industria
indùstria s. f. [dal lat. industria «attività, operosità», di etimologia incerta]. – 1. Operosità, diligenza ingegnosa, sia rivolta a raggiungere un particolare intento, sia come qualità abituale, [...] ); i. a domicilio, lavorazione di materie prime fornite dall’imprenditore svolta a casa propria dal lavoratore; i. capitalistica o moderna, attività di produzione svolta nelle fabbriche e destinata al mercato. b. In senso specifico, ogni attività ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, [...] così il consumo improduttivo e anche i lavori improduttivi, ancorché utili alla riproduzione della società; nel corso dell’accumulazione capitalistica la lotta di classe (che oppone da sempre classi dominanti e classi dominate) assume la forma di un ...
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reificazione
reificazióne s. f. [der. del lat. res «cosa», nel sign. 1 sul modello dell’ingl. reification, nel sign. 2 attraverso il fr. réification]. – 1. Processo mentale per cui si converte in qualche [...] ; r. dell’arte, dei prodotti artistici. In partic., secondo la dottrina di Marx, il processo per cui, nell’economia capitalistica, il lavoro umano diventa semplice attributo di una cosa e come tale è trattato. Il termine si è diffuso attraverso la ...
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migliorismo
(o meliorismo) s. m. [dall’ingl. meliorism, der. dal lat. melior «migliore»]. – Nel linguaggio filos., concezione del mondo tesa a sottolineare gli aspetti positivi ed evolutivi insiti nella [...] marxista e più in generale di sinistra, secondo il quale, prendendo atto dei mutamenti positivi avvenuti nella società capitalistica anche grazie all’azione delle sinistre, si ammette la possibilità di migliorare il sistema operando all’interno delle ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] di evitare gli oneri relativi; l. alienato, espressione usata da K. Marx per indicare il processo per cui nella società capitalistica l’operaio non si riconosce nei prodotti della sua attività, che gli diventano estranei e opprimono la sua umanità ...
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contabilismo
s. m. 1. Teoria economica ottocentesca fondata sull’abolizione graduale della moneta, da sostituire con unità contabili d’acquisto accettate in virtù della fiducia che avrebbero riscosso [...] operatori, la fine degli affari e l'arresto della vita economica. (Stefano Figuera, Sul carattere monetario dell'economia capitalistica: Smith, Ricardo, Marx e la teoria neoclassica della moneta, Università di Catania - Pubblicazioni della Facoltà di ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, in conseguenza dei mutamenti politici determinati...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...