pimplea
pimplèa s. f. [femm. sost. dell’agg. pimpleo], letter. – Musa, per lo più al plur. e con iniziale maiuscola: le Pimplee fan lieti Di lor canto i deserti, e l’armonia Vince di mille secoli il [...] silenzio (Foscolo) ...
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marcatura
s. f. [der. di marcare]. – 1. a. L’azione del marcare e anche il segno o contrassegno che ne è l’effetto: fare, eseguire la m. degli articoli in vendita; la m. del bestiame a pascolo brado [...] punti strategici situati lungo i confini dell’area da delimitare; negli uccelli la delimitazione è più spesso operata attraverso il canto. b. In zoologia, tecniche di m., i diversi sistemi usati per individuare e riconoscere elementi o gruppi di una ...
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rapsodo
rapsòdo s. m. [dal gr. ῥαψῳδός, comp. di ῥάπτω «cucire, saldare» e ᾠδή «canto»]. – 1. Recitatore e anche cantore, nell’antica Grecia, di componimenti poetici (e a volte prosastici) di carattere [...] il nome più antico, usato dall’età di Omero fino al 5° secolo a. C.). 2. a. estens. Chi recita o canta composizioni poetiche popolaresche composte da lui o da altri: gli antichi r. di Scozia; ignoti r. ripresero dunque quella materia (Carducci), cioè ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] nella quale si dichiara l’argomento da trattare. Analogam., la parte iniziale d’un poema nella quale si enuncia la materia del canto, e che, insieme con l’invocazione e l’eventuale dedica, costituisce la protasi o proemio. 4. In senso più vicino all ...
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squillo
s. m. [der. di squillare]. – 1. Suono acuto e vibrante, di breve durata (una o poche note), emesso da uno strumento musicale a fiato, in partic. dalla tromba, o da campanelli: S’ode a destra [...] lo scioglimento di un assembramento; al primo, al secondo s. del campanello; quando sei pronto, avvertimi con due s. di telefono. Raro e poet., riferito al canto: Poscia che i cari e lucidi lapilli ... Puoser silenzio a li angelici s. (Dante), ai ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] cui si preleva l’energia per alimentare il carico; tubi o transistori f., quelli facenti parte di tale stadio. Nella teoria del canto liturgico cristiano, nota f., la nota intorno alla quale gravita e sulla quale termina la melodia, e che si trova di ...
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copula
còpula s. f. [dal lat. copŭla «legame, congiunzione»]. – 1. letter. Accoppiamento, spec. nel senso di congiunzione sessuale, coito. 2. In anatomia comparata, sinon. di basibranchiale. 3. In grammatica, [...] dette appunto copulate. 5. Nella terminologia musicale dei sec. 12°- 13°, il termine latino copula era usato per indicare una specie distinta di discanto consistente in una coda a note brevi che una voce svolgeva nell’ultima nota del canto fermo. ...
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portamento
portaménto s. m. [der. di portare, portarsi]. – 1. a. Modo di atteggiare la persona, il corpo, soprattutto nel muoversi, nel camminare: un p. distinto, elegante, solenne, altero, o stanco, [...] passa alla successiva facendo sentire, più o meno distintamente, tutti i suoni compresi nell’intervallo tra quelle due; oltre che nel canto (dov’è detto anche p. di voce), può aversi anche in alcuni strumenti (archi, trombone a tiro, ecc.), prendendo ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] ); un Mico da Siena, assai buon dicitore in rima a quei tempi (Boccaccio). In usi fig., fam.: volete che ve la canti in rima?, debbo dirgliela in rima?, dire, parlare chiaro e tondo; rispondere per le r., col tono dovuto, ribattendo cioè con molta ...
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sunteggiare
v. tr. [der. di sunto] (io suntéggio, ecc.). – Compendiare, esporre riassuntivamente, spec. come esercizio o compito scolastico: s. un canto di Dante, un capitolo dei Promessi Sposi; meno [...] com. con il sign. più generico di «riassumere»: in breve mi sunteggiò quello che aveva detto finora il Presidente (C. Levi) ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...