reiziano
〈raizzi̯àno〉 s. m. [dal nome del filologo ted. F. W. Reiz (1733-1790)]. – Verso della metrica classica greca e poi anche latina, formato da due arsi e tre tesi libere, di schema: –̮̆–̆–́–̮̆–̆–́⌣̲; [...] di prob. origine popolare e di carattere rituale, si trova nel χελιδονισμός («canto alla rondine») dei fanciulli rodiesi e poi, solo o associato al ferecrateo e a metri gliconici, coriambici, giambici e trocaici, nei lirici, nei tragici e nei comici; ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] una gran salita. e. Con riguardo al valore, all’importanza, alla eccezionalità: una grande invenzione; le grandi scoperte geografiche; Canto l’armi pietose e ’ l capitano Che ’ l gran sepolcro liberò di Cristo (T. Tasso); grande strategia, grande ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno [...] lavata); l. dei piedi, rito liturgico che si compie la sera del giovedì santo, nella messa «in cena Domini», dopo il canto del Vangelo (in ricordo di quel che fece Gesù nell’ultima cena con gli apostoli): il celebrante s’inginocchia davanti a dodici ...
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abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: [...] , e viene a farsi L’a. poi difficile a mutarsi (Ariosto); Dolce paese, onde portai conforme L’a. fiero e lo sdegnoso canto (Carducci). b. letter. Abitudine: si viene a fare nell’animo un certo a. di diffidenza perpetua, ch’è uno de’ maggiori diavoli ...
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mietitore
mietitóre s. m. (f. -trice) [der. di mietere]. – Chi miete; contadino o operaio agricolo che compie l’operazione della mietitura: il canto dei m.; già tre volte Ha il nudo mietitor tronche [...] le spighe (T. Tasso) ...
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agreste
agrèste (ant. agrèsto) agg. [dal lat. agrestis, der. di ager «campo»]. – Dei campi, che vive nei campi, rustico: popolazioni a.; a. satiri (Boccaccio); Queste che ancor ne avanzano Ore fugaci [...] che cresce in luoghi incolti. Per estens., letter., incolto, rozzo: gente a.; in tempi ruvidi ed a. pur si leva il canto della poesia, e anzi c’è chi, esagerando, ha voluto che la poesia non abbia altra propizia condizione sociale che la barbarie (B ...
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foglia
fòglia s. f. [lat. fŏlia, plur. del neutro folium «foglia, foglio», divenuto nel lat. tardo femm. sing.]. – 1. a. Organo fondamentale delle piante cormofite, di forma varia, per lo più appiattita [...] ai poeti; quindi, fig., la gloria poetica: E secco è il mirto, e son le f. sparte Del lauro, speme al giovenil mio canto (Foscolo). Nell’uso letter., il sing. è qualche volta usato con valore collettivo: Crollar fa il mirto, e fa cader la f. (Ariosto ...
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risuonare
(o risonare) v. intr. [dal lat. resonare, comp. di re- e sonare «suonare»] (io risuòno, ecc.; fuori d’accento, sia -uo- che -o-; aus. avere o essere). – 1. Suonare di nuovo: nel suo ufficio [...] , diffondersi echeggiando in un luogo chiuso o comunque capace di rimandarli e ampliarli: un grido risuonò nella stanza; i canti dei fedeli risuonavano nella chiesa; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); Tal ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo [...] e chiusi (Dante). b. Di cose, che si fanno o si svolgono o si usano durante la notte: Canto n. di un pastore errante dell’Asia, titolo di uno dei Canti di G. Leopardi; il riposo n.; marcia n.; viaggio n.; navigazione n.; asilo n.; spettacolo n ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani [...] , n. 6; il Veglio di Creta, la statua del «gran veglio» racchiusa nell’interno del monte Ida, che Dante descrive nel canto XIV dell’Inferno, ispirandosi al sogno di Nabucodonosor svelato e interpretato da Daniele (Daniele II, 31 segg.): ha la testa d ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...