epodo
epòdo s. m. [dal lat. epōdos, gr. ἐπῳδός, comp. di ἐπί «dopo» e ᾠδή «canto1»; propr. «canto aggiunto»]. – Nella metrica e poesia antica, termine usato con varie accezioni: 1. Verso o colon di clausola [...] dal metro, Carducci chiamò Giambi ed epodi una sua raccolta di versi. 3. Il terzo periodo di una triade strofica di un canto corale, dopo la strofe e l’antistrofe, spec. nella lirica e nella tragedia greca, o anche, nella letteratura italiana, nella ...
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parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico [...] di imitazione (senza carattere burlesco), messa parodia, tipo di messa, particolarmente diffuso nel sec. 16°, che utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome (per ...
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citarodia
citarodìa s. f. [dal gr. κιϑαρῳδία, comp. di κιϑάρα «cetra» e ᾠδή «canto»]. – Nell’antica Grecia, canto accompagnato dal suono della cetra; era considerata la più antica espressione d’arte [...] musicale greca, la cui invenzione si faceva risalire al leggendario poeta e citaredo Terpandro (sec. 7° a. C.) di Antissa nell’isola di Lesbo ...
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cant
‹känt› s. ingl. [propr. «canto, intonazione lamentosa della voce», dal fr. chant «canto» nella pronuncia dial. settentr.] (pl. cants ‹känts›), usato in ital. al masch. – 1. Modo affettato di parlare: [...] discorso ipocrita, ipocrisia (nella vita sociale e politica). 2. Linguaggio proprio di un gruppo di persone, gergo ...
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cantante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di cantare2]. – 1. s. m. e f. Chi esercita l’arte del canto o professionista del canto: i c. dell’Opera, un buon c., un’ottima c.; i c. della televisione; un c., [...] . 2. agg. In araldica, attributo del gallo rappresentato con il becco aperto. 3. agg. Con altre accezioni del verbo cantare: elica c., elica che, rotando velocemente nell’acqua, vibra, per difetto proprio o per cause esterne, in modo da produrre ...
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cantatore
cantatóre s. m. (f. -trice e pop. -tóra) [dal lat. cantator -oris]. – Chi canta: era ... Minuccio tenuto un finissimo c. e sonatore (Boccaccio); anche agg., che canta, che ha facoltà di canto: [...] cantatori. Per indicare chi esercita l’arte del canto è meno com. di cantore e cantante, mentre il femm. cantatrice si trova usato, ma più nel passato, per indicare colei che canta in concerti (soprattutto quando cantante non lascerebbe intendere ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] intraprendere qualche cosa: e quinci io debbo Sciorre il mio legno, e co’ precetti miei Te ad alte imprese ammaestrar cantando (Parini). b. Liberare persone o animali da legami che ne impediscano il libero movimento: sc. il prigioniero, gli ostaggi ...
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cantilena
cantilèna s. f. [dal lat. cantilena, der. di cantare «cantare2»]. – 1. Melodia vocale (per traslato, anche strumentale), per lo più svolgentesi a lungo e lentamente entro un ambito non molto [...] , anche come caratteristica di alcune parlate dialettali. c. In usi fig., riferito a cose: c. di remi e di cordami (Quasimodo). 3. ant. a. Canto religioso, salmodia: Rispuose a la divina cantilena Da tutte parti la beata corte (Dante). b. Canzone ...
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mattinata
s. f. [der. di mattina; nel sign. 3, adattam. del fr. matinée]. – 1. Tutto lo spazio della mattina, considerato soprattutto nelle sue caratteristiche meteorologiche o rispetto alle occupazioni [...] m.), durante la mattina, entro la mattina: verrò in mattinata. 2. a. non com. Canto mattutino dedicato alla donna amata (analogo alla serenata, che è canto serale): cantare la m., fare la mattinata. b. In musica, composizione vocale e strumentale di ...
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qenie
qeniè 〈ke-〉 s. m. [dal ge῾ez qĕniē «canto»]. – Composizione rimata in lingua ge῾ez (di cui si conoscono numerose specie, aventi ciascuna un proprio nome, e distinte per modo di canto, composizione [...] metrica, numero di versi), che si canta durante le funzioni della Chiesa etiopica ed è considerata la più alta espressione d’arte letteraria, di cui si tramandano e apprendono i canoni in speciali scuole tradizionali; la materia del contenuto è ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...