private equity
〈pràivit èku̯iti〉 locuz. ingl. [comp. di private «privato» e equity «capitale netto»], usata in ital. come s. m. – Capitale conferito a una società non quotata in borsa ma con buone potenzialità [...] di sviluppo. Anche, il settore finanziario che si occupa degli investimenti di questo tipo ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] meglio spesa v., l’insieme delle somme spese per produrre un bene o servizio, senza tener conto dell’opera e dei capitali proprî impiegati nella produzione stessa e di eventuali apporti di terzi che non siano stati compensati in denaro. Nell’uso ant ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] produce il vizio di m. dell’atto amministrativo. 4. ant. Interesse, frutto del capitale, usura: ogni cosa restituita a Alessandro, e merito e capitale (Boccaccio); hanno battezzata l’usura in diversi nomi, come dono di tempo, merito, interesse ...
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hic manebimus optime
〈ik manèbimus òptime〉. – Frase latina che ripete, accorciandole, le parole (integralmente: signifer, statue signum, hic manebimus optime «vessillifero, ferma l’insegna, qui staremo [...] nei pressi della Curia, e che, udite dai senatori, i quali stavano appunto deliberando sul trasferimento della capitale a Veio, furono interpretate come un ammonimento divino contro quella deliberazione (la frase fu ripetuta da Quintino Sella ...
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conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] reddito, aventi per oggetto i componenti di reddito delle varie specie, cioè costi e ricavi; conti di capitale, che hanno per oggetto il capitale netto esistente all’inizio dell’esercizio, gli aumenti e le diminuzioni di esso; c. profitti e perdite ...
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moltiplicando
s. m. [dal lat. multiplicandus, gerundivo di multiplicare «moltiplicare»]. – 1. In genere, nell’aritmetica elementare, il numero che va moltiplicato per un altro; in partic., il primo dei [...] determinato tasso e per un dato periodo di tempo, ricavato da apposite tavole, in modo che sia possibile determinare l’interesse di un capitale (diverso da un euro) investito per lo stesso periodo di tempo mediante una semplice moltiplicazione tra il ...
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produttivo
agg. [der. del lat. productus, part. pass. di producĕre «produrre» (il lat. tardo productivus significava «che può essere allungato»)]. – 1. a. Che produce: germi p. di gravi infezioni. b. [...] In senso economico, che produce utile, guadagno: spese p. e improduttive; un’industria, un’attività p.; impiego p., investimento di capitale e lavoro che si traduce in un aumento del prodotto di valore superiore all’aumento della spesa che ne deriva ...
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colonna
colónna s. f. [lat. colŭmna]. – 1. a. Elemento verticale, a sezione per lo più circolare e composto di base, fusto e capitello, atto a resistere al peso di elementi sovrastanti (muro, solaio, [...] a terra per i lavori di scarico e compravendita delle merci, mettevano in comune il lavoro, la nave con gli accessorî, e la merce o il capitale, per dividerne il guadagno derivato secondo i piani prestabiliti. c. Nome di particolari associazioni di ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] r. del 6%. In partic., in finanza, r. di una rendita perpetua dello stato, la proporzione tra la rendita stessa e il capitale nominale. c. Nell’uso com., in ragione di, sulla base di, nel rapporto di: il compenso per la collaborazione è stabilito in ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] rozza e trascurata; in partic., nell’antichità classica e nel medioevo, scrittura r. (contrapp. a capitale elegante), tipizzazione della scrittura capitale libraria (v. capitale1, n. 3). 3. agg. fig. Ruvido, scontroso, poco socievole, soprattutto nei ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere nuova produzione. L’espressione...