano gli anni della giovinezza. Anche, genericam., abbellire, adornare: Ivi è quel nostro vivo e dolce sole [cioè Laura], Ch’adorna ...
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confortatorio
confortatòrio agg. e s. m. [dal lat. tardo confortatorius]. – 1. agg. Che dà conforto, atto a confortare: gesti c., lettera confortatoria. 2. s. m. Cappella in cui i condannati a morte [...] ricevono i conforti religiosi ...
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eremitaggio
eremitàggio s. m. [der. di eremita]. – Dimora di un eremita, comprendente, di solito, anche una piccola cappella e talvolta qualche altro locale per la sosta di pellegrini. Per estens. (ma [...] meno com. di romitaggio), luogo solitario, lontano dall’abitato ...
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salutatorio2
salutatòrio2 s. m. [dal lat. tardo salutatorium, neutro sostantivato dell’agg. salutatorius (v. la voce prec.)]. – 1. A Roma, nell’età imperiale, sala che nella reggia o nelle case aristocratiche [...] era destinata alle udienze e ai ricevimenti. 2. ant. a. Piccola cappella dove il parroco riceveva il vescovo che si recava a celebrare una funzione nella sua chiesa; anche, parlatorio di conventi o seminarî. b. Sagrestia. ...
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fonasco
s. m. [dal lat. phonascus, gr. ϕωνασκός, comp. di ϕωνή «voce» e tema di ἀσκέω «curare, foggiare, esercitare»] (pl. -chi). – Termine con cui anticam. si designava il maestro che insegnava a modulare [...] la voce, nella declamazione o nel canto, e poi anche il maestro di cappella; riesumato talvolta in ital. col senso di cantore, declamatore e simili. ...
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venerabile
veneràbile agg. [dal lat. venerabĭlis, der. di venerari «venerare»]. – 1. Degno di venerazione: il v. sacramento dell’Eucaristia (anche sostantivato, nel linguaggio eccles.: esposizione del [...] . 3. a. Con valore generico, titolo d’onore di congregazione e luoghi religiosi: la v. confraternita; il v. capitolo; la v. cappella, ecc.; anticam. con uso anche più ampio. b. Come titolo di grado, il Venerabile (sost.), il presidente di una loggia ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di culto, nell’ambito di un maggiore e più...
Da documenti trovati tra le carte di A. Pinetti, risulta che la data della nascita è il 5 giugno 1711; e che l'esatta grafia del cognome è Capella.
Bibl.: C. C., in Bergomum, giugno 1936.